Dopo un’importante operazione di consolidamento e nove mesi di attesa, Piazza Grande è stata rinnovata e resa finalmente fruibile. L’intervento fa parte di un più ampio progetto di riqualificazione dell’Acropoli di Gubbio, che comprende anche gli Arconi e la realizzazione del Museo degli Antichi Umbri.
I lavori, finanziati per circa un milione di euro dal Ministero per i Beni Culturali e dal Comune di Gubbio, sono durati nove mesi e hanno avuto inizio nel luglio 2023. Domenica 28 aprile, con una cerimonia ufficiale, la Piazza sarà ufficialmente riaperta ai cittadini e ai visitatori, pronta per essere goduta durante il mese più bello della città.
L’inaugurazione dopo l’operazione di consolidamento
Inizialmente l’Amministrazione Comunale aveva previsto la riapertura per il mese di marzo, ma successivamente si era optato per il 24 o 25 aprile, a seconda della disponibilità del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Tuttavia, l’appuntamento è stato spostato al pomeriggio di domenica 28 aprile e non si sa ancora se il ministro sarà presente, poiché la Giunta Stirati, in piena fibrillazione pre-elettorale, non ha comunicato i dettagli circa la partecipazione degli invitati.
Nel corso di 9 mesi di lavori, L’impresa incaricata dei lavori ha eseguito interventi che hanno incluso la rimozione del vecchio pavimento, l’operazione di consolidamento degli Arconi per garantire la sicurezza sismica e statica della piazza, e interventi di drenaggio e impermeabilizzazione. Il cantiere è stato diviso in quattro fasi, con la prima che ha riguardato la parte superiore degli Arconi fino a metà delle scale e si è conclusa in autunno.
Durante la seconda fase, la recinzione del cantiere si è spostata fino a via XX Settembre ed è rimasta così fino ai primi del 2024. Nella fase successiva, hanno chiuso la piazza completamente e hanno creato un camminamento sopra la pavimentazione per accedere al Palazzo dei Consoli. L’ultima fase, che sta per concludersi, ha visto la ripavimentazione della zona vicino agli ascensori e al Palazzo del Podestà.
Emerse dalla piazza importanti testimonianze archeologiche
Il cantiere di Piazza Grande è molto particolare anche dal punto di vista archeologico e storico: i lavori hanno permesso di scoprire diverse fasi di costruzione, ristrutturazione e talvolta demolizione degli edifici e delle costruzioni presenti sulla piazza. Nel corso del tempo, Piazza Grande ha subito profondi cambiamenti, con modifiche ogni circa 100 anni, di cui oggi possiamo conoscere ulteriori dettagli e particolari.
Fra tutti l’antico porticato quattrocentesco coevo alla piazza pensile riscoperto a causa dell’emergere, durante gli scavi, dei pilastri delle arcate. Fu fatto demolire dal Marchese Francesco Ranghiasci Brancaleoni nella prima metà del XIX secolo per consentire un’ampia vista di Gubbio e della pianura prospiciente dal suo palazzo che si affaccia su Piazza Grande. Emerso anche il basamento di una grande fontana poligonale più o meno al centro della piazza, la costruzione della quale non fu forse mai compiuta.
Mattoni realizzati in maniera artigianale per la ripavimentazione
Il progetto di ripavimentazione ha previsto l’utilizzo di mattoni realizzati in modo semiartigianale, con una grana e una colorazione che sono state oggetto di studi e verifiche. Si tratta di mattoni molto leggeri e meno spessi e pesanti di quelli che costituivano la pavimentazione precedente che risale al 1970. C’è stato qualcuno che ha storto il naso dubitando che i nuovi mattoni possano avere la stessa resistenza dei precedenti. Non è detto tuttavia che un materiale più sottile non possieda capacità di resistenza molto elevate. Basti pensare ai nuovi materiali come il kevlar capace di annullare l’impatto di un proiettile e alle corazze dei moderni carri armati realizzate con porcellana compressa. Spesse volte la leggerezza non è sinonimo di fragilità.
I mattoni sono infatti il risultato del connubio di materiali di origine naturale riuniti in un cotto certificato, in grado di garantire la durata e la resistenza nel tempo. Il cantiere ha rispettato perfettamente i tempi di consegna: a partire dalle 16:30 di domenica 28 aprile, la città di Gubbio potrà godere di uno spazio importante, che renderà l’attesa della Festa dei Ceri ancora più piacevole e speciale.