Il giorno dopo i risultati elettorali e le dimissioni dell’assessore comunale all’ambiente Aniello, le opposizioni in consiglio comunale di Terni si scatenano. E vanno all’attacco dell’amministrazione di Stefano Bandecchi e di Alternativa Popolare. Una rivincita cercata per un anno, dopo lo choc del 2023 che portò alla vittoria da outsider del sindaco e, soprattutto, dopo una convivenza burrascosa.

E così, messe in archivio Europee e amministrative in Umbria, il giorno dopo è quello in cui il pastone politico diventa una specie di cassetta della posta. Dichiarazioni a raffica da destra e da sinistra, per cercare di mettere in difficoltà la giunta e il primo cittadino. Che dalla sua ha scelto di difendersi alzando ancora la linea e andando all’attacco. Ma di questo parliamo in un’altra storia.

I risultati elettorali scaldano le opposizioni. Il PD punge Bandecchi: “Ridimensionato dal voto, affronti i problemi”

La nota di Pierluigi Spinelli, segretario dell’Unione Comunale del PD di Terni e consigliere comunale, celebra il ritorno al successo dei DEM in Umbria.
Il PD a Terni ottiene di gran lunga il miglior risultato da molte tornate elettorali – afferma -. Posizionandosi come secondo partito in città, con oltre 9.100 preferenze e una percentuale del 23,97%. Abbiamo contribuito in modo molto significativo alla elezione al Parlamento Europeo di Camilla Laureti, la candidata più votata in città“.

Ma il resto del comunicato è dedicato a Stefano Bandecchi e alla performance di Alternativa Popolare. Definita “politicamente ed elettoralmente deflagrante“.

Dovrebbe governare – dice Spinellie invece ottiene un calo vertiginoso dei suoi consensi cittadini, perché è assente. Un fallimento che si scontra con le sue smodate ambizioni. Il suo sistema di potere perde pezzi (riferito alle dimissioni di Aniello, ndr) su una questione chiave del futuro della città. I rapporti con il sistema industriale-ambientale della Conca e la latitanza del Comune, come della Regione, del resto, sull’accordo di Programma con il Governo. Ma non si tratta dell’unico fallimento. Dall’ospedale pubblico allo stadio-clinica. Dalla Ternana svenduta e retrocessa alla sicurezza urbana e la pulizia della città in abbandono. Nessuno dei problemi reali è stato affrontato. Decoro vorrebbe che fosse lui stesso a trarne le conclusioni“.

Fratelli d’Italia all’attacco: “In un anno la maggioranza ha bruciato i consensi, noi siamo tornati”

Fratelli d’Italia affida la sua analisi al coordinatore comunale Marco Cecconi, che celebra il recupero del partito di Giorgia Meloni. Tornato ad essere, col 27,96%, il partito più votato a Terni.
Abbiamo recuperato l’autorevolezza, la credibilità e la fiducia da parte degli elettori – scrive Cecconi -. Attestandoci in modo nettissimo come primo partito. Il raino nazionale della premier non bastò, sarà bene ricordarlo, alle comunali dell’anno scorso. Ciò significa che a pagare è il lavoro profuso sul territorio. A cominciare dall’instancabile impegno del gruppo consiliare e del suo saper fare opposizione, fino alla presenza del partito tra la gente“.

Poi le bordate alla maggioranza che governa Palazzo Spada e al sindaco Bandecchi. “Grazie anche ai risultati degli alleati il centrodestra recupera la sua leadership. Mentre Alternativa Popolare perde tre quarti dei suoi consensi. La città che doveva essere il trampolino di lancio per la Regione, si trasforma in una fionda-giocattolo per le ambizioni del sindaco e dei suoi candidati. Le dimissioni di esponenti della giunta dovrebbero portare a un’autoanalisi, ma Bandecchi e il suo vice Corridore rifiutano di ammettere la sconfitta. Ma i numeri non mentono e stanno lì a dimostrare la voglia di una città di voltare pagina e andare avanti“.

Dopo le dimissioni di Aniello e i risultati elettorali, anche le opposizioni di sinistra, AVS e M5S, all’attacco di AP

Anche Alleanza Verdi e Sinistra attacca il partito di governo a Palazzo Spada. “Alternativa Popolare – dice il partito di Fratoianni e Bonelli – è sotto il 10% ed a livello nazionale è irrilevante. L’assessora Mascia Aniello ha rassegnato le dimissioni confermando le critiche che avevamo avanzato su una impostazione maschilista e prevaricatrice del potere all’interno di AP“. 

E dal Movimento 5 Stelle arriva piena solidarietà all’ex assessore Mascia Aniello in una nota congiunta di Claudio Fiorelli, consigliere comunale, e Luca Simonetti, referente del gruppo territoriale M5s Terni.

Ci troviamo di fronte all’ennesimo episodio che mette sotto i riflettori la giunta comunale per comportamenti relativi a discriminazioni sessiste – affermano -. E questo caso non può e non deve passare inosservato o essere sottovalutato. I presupposti per capire il clima che si respirava in questa amministrazione c’erano tutti da tempo. Risulta indecente come il commento del sindaco Bandecchi, nella sua risposta all’assessore Aniello, sposti l’attenzione sulla sua gravidanza piuttosto che sulla presunta aggressione denunciata senza mezzi termini. È indispensabile che questa volta il sindaco Bandecchi chiarisca quanto prima la vicenda, avvii un’indagine approfondita sull’accaduto e prenda gli adeguati provvedimenti. Traspare il fallimento totale nelle politiche ambientali da parte della giunta comunale che ha tradito tutte le promesse fatte in campagna elettorale“.