Il nuovo sindaco di Gubbio, Vittorio Fiorucci, ha presieduto ieri mattina, sabato 6 luglio, una riunione con tutti gli eletti in vista del Consiglio Comunale di insediamento fissato per il 17 luglio. L’incontro è stato organizzato per fare il punto sugli incarichi da assegnare, inclusa la presidenza e la vicepresidenza dell’assemblea di Palazzo Pretorio.
Per la presidenza del Consiglio Comunale, il nome più gettonato è quello di Mattia Martinelli di Gubbio Civica. Martinelli, già uomo di punta e consigliere comunale nella maggioranza dell’ex sindaco Filippo Mario Stirati, è considerato il favorito. Tuttavia, la situazione è complicata da un paletto posto dal sindaco Fiorucci: pretende cinque assessori espressi dai partiti e due esterni. Questo crea tensioni all’interno della coalizione, poiché la distribuzione delle poltrone non sarebbe equa.
Gubbio Civica, infatti, chiede due assessorati oltre alla presidenza del Consiglio Comunale. Fratelli d’Italia desidera anch’essa due assessorati, o in alternativa potrebbe accettare la presidenza del Consiglio Comunale. La Lega e Forza Italia, dal canto loro, aspirano a un assessore ciascuno. Per quanto riguarda i due esterni, il primo nome che circola è quello di Paola Salciarini, legata al Movimento 5 Stelle.
Rebus assessori per il nuovo sindaco di centrodestra a Gubbio
Il nuovo sindaco Vittorio Fiorucci si trova dunque ad affrontare la prima e più importante sfida del suo mandato: riuscire a trovare un equilibrio tra le diverse forze politiche che compongono la coalizione di centrodestra. La sua volontà di includere due assessori esterni sembra essere una mossa per garantire una maggiore apertura e rappresentatività, ma rischia di scontentare alcuni dei partiti che lo hanno sostenuto.
Durante l’incontro di ieri mattina, Fiorucci ha cercato di mediare tra le diverse esigenze e richieste dei gruppi politici.
La discussione si è concentrata anche su altri temi importanti, come la ripartizione delle deleghe e la definizione delle priorità del nuovo governo cittadino. Fiorucci ha ribadito la necessità di affrontare con urgenza alcune questioni chiave, come la manutenzione delle infrastrutture, il miglioramento dei servizi pubblici e il rilancio economico e turistico della città.
L’inclusione di due assessori “esterni” è la novità più rilevante proposta dal sindaco Fiorucci. Paola Salciarini, il primo nome emerso, è conosciuta per il suo impegno nel Movimento 5 Stelle e potrebbe portare una prospettiva diversa e innovativa all’interno della Giunta ma potrebbe anche risultare divisiva. Infatti la scelta non è priva di controversie, in quanto alcuni partiti della coalizione temono di perdere peso politico e visibilità.
Il problema ancora irrisolto dei due assessori esterni
Fiorucci ha spiegato che la scelta degli assessori esterni mira a garantire competenza e professionalità in settori strategici, al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia dell’amministrazione comunale. Ha inoltre sottolineato che gli assessori esterni saranno scelti con criteri di merito e non per appartenenza politica.
Gubbio Civica, che ha espresso il maggior numero di richieste, ha accolto con favore la possibilità di ottenere la presidenza del Consiglio Comunale, ma ha manifestato preoccupazione per la perdita di un secondo assessorato. Fratelli d’Italia, dal canto suo, si è detta disponibile a negoziare, ma ha ribadito l’importanza di avere una rappresentanza adeguata nella Giunta. È evidente che i partiti politici, eterodiretti dalle segreterie politiche, non si accontentino del semplice ruolo di comparse ma pretendano di ottenere più posti in giunta.
La Lega e Forza Italia, pur accettando loro malgrado l’idea di un solo assessorato ciascuno, hanno espresso il desiderio di vedere riconosciuto il loro contributo alla vittoria elettorale con deleghe significative e visibili. Entrambi i partiti hanno inoltre appoggiato la scelta di Paola Salciarini come assessore esterno, riconoscendo, a parole, il suo valore e la sua esperienza.
Sfide estremamente gravose attendono la nuova giunta
Le sfide che attendono l’amministrazione comunale sono molteplici e alcune estremamente complesse. Tra le priorità indicate dal sindaco, la riqualificazione urbana, il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, il sostegno alle imprese locali e la promozione del turismo. Tutti temi che richiedono un impegno importante che deve anche dimostrarsi incisivo.
In primis la crisi demografica che va arginata in fretta perché Gubbio che conta circa 30.400 abitanti in costante diminuzione, avendone persi circa 4.000 in dieci anni, sta per scendere sotto la soglia dei trentamila il che vedrà diminuiti i trasferimenti Stato-Comune di circa 4 milioni l’anno. Una mazzata terribile per le già esauste casse comunali che potrebbe portare alla paralisi amministrativa.
Fiorucci ha anche posto l’accento sulla necessità di investire in progetti sostenibili e innovativi, che possano contribuire a rilanciare l’economia locale e a creare nuove opportunità di lavoro. Belle parole, che per essere attuate necessitano di uomini e mezzi. Uomini che a Gubbio si contano sulle dita della mano e mezzi che non possono essere approntati dall’Amministrazione ma da privati ai quali faccia gola investire a Gubbio. Me ne esistono? È Gubbio un terreno fertile per fare impresa? Domande alle quali la risposta è fortemente negativa: per volgerla al positivo è necessario uno sforzo di capacità e di intraprendenza che è quasi impossibile riscontrare oggi tra la stragrande maggioranza della classe dirigente eugubina.
Mancano gli uomini per progettare una città migliore
Nel discorso conclusivo, il sindaco Fiorucci ha lanciato un appello all’unità e alla collaborazione. Almeno quella. Ha infatti invitato tutti i membri della coalizione a mettere da parte le differenze e a lavorare insieme per il bene comune. Purtroppo però, data la situazione, non basta.
«Il nostro obiettivo – ha detto – è costruire una città migliore per tutti i cittadini di Gubbio. Per farlo, abbiamo bisogno del contributo e dell’impegno di ognuno di voi. Solo uniti possiamo affrontare le sfide che ci attendono e realizzare i nostri progetti.»
La strada verso un governo cittadino efficiente e rappresentativo è ancora lunga e i primi passi sembrano incerti se non claudicanti. Le prossime settimane saranno decisive per verificare se le promesse nebulose e spesso incoerenti fatte durante la campagna elettorale, si chiariranno e se la coalizione riuscirà a trovare un equilibrio stabile e duraturo. Almeno per raggiungere obiettivi di minima.