14 Jun, 2025 - 12:20

Ordine del giorno su Gaza: la consigliera Minelli chiede al Comune una presa di posizione netta

Ordine del giorno su Gaza: la consigliera Minelli chiede al Comune una presa di posizione netta

È destinato a far discutere il punto all’ordine del giorno che sarà presentato dalla consigliera Simona Minelli (Liberi e Democratici) nel prossimo Consiglio comunale di Gubbio, e che ha già ricevuto il sostegno esplicito di Sinistra Italiana Gubbio e di Alleanza Verdi Sinistra. Al centro della mozione, la drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, teatro di bombardamenti, morti e devastazioni, in quello che ormai molti osservatori internazionali definiscono un vero e proprio genocidio.

“Siamo davanti a una delle tragedie umanitarie più gravi degli ultimi decenni, e non possiamo più fingere che si tratti solo di una guerra tra eserciti. Non lo è”, recita il testo della mozione.

Gaza: non è una guerra tra eserciti, ma un massacro a senso unico

La mozione presentata dalla consigliera Minelli non usa mezzi termini. Il documento chiede che il Comune di Gubbio prenda una posizione ufficiale, forte e chiara, contro le politiche dello Stato di Israele nella gestione del conflitto con la popolazione palestinese.

“Non regge più la narrazione secondo cui si tratterebbe di una guerra. C’è un solo esercito quello israeliano – che bombarda, uccide, massacra e deporta civili inermi. Questa è una strage, non un conflitto”, si legge nella proposta.

La mozione sottolinea inoltre che ogni tentativo di portare aiuti umanitari a Gaza viene sistematicamente bloccato, aggravando ulteriormente la crisi e condannando un’intera popolazione – donne, uomini e bambini – alla fame, alla sete e alla disperazione assoluta.

Richieste chiare alla Giunta e al Governo italiano

Oltre alla condanna delle azioni dell’esercito israeliano, il testo propone una serie di richieste operative rivolte tanto all’amministrazione comunale quanto al governo nazionale:

  1. Presa di posizione ufficiale del Comune di Gubbio contro le politiche israeliane e in favore del cessate il fuoco immediato.

  2. Riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia.

  3. Pressione politica verso il governo nazionale affinché si attivi nelle sedi internazionali per fermare il tentativo genocidario in corso.

Il tempo delle mezze parole è finito. Serve una presa di posizione chiara da parte delle istituzioni, anche a livello locale, ha dichiarato Sinistra Italiana Gubbio in una nota.

Il sostegno alla mozione: parole forti, ma necessarie

Le forze di sinistra che sostengono la mozione ne rivendicano la forza e la chiarezza, rifiutando ogni forma di equivoco narrativo o ambiguità diplomatica:

Chi parla ancora di guerra tra due eserciti o invoca equidistanza, non guarda la realtà. Qui c’è un aggressore e c’è un popolo aggredito. E noi stiamo con quest’ultimo”, si legge nella posizione ufficiale di AVS.

Il documento è dunque anche una denuncia contro una narrazione mediatica che, secondo i proponenti, addolcisce o distorce ciò che sta realmente accadendo in Medio Oriente.

Una riflessione amara: la sinistra vede Gaza ma dimentica l'Italia

Eppure, non mancano voci critiche, non verso la mozione in sé, ma verso la miopia – o meglio, l’ipermetropia – di una certa parte della sinistra italiana. Mentre si alza forte il grido in difesa del popolo palestinese, molti si chiedono dove sia lo stesso slancio di denuncia e mobilitazione davanti ai drammi che si consumano nel nostro Paese.

“Ribadiamo il nostro pieno sostegno alla mozione su Gaza, ma al tempo stesso ci chiediamo: perché lo stesso sdegno non viene espresso per la morte del Brigadiere Capo dei Carabinieri Antonio Legrottaglie, ucciso da banditi in Italia?, sottolineano alcuni cittadini eugubini.

Il riferimento è al tragico episodio avvenuto recentemente, che ha visto un servitore dello Stato perdere la vita nell’adempimento del proprio dovere, in un’Italia che conosce ancora la violenza e l’illegalità, a pochi passi da casa.

Ipersensibili al mondo, distratti sul vicino: una critica al doppio standard

La riflessione è amara ma diretta: la sinistra italiana si mobilita per cause giuste e urgenti nel mondo, ma spesso non mostra lo stesso livello di attenzione per ciò che accade sotto i suoi occhi, nei quartieri, nei luoghi di lavoro, nelle caserme, nelle strade italiane.

“La miopia non è più il problema. È l’ipermetropia il vero male: vediamo Gaza ma non vediamo Gubbio, vediamo la Palestina ma non vediamo le nostre forze dell’ordine abbandonate”, è la riflessione che emerge da diversi interventi sociali e politici.

Nessuna intenzione di mettere in contrapposizione le tragedie, ma la richiesta di una coerenza etica e politica, che riconosca la complessità del reale e la necessità di difendere i diritti umani ovunque, anche nei confini italiani.

Verso il Consiglio Comunale: un voto che farà rumore

La mozione verrà presentata nei prossimi giorni al Consiglio Comunale di Gubbio, e non mancherà di suscitare dibattito e tensioni, soprattutto in un clima nazionale segnato da polarizzazioni e strumentalizzazioni.

“Ci auguriamo che l’intero Consiglio sappia raccogliere il senso profondo della mozione e approvarla. Ma al tempo stesso ci auguriamo che lo stesso Consiglio sappia trovare la forza di guardare anche alle urgenze che viviamo in casa nostra, afferma un gruppo di cittadini sui social.

Un ordine del giorno che interpella la coscienza collettiva

L’iniziativa della consigliera Minelli è senza dubbio un atto politico forte, che rilancia nel dibattito pubblico locale una questione globale dalle implicazioni morali enormi. Il dramma di Gaza non può essere ignorato, e la richiesta di posizionamento interroga tutti, anche le istituzioni locali, chiamate a dare voce al sentimento di solidarietà e giustizia di tanti cittadini.

Ma allo stesso tempo, il richiamo al dovere di coerenza e di attenzione verso le sofferenze italiane – come quella del brigadiere Legrottaglie e di tanti altri – resta valido e urgente. Non per sminuire l’una o l’altra tragedia, ma per ripensare un’etica politica integrale, che sappia guardare lontano senza smettere di vedere ciò che accade sotto casa.

“Difendere i diritti dei popoli oppressi è giusto. Ma se non ci accorgiamo di chi cade per difenderci qui, rischiamo di perdere ogni credibilità”.

Il Consiglio Comunale di Gubbio si appresta a votare una mozione che va ben oltre il suo perimetro amministrativo. E in quell’aula, anche il silenzio – se ci sarà – parlerà forte.

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Mario Farneti
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