Quella che sembrava una missione impossibile, mischiare l'acqua con l'olio in un'emulsione fluida e inseparabile, sembra prendere forma: Regione dell'Umbria e Comune di Terni stanno cercando una strada comune e due quadratini su tre della checklist possono considerarsi come vergati da una spunta. Si tratta di due punti nodali su cui si è trovata la convergenza tra il sindaco di Terni Stefano Bandecchi e la governatrice Stefania Proietti. Il primo, in verità, era stato già smarcato ed era quello relativo alla fonte dei soldi da trovare e al modo di portarli a casa. Si cercheranno finanziamenti esclusivamente statali o pubblici. Niente ricorso al debito (come per Narni-Amelia con Inail) o al project financing. Il secondo motivo di accordo è legato invece allo start simultaneo delle operazioni sul nuovo ospedale ternano con quello di Narni-Amelia. Niente corsie preferenziali per il nosocomio di supporto all'Azienda ospedaliera di Terni, ma un percorso parallelo per le strutture hub e spoke, come si dice nel linguaggio della programmazione sanitaria.
Resta da chiarire il terzo elemento. Che però fa tutta la differenza del mondo. Quello della localizzazione. Stefano Bandecchi ha ribadito nell'incontro tenutosi al Videocentro di piazzale Bosco la sua preferenza per la realizzazione di un nuovo, moderno ospedale di ricovero e cura a Colle Obito, da fare in poco tempo. La Regione ha preso tempo, annunciando un lavoro tecnico di valutazione dei possibili scenari alternativi, i relativi cronoprogrammi, i vantaggi e le criticità di carattere urbanistico, socio-sanitario e infrastrutturale. Quello, dunque, che un pezzo di politica aveva cercato di far passare come la Caporetto politica del sindaco di Terni contro una variegata linea unitaria delle due coalizioni maggioritarie di centrosinistra e centrodestra, si è trasformato in un costruttivo incontro fuori dalle trincee, in nome della soluzione dei problemi della sanità dell'Umbria del Sud piuttosto che in una resa dei conti tra fazioni partitiche.
La vera novità politica emersa dal confronto riguarda la disponibilità del sindaco di Terni a rimettere sul tavolo il progetto elaborato dall'architetto Altieri (una grande firma del settore) per il project financing che la Regione Umbria aveva già scartato in due diverse occasioni. Secondo le indiscrezioni trapelate, Bandecchi, coadiuvato dall’ex manager del project financing Sergio Anibaldi, avrebbe chiarito alla delegazione regionale che si possono tagliare drasticamente i tempi necessari a realizzare un nuovo progetto, riprendendo in mano quello già elaborato e adeguandolo alle necessità emerse in questi mesi.
Attenzione. Si tratta solo di ereditare il progetto, non la formula finanziaria che l'avrebbe sostenuto. Il dado dei fondi pubblici ormai è tratto. Da parte della Regione le principali perplessità sarebbero legate al fatto che il progetto non contemplava l’eventuale riutilizzo del vecchio stabile di Colle Obito. Ora, con l’apertura di un nuovo canale di dialogo, il sindaco valuta di recuperarla e aggiornarla, integrandola con soluzioni (proveinenti dalla task force della Regione) capaci di superare le criticità.
Al vertice istituzionale svoltosi al Centro Multimediale oltre a Proietti e Bandecchi, erano presenti il direttore regionale Salute Daniela Donetti, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera Andrea Casciari e l’ingegnere Paolo Gattini della struttura tecnica regionale.
Nel comunicato diffuso da Palazzo Donini si legge che “sia la presidente Proietti che il sindaco Bandecchi hanno ribadito la necessità di costruire il nuovo ospedale a Terni, da realizzare esclusivamente con risorse pubbliche e sul quale i tecnici stanno già lavorando”.
Quanto al nodo della localizzazione, “si stanno valutando varie ipotesi, sulle quali saranno approfondite le analisi di fattibilità tecnica”. Resta sul tavolo la possibilità di costruire a Colle Obito, accanto all’attuale ospedale, opzione caldeggiata dal sindaco ma ancora sottoposta alle verifiche della struttura tecnica.
Infine, Regione e Comune hanno condiviso una linea di principio: "il percorso per la realizzazione del nuovo ospedale di Terni dovrà procedere parallelamente a quello dell’ospedale Narni-Amelia, destinato a integrare l’offerta sanitaria del capoluogo". Una scelta che mira a rafforzare la rete, riducendo squilibri territoriali e garantendo un sistema sanitario più coeso ed efficiente.