La città di Gubbio è alle prese con una crescente ondata di furti e truffe che sta mettendo a dura prova la serenità dei cittadini. Episodi che si ripetono con preoccupante frequenza hanno spinto il sindaco Vittorio Fiorucci a convocare un incontro straordinario con il prefetto di Perugia, Armando Gradone, per affrontare quella che è stata definita una “emergenza sicurezza”. La riunione è fissata per oggi martedì 19 novembre alle ore 16.
Negli ultimi mesi, i cittadini eugubini hanno denunciato una vera e propria escalation di crimini. Furti in appartamenti e negozi, truffe ai danni di anziani e aggressioni stanno alimentando un senso di insicurezza diffuso. In molte zone, come il centro storico e le frazioni periferiche, i residenti lamentano una mancanza di controllo e un’insufficienza di misure preventive.
Questo clima ha portato a un acceso dibattito politico, con richieste di interventi concreti e misure efficaci da parte dell’amministrazione comunale. Non è la prima volta che un sindaco di Gubbio si trova a fronteggiare un simile scenario: i tavoli tecnici con prefetti e questori si sono susseguiti nel corso degli anni, con le precedenti giunte di sinistra ma senza risultati tangibili.
Durante il consiglio comunale dello scorso 14 novembre il sindaco di Gubbio ha annunciato iniziative
Durante l’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi giovedì 14 novembre, il sindaco Fiorucci ha annunciato alcune iniziative per affrontare la situazione. “Stiamo percependo sul territorio un problema di sicurezza, con aggressioni e furti. Per questo ho convocato un tavolo straordinario con il prefetto di Perugia,” ha dichiarato il primo cittadino.
Oltre alla convocazione del prefetto, Fiorucci ha illustrato un progetto ambizioso per migliorare la sicurezza attraverso l’uso della tecnologia. Il piano prevede la realizzazione di un sistema di videosorveglianza integrata, con l’installazione di telecamere intelligenti capaci di coprire non solo il centro urbano, ma anche le vie di fuga periferiche.
Le telecamere saranno dotate di tecnologie avanzate per la lettura delle targhe e il tracciamento dei dispositivi mobili, informazioni che verranno poi condivise con le forze dell’ordine e il Comune in forma aggregata. L’obiettivo è quello di creare una rete capillare che consenta di prevenire e, se necessario, perseguire i reati con maggiore efficacia.
Un elemento innovativo del progetto è l’integrazione tra telecamere pubbliche e private. Fiorucci ha spiegato che il Comune lavorerà per mettere in rete i dispositivi già installati dai privati cittadini e dalle attività commerciali che vorranno aderire. “Il sistema di telecamere sarà integrato con una piattaforma che consente di mettere in rete le telecamere pubbliche con quelle dei privati”, ha dichiarato il sindaco, “per una copertura capillare del territorio”.
L’ondata di furti e truffe deve coinvolgere tutti i cittadini per contrastare il fenomeno
Questo approccio mira a massimizzare le risorse disponibili e a creare una sinergia tra cittadini e istituzioni per contrastare il fenomeno criminale. Secondo Fiorucci, l’opera di deterrenza svolta dalle forze dell’ordine, unita al nuovo sistema di videosorveglianza, potrebbe portare a un contenimento significativo dei reati.
Nonostante le promesse, c’è chi guarda con scetticismo alle proposte del sindaco. Molti cittadini sottolineano come progetti simili siano stati annunciati anche in passato, senza però risultati concreti. La videosorveglianza, più volte promessa, non è mai stata implementata su larga scala, lasciando vaste aree del territorio comunale prive di controlli elettronici.
Un altro nodo critico riguarda le risorse umane. Carabinieri e polizia locale lavorano con organici al di sotto degli standard necessari, rendendo difficile un’efficace sorveglianza del territorio. Anche l’assunzione di nuovi agenti, più volte richiesta, è rimasta sulla carta, alimentando la percezione di un’assenza di controllo.
Inoltre, alcuni consiglieri comunali hanno espresso perplessità sulla reale efficacia del progetto di videosorveglianza integrata. “Mettere in rete telecamere pubbliche e private è un’idea interessante, ma chi garantirà la gestione e la manutenzione del sistema? E i costi saranno sostenibili per il Comune?” ha commentato un membro dell’opposizione.
La questione dell’ondata di furti e truffe a Gubbio non è isolata. L’intera fascia appenninica dell’Umbria è alle prese con problemi simili, legati anche alla sua posizione geografica. Le vie di fuga rapide e l’assenza di controlli sistematici rendono queste zone particolarmente vulnerabili.
Il tavolo straordinario con il prefetto è un banco di prova per la nuova amministrazione
Le truffe, in particolare, colpiscono soprattutto gli anziani, con metodi sempre più sofisticati. Telefonate che simulano emergenze familiari, falsi tecnici e rappresentanti di istituti di credito sono solo alcune delle strategie usate dai malintenzionati per ingannare le vittime.
Il tavolo straordinario convocato dal sindaco Fiorucci con il prefetto di Perugia è un banco di prova per la nuova amministrazione comunale. Gubbio si aspetta risposte concrete e un piano d’azione chiaro, che includa l’incremento delle forze dell’ordine sul territorio, la realizzazione effettiva del sistema di videosorveglianza e una maggiore collaborazione con le istituzioni regionali e nazionali per ottenere risorse e supporto logistico.
Per Gubbio servono misure immediate e tangibili, in grado di restituire ai cittadini la tranquillità perduta. La creazione di una rete di videosorveglianza è certamente un passo nella giusta direzione, ma non può essere l’unica risposta a un problema così complesso.
È necessaria una strategia globale che comprenda il rafforzamento degli organici delle forze dell’ordine, campagne di sensibilizzazione per prevenire le truffe e una maggiore attenzione al controllo delle aree periferiche