Grandi novità sul fronte della riorganizzazione delle strutture sanitarie in Umbria e soprattutto in provincia di Terni, territorio di competenza dell'Usl Umbria 2. Quella che si prospetta è una vera rivoluzione per i servizi territoriali dell'orvietano. Insieme a Narni, oggi 10 marzo 2025, prendono il via i lavori del cantiere che doterà Orvieto di un nuovo Ospedale di Comunità e di una nuova Casa di Comunità. Sul piatto c'è uno stanziamento da quasi 8 milioni di euro (7.717.023,00 di cui 3,2 milioni per la Casa di Comunità, 4,5 milioni per l'Ospedale di Comunità con appalto aggiudicato dalla Strever S.p.A.), provenienti dal Pnrr all’interno della 'Missione 6 Salute'.
Il cantiere si collocherà nel cuore della Città della Rupe nei pressi di Piazza Duomo. "Le due opere - si legge nella nota dell'Usl Umbria 2 - andranno a riqualificare un'area di grande pregio del centro storico cittadino a pochi passi dal Duomo di Santa Maria Assunta, un gioiello dell'architettura romanico-gotica italiana nonché monumento simbolo di Orvieto".
"Il progetto di riqualificazione dell'edilizia sanitaria territoriale della Usl Umbria 2 - prosegue la nota dell'Azienda - rientra nel programma di governo della Presidente Stefania Proietti e della Giunta Regionale dell'Umbria e viene costantemente seguito dalla direzione strategica aziendale e dalla direzione Patrimonio Attività Tecniche".
Il Ministero della Salute, nel maggio del 2022, ha approvato il Regolamento che introduce il modello organizzativo delle Case della Comunità e che vengono finanziate con ingenti risorse dal Pnrr all’interno della già citata 'Missione 6 Salute'.
Le Case di Comunità rappresentano le nuove strutture socio-sanitarie che stanno entrando a far parte del Servizio Sanitario Nazionale e che garantiranno un'assistenza più vicina alle comunità del territorio. Al loro interno convergono le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e le Unità di Continuità Assistenziale (UCA), rafforzando così la rete di cure primarie assicurando un supporto sanitario più efficiente e accessibile a tutta la popolazione.
La Casa di Comunità sarà quindi il punto di accesso dei cittadini ai servizi sanitari e sociosanitari di prossimità riservando un'attenzione particolare alla popolazione più anziana e fragile, riducendo così il ricorso improprio alle ospedalizzazioni nei casi non urgenti.
Nella nostra Regione sono previste 22 nuove Case di Comunità, di cui 17 finanziate con fondi specifici del Pnrr per oltre 24 milioni di euro che dovranno venire completate entro il 31 marzo 2026. Concepite come hub sanitari, qui sarà possibile usufrire sia della diagnostica di base che di prestazioni specialistiche.
L’Ospedale di Comunità si differenzierà dalla Casa di Comunità poiché sarà una struttura sanitaria di ricovero della rete di assistenza territoriale che svolgerà una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero. Esso costituisce un'alternativa all'assistenza domicilaire integrata nei casi in cui questa non sia possibile o per mancanza di un supporto familiare o anche perché si rende necessaria un'assistenza infermieristica continuativa.
Casa di Comunità e Ospedale di Comunità, collaborando fra loro, prevedono che l'assistenza e le cure sanitarie siano programmate e coordinate dai professionisti della salute in modo efficiente e rapido per rispondere ai bisogni dei cittadini.
Per evitare interferenze con la pubblica viabilità, spiega al Usl Umbria 2, poiché l’accesso all’area di cantiere avviene esclusivamente da via del Duomo, percorso veicolare frequentato per l’attrazione turistica del luogo, si procederà per l’intera durata dei lavori, previsti fino a marzo 2026, alla riperimetrazione del cantiere ampliandolo sull’area di proprietà dell’azienda, con conseguente riduzione dello spazio di sosta attiguo a via del Duomo.
"L'Azienda Usl Umbria 2 - conclude la nota - si scusa per il disagio arrecato e confida nella comprensione di utenti e cittadini in quanto questo importante intervento consentirà di restituire alla città un'area di pregio e di realizzarvi opere di grande utilità pubblica, moderne, accoglienti e funzionali".