Non ci saranno apparentamenti ufficiali in vista del ballottaggio per il Comune di Orvieto. Né Roberta Tardani, sindaco uscente e candidata di una coalizione di centrodestra, né Stefano Biagioli, rappresentante di un “campo largo” rivisitato, chiuderanno accordi prima del voto con le liste civiche. I civici di Roberta Palazzetti e l’associazione Nova di Giordano Conticelli, rimasti fuori dal decisivo secondo turno, hanno deciso di restare fuori dalla contesa.
Niente accordi ufficiali con allargamento delle coalizioni elettorali. E niente indicazioni di voto per uno o l’altro candidato. Ma i due candidati sindaco che si sfideranno domenica 23 e lunedì 24 giugno hanno assunto posizioni diverse. Mentre Tardani va a caccia dei voti dei civici in nome della continuità dell’azione amministrativa e del distacco ottenuto al primo turno, Biagioli invece continua il corteggiamento. E cerca di colmare il gap di voti blandendo i due candidati sindaco rimasti esclusi.

Orvieto al ballottaggio, Tardani (centrodestra): “Unico accordo possibile è con gli orvietani”

“Ci avviciniamo a un momento cruciale per il futuro della nostra città. Il voto del 23 e 24 giugno è soprattutto un atto di responsabilità. E avrà un impatto determinante su come Orvieto affronterà le grandi sfide che la attendono”.

Lo afferma il sindaco di Orvieto e candidata alla conferma, Roberta Tardani, in vista del turno di ballottaggio del 23 e 24 giugno.  

C’è un importante percorso di cambiamento che è stato avviato in questi cinque difficilissimi anni – dice –  su cui non si può perdere tempo prezioso. Un progetto costruito per superare una volta per tutte le tensioni e le divisioni che hanno immobilizzato la città. Per abbassare i toni e riscoprire il valore del dialogo costruttivo. È il progetto che ha già raccolto il consenso più ampio dei cittadini. Che hanno premiato la concretezza, la chiarezza e la trasparenza della nostra proposta. Che hanno detto che questa città ha assoluto bisogno di quella continuità e stabilitàUn patto già stretto con gli orvietani, che è l’unico accordo possibile – conclude -. La condivisione, l’inclusione, il dialogo e la coerenza non sono merce di scambio da barattare con incarichi e poltrone”.

Biagioli (centrosinistra): “Il 55% ha bocciato la continuità, se vogliono Palazzetti e Conticelli avranno spazio in giunta”

Il 55% degli elettori ha bocciato la continuità, sapendo che futuro e continuità non stanno insieme, e indicato un’altra strada, altri progetti, altre idee. Per Orvieto, adesso, è il tempo delle scelte e della responsabilità per cogliere l’opportunità, così vicina, di realizzare il sogno di un cambiamento“.

A dirlo è Stefano Biagioli, candidato a sindaco del centrosinistra, che sfida la sindaca uscente nel ballottaggio di domenica e lunedì.

Ce lo chiedono le orvietane e gli orvietani che hanno consegnato alle urne, la scorsa settimana, la richiesta di un’alternativa – afferma ancora il candidato del centrosinistra -. Siamo in campo per dare spazio e protagonismo a tutte quelle persone che oggi sognano un’alternativa per la nostra amata città. Personalmente ritengo di dover fare un passo in avanti, come candidato scelto per il ballottaggio. E fin da ora dico convintamente, d’accordo con i miei compagni di viaggio, che nella mia giunta ci sarà spazio, se lo vorranno, per Roberta Palazzetti e Giordano Conticelli. Ciò al di là delle scelte collettive e individuali di chi ha rappresentato insieme a noi questa voglia di rinnovamento“.

Dai civici libertà di voto agli elettori. Palazzetti: “Ponderare scelte”, Nova: “Autonomi e coerenti”

Insomma, le liste civiche restano autonome e scelgono di lasciare liberi gli elettori. Lo fanno però in modo diverso, rimarcando ciascuna (Civici orvietani delle due liste di Palazzetti e Nova) le proprie peculiarità.

Roberta Palazzetti, ad esempio, invita gli elettori delle sue liste “a tornare alle urne per il ballottaggio. Non daremo ai nostri elettori indicazioni di voto, ma solo un sentito invito a ponderare bene la loro scelta. Scelgano alla luce di ciò che ci ha guidato nel primo turno. la visione di una città ideale, unita, solidale, che non lascia indietro nessuno“.

Nova, col suo candidato Giordano Conticelli ha riunito l’assemblea. E ribadisce con fermezza di non voler fare alleanze e apparentamenti.

Il movimento declina ogni invito ad accordi e apparentamenti fino al termine delle elezioni – affermano quelli di Nova -. L’autonomia con cui abbiamo scelto di partecipare a questa tornata elettorale è un valore condiviso e ragionato per un percorso radicalmente diverso nei metodi, nei principi e nello stile da tutti gli altri. Vogliamo che la coerenza torni a far parte delle caratteristiche di un impegno politico e questa è una delle occasioni per dimostrarlo“.