01 May, 2025 - 09:50

Ocriculum AD 168 torna a Otricoli con l'edizione 2025: l’Umbria si immerge nella Roma imperiale

Ocriculum AD 168 torna a Otricoli con l'edizione 2025: l’Umbria si immerge nella Roma imperiale

Per tre giorni l’Umbria si immerge nell’età imperiale romana. Ocriculum AD 168 torna dal 30 maggio al 1° giugno 2025 e trasforma l’area archeologica di Otricoli in una città romana viva, rumorosa, spirituale e concreta. Non è solo rievocazione: è immersione completa nella storia, grazie a una delle manifestazioni più curate e affascinanti del panorama italiano.

L’antica Ocriculum, situata lungo la via Flaminia, a ridosso del fiume Tevere, rivive con i suoi templi, il porto, le terme, i mercati, gli accampamenti e le case patrizie. Qui ogni dettaglio è ricostruito con rigore, ogni gesto ha radici storiche, ogni profumo, suono e abito riporta il pubblico al tempo dell’imperatore Marco Aurelio.

La città romana prende forma: cosa vedere e vivere

Ocriculum AD 168 è un evento da vivere in movimento. I visitatori potranno entrare nel Castrum Legionis e assistere alla vita militare delle legioni, attraversare l’Emporium tra artigiani, cerai, panettieri e architetti, ascoltare i musici et saltatrices che animano piazze e vicoli con danze e strumenti antichi. Non mancano i più piccoli: nel Ludi Magister scopriranno giochi e lezioni come veri bambini romani.

Nell’Excubitorium è ricostruita la vita dei vigiles e dei magistrati, mentre le Ocriculanae Gentes mostrano il mondo delle famiglie nobili, con le acconciature delle dominae e la filiera della lana. Grande cura è riservata anche all’enogastronomia: si potrà mangiare e bere come veri romani del II secolo, grazie al Thermopolium “ad Flaminiam”, dove gustare piatti caldi e mulsum (vino speziato), e alla Popina “ad Portum Olei”, sulla riva del Tevere, con carni alla brace e cibi freddi ispirati all’antichità.

Un programma intenso tra storia, spettacolo e ritualità

Il programma si apre venerdì 30 maggio con un importante convegno archeologico sull’olio d’oliva nel mondo antico. Tra gli interventi, studiosi come Archer Martin, Claudia Moricca e Emanuela Buccioni esploreranno gli usi, la simbologia e le tracce materiali dell’olio nel Mediterraneo romano. In serata, il concerto dei “Tribù Nahars” inaugurerà ufficialmente la rievocazione.

Sabato e domenica saranno giornate fitte di attività. Dalle 10 del mattino fino a tarda notte si alterneranno visite guidate all’area archeologica, scene di vita quotidiana, cortei solenni, addestramenti bellici e spettacoli. Tra i momenti più suggestivi, il rito del suovetaurilia in onore della triade Giove-Minerva-Ercole, la cerimonia delle Rosalia Signorum con l’incoronazione delle insegne militari, e l’approdo notturno delle reliquie di un soldato otricolano con corteo funebre e rito finale del Funus.

A grande richiesta tornano anche i Ludi Gladiatorii, con combattimenti tra reziari, traci, mirmilloni, gladiatrici e figure non combattenti come arbitri, lanista e il Caronte. Domenica, spazio anche ai Ludi Piscatorii, celebrazione fluviale dedicata ai pescatori del Tevere, con offerte simboliche al dio Vulcano.

Un’esperienza per tutti

A Otricoli, tra le rovine dell’antica Ocriculum, non si guarda la storia: la si vive. E per tre giorni, l’Umbria torna al centro del mondo romano.

Ocriculum AD 168 è pensata per tutti: storici, appassionati, famiglie, curiosi e turisti. È gratuita, accessibile e capace di unire intrattenimento e divulgazione con equilibrio raro. A differenza di molte rievocazioni, qui la qualità scientifica va di pari passo con la spettacolarità, creando un’atmosfera che coinvolge profondamente.

Non si tratta solo un evento storico, ma anche uno strumento prezioso di valorizzazione culturale e turistica per tutto il territorio umbro. L’area archeologica di Otricoli, spesso poco conosciuta al grande pubblico, si trasforma in un palcoscenico naturale per riscoprire le radici romane della regione, attirando visitatori da tutta Italia e offrendo un’occasione concreta di promozione sostenibile. In un’epoca in cui la memoria si perde troppo in fretta, questa manifestazione ricorda che la storia può ancora parlare — e incantare — se messa in scena con intelligenza e passione.

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Giorgia Sdei
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