24 Jul, 2025 - 09:15

Orvieto, chiuse due strutture extralberghiere abusive. Proseguono i controlli a tappeto sull'ospitalità

Orvieto, chiuse due strutture extralberghiere abusive. Proseguono i controlli a tappeto sull'ospitalità

Con la stagione estiva ormai entrata nel vivo, proseguono anche nel territorio orvietano i controlli sulle strutture che offrono ospitalità. Ultimamente sotto la lente sono finte 14 attività di cui due sono risultate completamente abusive. Chiuse dalle autorità con relativa segnalazione alla Procura e alla Guardia di Finanza, nei confronti dei gestori sono state elevate altrettante multe.

Ospitavano turisti stranieri ma erano prive dei requisiti di legge

Le verifiche, spiegano dal Comune di Orvieto, vengono effettuate dalla Polizia Locale incrociando i dati in possesso di diversi uffici del Comune (Turismo, Tributi e Suape) con quelli pubblicati sulle principali piattaforme di prenotazione on line. Le autorità grazie a questo sistema, sono così riuscite ad individuare le due strutture abusive che ospitavano turisti stranieri.

Le attività risultavano mancanti di Scia presentata al Comune, dell’iscrizione sul portale per il versamento della tassa di soggiorno gestito dall’Ufficio Tributi e anche della comunicazione alla Questura dei nominativi dei clienti. Insomma di tutti i requisiti minimi che la legge italiana richiede per poter svolgere ospitalità.

Nei confronti dei responsabili, oltre alla chiusura dell’attività, è stata elevata una sanzione amministrativa di oltre 3mila euro ed è scattata la segnalazione alla Procura della Repubblica ai sensi dell’articolo 109 del Tulps e all’Ufficio Tributi del Comune nonché alla Guardia di Finanza.

Controlli a tappeto sull'intero territorio

Nel periodo compreso tra aprile e la metà di luglio, sono state circa 350 le attività ricettive sottoposte a controlli all'interno del territorio comunale. In paritcolare è stato verificato il possesso e la corretta esposizione del Cin, il Codice Identificativo Nazionale introdotto in tempi recenti e il rispetto delle direttive della legge regionale sul turismo n.23 del 2024. Finora solo tre attività non sono risultate in possesso del Cin.

L'impegno profuso dal Comune di Orvieto è massiccio e nell'anno del Giubileo si sta intensificando. Anche perché nel 2025 la città è stata decretata da Booking.com come la "città più accogliente del mondo". Un traguardo dove l'accoglienza, come dimostrato, passa necessariamente anche per il rispetto della legge e l'osservanza dei relativi adempimenti.

Amministrazione impegnata contro ogni forma di abusivismo

L'amministrazione comunale ha annunciato che le verifiche proseguiranno con lo stesso ritmo anche in futuro. "I controlli di questi mesi, che seguono le puntuali attività avviate da qualche anno a questa parte – hanno dichiarato il sindaco e assessore al Turismo, Roberta Tardani, e il vicesindaco con delega alla Polizia locale, Stefano Spagnoli – confermano la determinazione dell’amministrazione comunale nel contrastare ogni forma di abusivismo e a garantire condizioni di equità tra gli operatori del settore turistico. Il rispetto delle norme è un dovere imprescindibile per chi opera nel nostro territorio e proseguiremo anche nei prossimi mesi con verifiche mirate per tutelare sia le imprese che rispettano le regole, sia i visitatori che scelgono Orvieto come meta per assicurare loro un’accoglienza trasparente e sicura" hanno concluso.

Anche ambulanti e Ncc nel mirino

L'abusivismo rappresenta un pericolo per clienti che vengono privati dalle tutele a cui hanno diritto e che sono previste dalle legge ma anche per le altre attività che, al contrario, si impegnano a rispettare le regole. Si tratta di un fenomeno esteso e multiforme e spesso, più diffuso e capillare di quanto si possa immaginare.

Già il mese scorso, sempre ad Orvieto erano statti sanzionati del taxi e dei venditori abusivi nella zona di Piazza Duomo. Per due Ncc abusivi (noleggio con conducente) erano scattati il ritiro della patente e multe da oltre 1.800 euro. Ancora nella stessa stessa area, la Polizia Locale aveva poi individuato due venditori ambulanti abusivi che vendevano merce non alimentare - immediatamente sottoposta a sequestro - ai turisti senza alcun tipo di autorizzazione.

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Sara Costanzi
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