Il nome dell’Ordine delle professioni sanitarie è un acronimo impronunciabile TSRM e PSTRP. Ma quando si vanno a vedere i professionisti che raggruppa, si tratta in Umbria di migliaia di tecnici sanitari della radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione. è facile subito intuirne il ruolo imprescindibile all’interno dei servizi alla salute della Regione.
Proprio per questa ragione, nei giorni scorsi, gli iscritti all’Ordine professionale hanno organizzato un incontro con i parlamentari umbri.

L’obiettivo del summit, che ha visto una vasta partecipazione bipartisan, era quello di sensibilizzare i parlamentari e i senatori umbri sulle tematiche sanitarie più rilevanti d’interesse nazionale. Ma anche per valorizzare il ruolo degli iscritti dell’Ordine TSRM e PSTRP di Perugia e Terni.

Al tavolo di confronto, guidato dal presidente Federico Pompei, erano presenti:

  • la presidente della Federazione nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP, Teresa Calandra,
  • i senatori Franco Zaffini (Fratelli d’Italia)e Valter Verini (Partito Democratico)
  • ed i parlamentari Virginio Caparvi (Lega), Raffaele Nevi (Forza Italia), Anna Ascani (Partito Democratico) e Emma Pavanelli (Movimento 5 Stelle).

L’Ordine delle professioni sanitarie avanza cinque istanze su temi contrattuali e programmatori

Sono cinque le istanze che sono state presentate dai rappresentanti delle professioni sanitarie al gruppo dei parlamentari e senatori.
Si va da temi contrattuali a questioni più specificatamente programmatorie e di ordinamento della professione.
Siamo partiti dalla equiparazione dell’indennità di tutela del malato all’indennità infermieristica – spiega il presidente Federico Pompei -. Si tratta di una differenza tra istituti contrattuali che va ingiustamente a differenziare a livello economico diverse categorie professionali. Che sono però appartenenti alla stessa famiglia delle professioni sanitarie. Abbiamo anche trattato il tema della valorizzazione del ruolo dei professionisti sanitari afferenti all’Ordine professionale. Attraverso nuovi modelli organizzativi che impieghino tutte le risorse professionali esistenti“.

Altri temi sul tappeto, da parte dei professionisti della sanità, quello del superamento definitivo del “vincolo di esclusività” non limitandolo al 2025. Permettendo, così, di contribuire all’abbattimento delle liste di attesa e di aumentare l’offerta sanitaria nei confronti della cittadinanza. E ancora, la riapertura degli elenchi speciali ad esaurimento. La richiesta pervenuta dall’Ordine è quella di utilizzare gli stessi requisiti e parametri previsti dal DM del 9 agosto 2019. Ciò permetterebbe di dare risposte in termini di bisogno assistenziale e sociale, dopo la breve riapertura che si è verificata circa un anno fa, per una singola categoria professionale.

Infine – conclude il presidente Pompeiabbiamo proposto la creazione di un tavolo permanente tra parlamentari e ordini delle professioni sanitarie. Utilizzando strumenti già esistenti come la Consulta delle Professioni Sanitarie e Socio Sanitarie della Regione Umbria, istituita nel 2021 con legge regionale. In quella sede sarebbe possibile un confronto continuo che possa contribuire al miglioramento costante della sanità e del mondo del sociale, oramai interconnessi“.

L’Ordine TSRM e PSTRP di Perugia e Terni conta ad oggi oltre 3 mila professionisti sanitari

La discussione ha visto l’intervento dei parlamentari e senatori ospiti i quali hanno concordato tutti sulla rilevanza e l’importanza degli argomenti trattati. Anche facendosene carico in vista dell’avvio dei lavori di discussione della legge di bilancio 2025 in Parlamento
È stato un importante confronto – dicono gli organizzatori -, che avvicina le esigenze dei professionisti sanitari con i massimi rappresentanti politici, con l’obiettivo di collaborare trasversalmente per migliorare il nostro sistema sanità“.

L’Ordine TSRM e PSTRP di Perugia e Terni conta ad oggi oltre 3 mila professionisti sanitari, una parte dei 180.000 iscritti a livello nazionale, afferenti alle aree della prevenzione, all’area tecnico diagnostica e tecnico assistenziale ed all’area della riabilitazione.