"Hanno trasformato il consiglio regionale in una farsa", attaccano i consiglieri regionali del centrodestra che oggi hanno abbandonato l’Aula subito dopo il Question time. Una scelta politica presa per protestare contro l’assenza della presidente della giunta Stefania Proietti e di due assessori, Simona Meloni e Fabio Barcaioli. Ma soprattutto per alzare il tono dello scontro sulla sanità. "È uno dei temi più critici e fallimentari della sinistra umbra - affermano i consiglieri di minoranza -. Ma hanno scelto di non discutere della riattivazione del punto nascita dell'ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto e delle criticità organizzative e di personale nella struttura complessa di pediatria Foligno-Spoleto. Se la Proietti non è in grado di coniugare il ruolo di presidente della giunta con quello di assessore alla Sanità, lo dica chiaramente e abbia il coraggio di lasciare la delega".
Immediata la risposta dei gruppi del centrosinistra. “La minoranza di destra non riesce ad uscire dal ruolo che si è ritagliata, quello cioè di urlatori seriali. E scappa dall'aula per coprire le proprie divisioni sui temi, all'ordine del giorno, ribattono dal centrosinistra di governo dopo la bagarre scoppiata in aula".
Ma cosa è successo per spingere l'opposizione sull'Aventino e la maggioranza sulle barricate? Il caso è scoppiato dopo la sfilata di interrogazioni del consiglio e risposte della giunta regionale. Quando il centrodestra ha scoperto dal capogruppo del Pd, Cristian Betti che la presidente Proietti non sarebbe stata in aula perché impegnata a Roma. Secondo la versione ufficiale, la governatrice è stata convocata per una riunione della Commissione sanità nello stesso giorno in cui l’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa aveva deciso la riunione di oggi.
Parla di "buffonata" Eleonora Pace di Fratelli d'Italia, che racconta un retroscena. "Il consiglio si sarebbe dovuto tenere giovedì 8 maggio, ma lo hanno voluto spostare quelli della maggioranza. Io e Donatella Tesei, per questa ragione, abbiamo abbandonato per protesta la riunione della Conferenza dei capigruppo. Veniamo a sapere solo oggi che la presidente Proietti sarebbe stata convocata a Roma. Guarda caso proprio in concomitanza di una seduta in cui avrebbe dovuto rispondere a interrogazioni cruciali sul tema della sanità. Altri assessori assenti hanno delegato i colleghi”.
Per Enrico Melasecche (Lega) l’assenza della presidente Proietti “è inaccettabile. Ricordo che la presidente Tesei partecipava online alle sedute della commissione sanità. Oggi manca la presidente, gli assessori Meloni e Barcaioli, il vicepresidente è quasi sempre assente, quest’Aula sta diventando un’assemblea condominiale”.
Anche Laura Pernazza (FI) attacca sulla sanità: "Il 30 aprile era il termine indicato per avere la disponibilità della relazione Kpmg sul presunto deficit. Non ne sappiamo ancora nulla. Anche la presidente Bistocchi deve fare rimostranze alla Giunta per questo”.
Infine, per Nilo Arcudi (Tesei presidente-Umbria civica) l’Assemblea legislativa è trattata dalla giunta come una sua dependance. "Occorre dare un segnale forte di protesta contro questo modo di procedere. L’Assemblea legislativa va rispettata”.
Il centrodestra ha poi incontrato il prefetto di Perugia, dott. Francesco Zito per esternare il proprio malessere sulla gestione dell'assemblea legislativa.
"Scappano per non affrontare i temi all'ordine del giorno - attacca per tutta risposta il gruppo PD con una propria nota -. Temi importanti ma evidentemente troppo divisivi per la destra, che li aveva approvati durante la scorsa Legislatura. Un'occasione persa, che lascia pensare come tale fuga sia stata anche dovuta a coprire divisioni interne e diversità di vedute. Auspichiamo – concludono i consiglieri Pd – che finalmente in Assemblea legislativa si possa ristabilire un confronto consono all’istituzione e alla sua storia, nell’ottica del bene comune dell’Umbria e degli umbri”.
Per il capogruppo Cristian Betti la presidente Proietti è stata convocata a Roma in Commissione sanità per il riparto del fondi nazionali. "Comprendiamo le ragioni della minoranza - sostiene - ma è fondamentale che la presidente oggi sia a Roma”.
L'assessore regionale Thomas De Luca (M5S) ricorda che "in passato molte volte il Consiglio si è interrotto per mancanza di numero legale da parte della maggioranza, mentre a noi non è capitato. I due assessori esterni della passata legislatura non erano presenti agli atti non di loro competenza, mentre quelli attuali sì. Non si cerchi di far passare che siamo assenteisti perché non è vero”.
Infine, la vicepresidente dell'assemblea legislativa Bianca Maria Tagliaferri (Ud-Pp) parla di “motivazioni pretestuose e attacchi immotivati" alla presidente Proietti. "Voglio ribadire con forza che il confronto istituzionale è fondamentale per il funzionamento della democrazia. Anche nelle divergenze, è attraverso il dialogo che si costruiscono soluzioni condivise per il bene dell'Umbria e dei suoi cittadini. Auspico che, in futuro, si possa tornare a un dibattito sereno e costruttivo - conclude - nel rispetto delle diverse posizioni e con l'obiettivo comune di servire al meglio la nostra regione”.