05 Oct, 2025 - 12:35

Cagnetta precipita in un dirupo a Orvieto: i vigili del fuoco la recuperano con le tecniche SAF

Cagnetta precipita in un dirupo a Orvieto: i vigili del fuoco la recuperano con le tecniche SAF

Nel pomeriggio di sabato 4 ottobre, in località Morano (Orvieto), una cagnetta è precipitata in un dirupo ed è rimasta bloccata sul fondo dopo aver fatto un salto nel vuoto di alcuni metri. A trarla d’impaccio ci hanno pensato i vigili del fuoco del distaccamento orvietano, intervenuti con il nucleo SAF (speleo-alpino-fluviale). L’operazione, resa possibile dalla pronta segnalazione di un gruppo di cacciatori, si è conclusa con il recupero dell’animale e la riconsegna al proprietario.

L’allarme dei cacciatori e la chiamata al 115: il salvataggio della cagnetta caduta in un dirupo a Orvieto

Secondo quanto ricostruito, poco dopo le 17.40 alcuni cacciatori hanno perso il contatto visivo con la loro cagnetta. Dopo alcuni minuti di ricerche, i richiami hanno ricevuto risposta: l’animale guaiva ripetutamente dal fondo di un burrone, dove sarebbe finito a seguito di un piccolo salto nel vuoto”. L’area, impervia e scivolosa, ha reso impossibile un recupero in autonomia. Da qui la chiamata al 115 e l’attivazione della squadra dei vigili del fuoco di Orvieto, addestrata per operare in scenari con pendenze marcate e ostacoli naturali.

L’intervento in corda con tecniche SAF

Arrivati sul posto, i soccorritori hanno effettuato una rapida ricognizione del costone per individuare il punto di calata più sicuro. Dopo aver allestito ancoraggi e linee di sicurezza, un operatore si è calato fino a raggiungere la cagnetta, impaurita ma collaborativa. L’animale è stato stabilizzato e imbracato con una pettorina di recupero, quindi issato in superficie grazie a un sistema di paranchi. Le operazioni, condotte in sicurezza e senza ulteriori rischi per il cane e per il personale, si sono concluse in pochi minuti una volta raggiunto il piano stradale.

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Condizioni dell’animale e ringraziamenti

Una volta riportata a valle, la cagnetta è stata affidata al proprietario; le sue condizioni non destano preoccupazione, anche se è stata consigliata una visita veterinaria di controllo. Decisiva, sottolineano i presenti, la tempestività della segnalazione e il coordinamento tra cacciatori e soccorritori.

L’episodio conferma l’importanza delle tecniche SAF nei contesti rurali dell’Umbria, dove dirupi, calanchi e corsi d’acqua possono trasformare una normale passeggiata in un’emergenza. Dalla caserma di Orvieto è arrivato un ringraziamento informale a chi, senza esitare, ha chiamato i soccorsi permettendo un intervento rapido ed efficace.

Cane intrappolato in una tubazione: intervento a Sant’Arcangelo

Sempre nel pomeriggio di sabato 4 ottobre, un secondo intervento ha impegnato i Vigili del Fuoco nel Perugino: a Sant’Arcangelo di Magione, la squadra del distaccamento di Castiglione del Lago ha liberato un cane rimasto incastrato all’interno di una tubazione interrata. L’allarme è scattato intorno alle 14.00, quando i familiari, non vedendolo rientrare, hanno udito i guaiti provenire dal sottosuolo. Arrivati sul posto, i pompieri hanno prima localizzato con precisione il punto di blocco e poi, per evitare manovre invasive sulla condotta, hanno praticato un’apertura mirata nel terreno direttamente sopra il cane, riuscendo a raggiungerlo dall’alto e a trarlo in salvo senza provocare danni alla struttura.

Il recupero si è concluso con il riconsegna dell’animale al proprietario in buone condizioni, a parte lo spavento. Una coincidenza dal forte valore simbolico: il salvataggio è avvenuto nel giorno dedicato a San Francesco d’Assisi, patrono degli animali, che quest’anno coincideva con la Giornata Mondiale degli Animali. Due operazioni diverse per contesto ma analoghe per efficacia — il recupero in dirupo a Orvieto e la liberazione dalla tubazione a Magione — che confermano la professionalità e la capillarità del dispositivo di soccorso dei Vigili del Fuoco in Umbria.

In caso di animali in difficoltà, i Vigili del Fuoco raccomandano di chiamare subito il 115, evitare manovre improvvisate e fornire coordinate precise. In aree boschive o lungo fossi e canalette, è utile mantenere il contatto vocale con l’animale e attendere i tecnici SAF: rapidità e informazioni chiare riducono i rischi e facilitano un recupero in sicurezza, anche per gli operatori.

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Giorgia Sdei
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