"Adelante Pedro, con juicio", diceva nei Promessi Sposi il Gran Cancelliere di Milano Antonio Ferrer rivolgendosi al cocchiere mentre la carrozza passava circondata dal popolo in fermento. Con i tempi della pubblica amministrazione e dei procedimenti complessi, ma sul nuovo stadio Liberati si va avanti.
Lunedì mattina, infatti, l'assessore ai lavori pubblici Giovanni Maggi porterà in consiglio la delibera per inserire il nuovo progetto nel Piano triennale delle Opere pubbliche. Un passaggio che sembra solo burocratico, ma che è determinante per dare il via libera all'opera e arrivare alla firma definitiva della convenzione per la realizzazione del progetto previsto nell'ambito dell'intervento Stadio-Clinica.
Il precedente progetto, infatti, quello rimasto fermo durante la gestione Guida, non era stato inserito nel piano triennale in nome dell'indeterminatezza sulle reali volontà della società rossoverde. Ma ora le cose sono cambiate, con la costituzione della SPV (special purpose vehicle) "Stadium" da parte dei fratelli D'Alessandro e con la presentazione della documentazione per la convenzione definitiva. Palazzo Spada è dunque tenuto ad aggiornare l'elenco annuale, che indica i lavori da avviare nella prima annualità e a specificare la fonte di finanziamento. Inoltre, il piano triennale contiene anche i lavori più complessi, da realizzare tramite concessione o partenariato pubblico-privato. Proprio come il nuovo stadio Liberati.
Muovendosi le procedure pubbliche per lo stadio ed essendosi la Ternana iscritta la prossimo campionato di C, c'è la sensazione che entro il mese di giugno si possa arrivare alla firma della convenzione definitiva prevista dall'iter per la realizzazione del nuovo stadio Liberati, nell'ambito della procedura aperta per il progetto Stadio-Clinica.
Da quanto si apprende, infatti, gli uffici comunali sono impegnati nella verifica del nuovo progetto e del piano economico e finanziario presentato dai D'Alessandro. A Palazzo Spada bocche cucitissime sulle verifiche in corso.
Il RUP (il responsabile unico del procedimento) Piero Giorgini sta procedendo nell'analisi della documentazione presentata dalla Ternana Calcio. Si tratta di un procedimento tecnico, non di una decisione politica. Ma l'inserimento del progetto nel piano triennale delle opere pubbliche, quando sarà deliberato dal consiglio comunale, segna una piccola svolta. Perché indica implicitamente la fattibilità dell'opera.
Entro 90 giorni dalla firma della convenzione, qualora arivasse l'ok del dirigente di Palazzo Spada, dovrà essere completato il progetto esecutivo, con le necessarie integrazioni tecniche e urbanistiche. È ragionevole pensare, dunque, che per ottobre-novembre tutto sia in regola (a meno di clamorosi imprevisti) per la posa della prima pietra e l'apertura del cantiere.
Tra le prescrizioni più rilevanti la risoluzione del rischio idrogeologico legato al fiume Nera (che però dovrebbe essere superato dalla deperimetrazione del fiume operata in Regione dall'allora assessore Melasecche), la realizzazione di un sottopasso lungo la linea ferroviaria Terni-Rieti, per garantire la sicurezza dei tifosi ospiti e, sul fronte clinica, una serie di aggiustamenti di carattere sanitario e strutturale e la convenzionabilità con posti letto previsti nel Ternano. Anche qui c'è stato un intervento regionale del 2023 che ha previsto l’attivazione di 80 posti letto convenzionati nella provincia di Terni, a cui si aggiungono ulteriori 42 posti gestiti tramite accordi privato-privato. Prima di procedere al convenzionamento, però, la clinica andrà costruita. Per questo il vicesindaco Corridore, durante la polemica col PD sulla convenzione ponte, aveva parlato di percorsi paralleli per stadio e clinica, ma non convergenti. E di rapporto di causa-effetto.
Sul fronte infrastrutturale, il nuovo impianto dovrà rispettare gli standard UEFA, con una capienza prevista di 18.037 posti. Elemento confermato da D'Alessandro in conferenza stampa: "Dopo l'incontro col ministro Abodi - ha chiarito - abbiamo la certezza che le istituzioni guardano allo stadio della Ternana con con favore, considerando anche che sarà un impianto Monologato Uefa quindi pronto ospitare anche eventi internazionali".
I lavori di demolizione e ricostruzione dello stadio avverranno "a stralci", suddivisi in tre fasi - Curva Ovest-Tribuna A, Curva Sud-Est e Tribuna B-Curva Nord/San Martino - per consentire la continuità operativa dell’impianto durante il cantiere.