“Buon lavoro alla prima sindaca di Perugia dalle operaie della Perugina di ieri, di oggi e di domani”: è il messaggio che una delegazione di lavoratrici della storica azienda del capoluogo umbro ha voluto rivolgere questa mattina alla neo sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi.
Le operaie della fabbrica del cioccolato, tra le quali due delegate della Rsu e una ex lavoratrice oggi in pensione, sono state ricevute dalla prima cittadina a Palazzo dei Priori, sede del comune.
Operaie della Perugina a Ferdinandi: “Siamo orgogliose, come donne e lavoratrici”
Le operaie della Perugina hanno consegnato alla sindaca Vittoria Ferdinandi – la prima donna, per l’appunto, a ricoprire il massimo incarico istituzionale nella storia della città – tre omaggi fortemente simbolici.
Il primo dei tre doni è stato una ceramica di Deruta, che rappresenta l’arte del lavoro in Umbria in quanto uno tra i prodotti maggiormente tipici dell’artigianato locale. Il secondo regalo, invece, è stato il libro “La Perugina è storia nostra”, che racconta i primi 100 anni della fabbrica attraverso la voce delle lavoratrici e dei lavoratori. E come terzo non potevano naturalmente mancare i Baci, il frutto del lavoro di tante donne e tanti uomini che ha fatto conoscere il nome di Perugia in tutto il mondo.
“Abbiamo voluto esprimere alla sindaca il nostro orgoglio, come donne e come lavoratrici – ha spiegato Simona Marchesi, coordinatrice della Rsu Perugina – perché la sua elezione rappresenta un punto di arrivo di una lunga storia, fatta di lotte per l’emancipazione femminile e per la conquista di diritti e spazi politici”.
“Le auguriamo di cuore buon lavoro e siamo sicure che, da donna, saprà guidare la nostra città verso un futuro di maggiore giustizia e uguaglianza” ha poi detto in rappresentanza della delegazione di lavoratrici della fabbrica.
Vittoria Ferdinandi: “Ripensiamo il tema del lavoro”
L’appuntamento di questa mattina con la delegazione di operaie della Perugina ha costituito un’importante occasione per la sindaca Vittoria Ferdinandi per condividere una riflessione sul tema del lavoro.
Ferdinandi ha infatti affermato che “il tema del lavoro deve tornare a essere centrale nelle agende politiche in quanto strumento capace di garantire dignità alle persone”. “Dobbiamo iniziare a ripensarlo – ha dichiarato – per offrire ai nostri giovani un futuro fatto di opportunità e realizzazione superando sfruttamento e precarietà”.
“Penso che la grandezza della Perugina, che rappresenta un pezzo del nostro cuore – ha aggiunto Ferdinandi con riferimento alla storia fabbrica del cioccolato – sia il frutto del lavoro sapiente, appassionato e generoso delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno fatto parte della sua storia”.
“Le aziende, infatti – ha inoltre puntualizzato la sindaca – diventano grandi grazie al cuore, alle menti e alle mani di chi quotidianamente le sostiene sulle proprie spalle”.
“Proprio per questo in questi giorni sto incontrando i dipendenti comunali – ha voluto, infine, ricordare Vittoria Ferdinandi – anche grazie al confronto con loro spero di costruire migliori condizioni di lavoro e di realizzazione, presupposto fondamentale per una macchina comunale sempre più efficiente e vicina ai cittadini”.
Le operaie della Perugina sulla scia di Luisa
Oggi il marchio Perugina appartiene al gruppo Nestlè che è presente in 187 Paesi con più di 2.000 marche tra globali e locali, l’azienda alimentare leader nel mondo. Ma la storia di Baci Perugina prende avvio nel 1922 a Perugia, grazie allo spirito imprenditoriale di Luisa Spagnoli, una delle più influenti figure italiane dell’inizio del ventesimo secolo con la sua omonima casa di moda.
L’imprenditrice perugina fu capace di ideare una nuova speciale ricetta di cioccolatini: una combinazione di nocciola tritata, recuperata dagli avanzi, e cioccolato fuso per creare un ripieno cremoso, con a capo una nocciola intera perfettamente tostata, il tutto ricoperto con il cioccolato fondente Luisa. Fu così che nacque il famoso bacio perugino, originariamente chiamato “cazzotto” perché ricordava le nocche di un pugno.
Diversi anni dopo, l’Art Director di Perugina, Federico Seneca, suggerì di avvolgere ogni Bacio in un messaggio d’amore, inserendo frasi romantiche all’interno del leggendario involucro stellato, ispirato dall’amore segreto tra Luisa e Giovanni Buitoni, fondatore della fabbrica.