Arriva una nuova svolta sull’omicidio di Salvatore Postiglione, il muratore 56enne ucciso la mattina del 7 novembre in un parcheggio della zona industriale di Foligno. Le indagini, che hanno coinvolto le forze dell’ordine, hanno portato al fermo di un minorenne, ritenuto il possibile responsabile del delitto. Il giovane, che aveva lavorato con la vittima nei cantieri, è stato arrestato con l’accusa di omicidio e posto in stato di fermo come indiziato di delitto. Le autorità proseguono con le indagini per chiarire le dinamiche di quanto accaduto e fare piena luce sull’episodio.
Le dinamiche del tragico evento
Il corpo di Salvatore Postiglione è stato rinvenuto alle prime ore del mattino del 7 novembre, intorno alle sette, in un parcheggio di via Lago Maggiore, nella località La Paciana di Foligno. L’uomo, ancora in vita ma gravemente ferito, era disteso a terra vicino a un’auto. È stata un’operatrice della zona a lanciare l’allarme ai soccorsi, che sono giunti tempestivamente sul posto. Nonostante i tentativi disperati di rianimarlo, per il 56enne non c’è stato nulla da fare e ha perso la vita a causa delle gravi ferite riportate.
Una rapida serie di coltellate, venti in tutto, inferte con rapidità e ferocia. Dopo l’aggressione, il killer si è dato alla fuga. Al momento, le motivazioni dietro questo atto brutale rimangono sconosciute. Le forze dell’ordine sono costantemente al lavoro per fare chiarezza sul movente, cercando di capire se si tratti di un conflitto personale, scaturito da un’accesa discussione, o di un episodio di violenza generalizzata.
L’arresto del presunto killer
L’arresto del sospettato è stato possibile grazie alle immagini delle videocamere di sorveglianza, che hanno fornito elementi chiave per accusare il presunto killer. I video hanno mostrato il minorenne mentre si appostava nei pressi del luogo dell’aggressione e, al momento dell’arrivo della vittima, compiva l’efferato delitto. Le immagini hanno anche permesso di ricostruire il percorso di fuga del giovane, che ha raggiunto piazza Ubaldi, nel centro storico di Foligno, a circa 2 km di distanza, dove ha fatto perdere le proprie tracce.
Il sospettato è un minorenne, ex collega di Salvatore Postiglione, con il quale aveva lavorato nei cantieri. Le indagini sono ancora in corso per chiarire il movente e raccogliere ulteriori prove a sostegno dell’accusa.