Gubbio, una città storicamente tranquilla e sicura, dove un tempo gli abitanti lasciavano le auto aperte e dormivano con la chiave sulla porta di casa, sta vivendo un periodo di grande preoccupazione e insicurezza a causa di una crescente ondata di furti. I recenti episodi di criminalità, soprattutto nelle periferie, stanno trasformando una città serena in un luogo dove i cittadini si sentono sempre più vulnerabili.

I furti continuano senza sosta, senza che i responsabili vengano catturati, eccezion fatta per un episodio isolato riguardante una rapina in una tabaccheria di Corso Garibaldi alcuni mesi fa. Le domande che emergono dalla cittadinanza sono chiare: come si può proteggere Gubbio e quali misure è necessario adottare per ripristinare la sicurezza?

Negli ultimi giorni, i furti nelle abitazioni hanno colpito in maniera particolarmente aspra le zone periferiche di Cipolleto e Spada. Nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 ottobre, tre abitazioni sono state saccheggiate, con i ladri che hanno rubato monili in oro e denaro, lasciando le case in condizioni di caos. Due dei furti si sono verificati a Cipolleto, mentre il terzo ha interessato una casa a Spada. In tutti e tre i casi, i malviventi hanno agito indisturbati, facendo irruzione nelle case e rovistando ovunque, causando un forte impatto emotivo per le famiglie colpite.

L’ondata di furti ha sconvolto la vita dei cittadini abituati a dormire con la chiave sulla toppa

Questi episodi si inseriscono in un contesto di criminalità crescente, che ha già visto altre case saccheggiate nei giorni precedenti. Mercoledì 16 ottobre, i Carabinieri erano stati chiamati ad intervenire in via Luigi Pirandello, dove i ladri avevano rubato oggetti di valore, tra cui borse firmate e una fede nuziale di grande valore affettivo per i proprietari. Nella stessa serata, un altro furto è stato segnalato in via Nicolò Machiavelli, nella zona della Vittorina, dimostrando come i ladri stiano agendo su più fronti, senza una chiara predilezione per le zone urbane o periferiche.

Questi episodi rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema che sta diventando sempre più grave. I cittadini di Gubbio, abituati a vivere in un contesto di sicurezza e tranquillità, oggi si sentono in balia di una criminalità crescente che colpisce in ogni momento, soprattutto durante le ore serali e notturne. La situazione appare particolarmente preoccupante nelle aree periferiche, dove la sorveglianza è meno presente e le strade deserte e male illuminate diventano terreno fertile per i malviventi.

Il territorio del comune di Gubbio, con la sua estensione territoriale rappresenta una delle maggiori difficoltà per le forze dell’ordine. Gubbio è infatti il settimo comune più esteso d’Italia, con una superficie che rende estremamente difficile una sorveglianza capillare e costante da parte di Polizia Municipale e Carabinieri. Manca infatti la presenza della Polizia di Stato. Anche le pattuglie delle forze dell’ordine, che presidiano a fatica il territorio, non son sufficienti a garantire una protezione adeguata.

La preoccupazione crescente tra i residenti ha portato molti a paragonare Gubbio a un “Bronx” italiano, dove la microcriminalità sembra prosperare in un clima di impunità e insufficiente controllo. Le notti della città sono ormai caratterizzate da un senso di abbandono, con poche persone in strada e una percezione diffusa di insicurezza.

Irrinunciabile un incremento delle forze dell’ordine presenti sul territorio vastissimo del Comune

Di fronte a questa emergenza, una delle prime soluzioni proposte dai cittadini è quella di incrementare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Sebbene il lavoro di Polizia municipale e Carabinieri sia prezioso, il numero limitato di pattuglie e l’estensione del comune rendono evidente la necessità di un potenziamento delle risorse umane e strumentali. Un aumento della presenza delle forze dell’ordine potrebbe rappresentare un deterrente per i malintenzionati, che oggi sembrano agire nella quasi totale impunità.

Accanto a questa misura, un altro passo importante potrebbe essere l’implementazione di sistemi di sorveglianza come telecamere di sicurezza nelle zone più vulnerabili. Le telecamere, ormai una presenza costante nelle città più grandi, potrebbero aiutare a monitorare il territorio e a fornire prove utili per identificare e arrestare i responsabili dei furti. Installare sistemi di videosorveglianza nelle aree periferiche e nelle zone residenziali potrebbe essere un modo efficace per scoraggiare i ladri e migliorare la sicurezza complessiva della città.

Tuttavia, queste soluzioni tecniche da sole non sono sufficienti. È necessaria una più ampia riflessione sul tema della sicurezza a Gubbio, che coinvolga le istituzioni locali, i cittadini e le associazioni. La sicurezza non è solo una questione di controllo e sorveglianza, ma anche di prevenzione e dialogo con la comunità.

I furti in appartamento causano un forte impatto emotivo sulle persone colpite

Oltre ai danni materiali, i furti nelle abitazioni causano un impatto emotivo importante per chi li subisce. Entrare in una casa saccheggiata, trovare gli oggetti personali dispersi o rubati, e vedere la propria intimità violata, provoca sentimenti di rabbia, paura e vulnerabilità. Le famiglie di Cipolleto, Spada, e delle altre zone colpite nei giorni scorsi, hanno raccontato di sentirsi impotenti di fronte alla criminalità, e molti temono che la loro casa possa essere colpita nuovamente in futuro.

Inoltre, la sottrazione di oggetti dal forte valore affettivo, come la fede nuziale rubata in via Luigi Pirandello, rappresenta una perdita che va oltre il semplice valore economico. Per molte famiglie, questi furti non solo privano di beni materiali, ma cancellano ricordi e legami con il passato.

I recenti episodi di criminalità stanno cambiando profondamente il volto di Gubbio, una città che fino a pochi anni fa era sinonimo di tranquillità e sicurezza. I cittadini si stanno interrogando su quali siano le cause di questa escalation di furti e, soprattutto, su quali siano le misure da adottare per invertire la rotta.