01 Nov, 2025 - 19:18

Omicidio Hekuran Cumani, il presunto killer agli amici: “Ho bucato qualcuno”

Omicidio Hekuran Cumani, il presunto killer agli amici: “Ho bucato qualcuno”

Emergono nuovi e inquietanti dettagli sull’omicidio di Hekuran Cumani, il giovane di 23 anni originario di Fabriano ucciso nella notte tra il 18 e il 19 ottobre a Perugia con una coltellata mortale al torace. Nel corso della conferenza stampa convocata dalla Procura della Repubblica e dalla Questura del capoluogo umbro, è stato ricostruito nel dettaglio il drammatico epilogo della lite culminata con la morte del ragazzo.

Secondo quanto emerso, il presunto autore del delitto, un ventunenne incensurato residente a Perugia, dopo il fatto avrebbe pronunciato una frase che suona come una tragica ammissione: “Ho bucato qualcuno”, parole riferite ai suoi amici poco dopo l’aggressione. A rendere ancora più sconcertante la ricostruzione, la circostanza secondo la quale il giovane avrebbe anche mostrato un coltello sporco di sangue, brandendolo davanti al gruppo con cui si era allontanato dal luogo della rissa.

La ricostruzione dell’aggressione: una lite degenerata in tragedia

L’episodio è avvenuto nel parcheggio nei pressi del locale “110 Caffè”, nella zona universitaria di Perugia, dove la vittima si era recata con il fratello e alcuni amici per trascorrere una serata di svago. All’interno del locale sarebbero nati i primi momenti di tensione con un gruppo di giovani perugini, alcuni di origine straniera ma tutti cittadini italiani. Una serie di provocazioni e insulti reciproci avrebbe poi portato i due gruppi a scontrarsi fisicamente all’esterno, dove la situazione è rapidamente degenerata.

Stando alla ricostruzione del procuratore Raffaele Cantone, nel corso della colluttazione il giovane arrestato avrebbe raccolto un coltello gettato a terra da un amico, impugnandolo insieme a un secondo che già aveva con sé. È in quel momento che si sarebbe scagliato contro Cumani, colpendolo con un unico fendente al torace. La lama ha raggiunto organi vitali, causando gravi lesioni interne che non hanno lasciato scampo al 23enne.

Le parole del procuratore Cantone

Durante la conferenza stampa, il procuratore di Perugia Raffaele Cantone ha descritto l’omicidio come un “atto estemporaneo”, specificando che non è stato contestato in concorso.

Cantone ha inoltre sottolineato che l’arrestato è l’unico indagato al quale viene contestato il reato di omicidio. La decisione di disporre la custodia cautelare in carcere, ha spiegato il procuratore, si basa su “elementi granitici” raccolti durante le indagini.

Nel corso della stessa conferenza stampa, il procuratore Cantone ha riferito un ulteriore episodio, definendolo “strano e inquietante”. Dopo l’omicidio, è stata infatti incendiata l’auto del padre di un amico dell’accusato di omicidio.
Il veicolo era parcheggiato davanti all’abitazione e l’amico del presunto omicida, presente alla lite ma non coinvolto nel delitto, non avrebbe avuto alcun ruolo nella vicenda principale. Al momento, non è stato chiarito se l’incendio possa essere collegato all’omicidio o se si tratti di un episodio isolato, ma gli investigatori stanno approfondendo ogni possibile pista.

Le dichiarazioni della sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi

A seguito dell’arresto del presunto responsabile dell’omicidio di Hekuran Cumani, la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ha voluto esprimere parole di riconoscenza e vicinanza, sottolineando l’impegno della Procura e della Questura nel portare a termine le indagini in tempi brevi.

“A nome dell’Amministrazione comunale, esprimo profonda gratitudine alla Procura della Repubblica e alla Questura di Perugia per il lavoro accurato e risolutivo che ha portato alla conclusione delle indagini sull’omicidio del giovane Hekuran Cumani. Desidero ringraziare sinceramente la Procura e la Questura di Perugia per la professionalità, la costanza e la determinazione dimostrate in una vicenda tanto dolorosa per la nostra comunità.

Il lavoro di indagine e controllo, svolto nelle ultime settimane e culminato con l’arresto del presunto assassino in tempi brevi, rappresenta un segnale forte di impegno nella tutela della sicurezza e della giustizia. Alla famiglia del ragazzo, profondamente provata da questo lutto, voglio esprimere la nostra vicinanza. La conclusione dell’indagine non può cancellare il dolore, ma è un passo fondamentale verso la verità e la giustizia che tutti desideriamo. La città di Perugia continuerà a sostenere con determinazione ogni azione volta a promuovere la sicurezza, la legalità e il rispetto della vita, valori che costituiscono le fondamenta della nostra convivenza civile.” In questo modo, Ferdinandi ha combinato il ringraziamento istituzionale alle forze dell’ordine con la vicinanza alla comunità e ai familiari della vittima, rafforzando il messaggio di attenzione verso la tutela della legalità in città.

AUTORE
foto autore
Lorenzo Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE