Il nuovo Museo del Parco del Monte Cucco è fruibile e aperto al pubblico da pochi giorni. Sabato 23 marzo era stato presentato e inaugurato il Museo che, nella sua nuova veste multimediale e immersiva, è parte di un intervento più ampio di riqualificazione dell’intera zona, finanziato nell’ambito del PSR per l’Umbria 2014-2020.

Il Museo-laboratorio del Parco del Monte Cucco si trova a Costacciaro, piccolo borgo medievale che si trova sulla Via Flaminia, all’interno dell’ex chiesa di San Marco.

Suo principale obiettivo è di far comprendere i principali fenomeni geologici dell’Appennino umbro-marchigiano e illustrare il percorso che la pioggia compie nelle viscere delle montagne, prima di ritornare alla luce nella sorgente e alimentare le acque di pianura.

Un nuovo museo inteso anche come laboratorio

Per facilitare la spiegazione, si usano pannelli sinottici, filmati e postazioni multimediali che, grazie a un sistema informatico, sintetizzano le emergenze naturalistiche del parco e delle grotte. Si inizia con la rappresentazione della grotta di Monte Cucco, in cui l’acqua piovana scende attraverso la roccia calcarea fino a giungere alla sorgente di Scirca, quindi si spiegano vari fenomeni: l’orogenesi, cioè le cause e i principali movimenti che hanno portato alla formazione dell’Appennino; le origini e la costituzione delle rocce della montagna; la descrizione della fauna e della vegetazione del parco.

Un plastico del territorio permette infine di ottenere la visione d’insieme di tutte le emergenze e le morfologie presenti. Un centro documentazione sull’area carsica archivia libri e documenti sulla storia delle ricerche speleologiche in tutto il mondo, nonché a Monte Cucco, dai secoli passati fino ai giorni nostri. Nell’edificio di Via Galeazzi, a 200 metri dal museo, è stato inaugurato di recente un centro di “Aule laboratorio ENERGIA & VITA”. Con l’utilizzo di video, modellini e sperimentazioni, si descrive la storia dell’energia e il legame tra uomo ed energia nei millenni.

Lo staff che ha progettato e realizzato il nuovo museo

La conferenza stampa di presentazione ha visto la partecipazione di Roberto Morroni, vicepresidente della Regione Umbria, e del sindaco di Costacciaro Andrea Capponi, affiancati da alcuni rappresentanti del gruppo di lavoro che ha firmato la progettazione e la realizzazione dell’intervento: l’architetto di Fabbricanove Enzo Fontana, Alba Beni ed Achraf Ham, rispettivamente project manager e graphic e interior designer di Co.Mo.Do. Comunicare Moltiplica Doveri, studio di comunicazione e design dei contenuti, e il titolare di Marchegiani Impianti Pierluigi Marchegiani.

Il Museo, completamente rivisto e aggiornato si grazie al ripensamento della sua natura in chiave multimediale e immersiva, che nell’ampliamento dei suoi contenuti scientifico didattici, si pone come elemento chiave per il rafforzamento dell’identità della città e di tutta la sua comunità. “Costacciaro è un borgo storico dell’Appennino Umbro-Marchigiano, adagiato nella valle dell’Alto Chiascio, sviluppatosi lungo l’antica via Consolare Flaminia”, racconta il sindaco.

La Grotta del Monte Cucco fulcro dello sviluppo dei borghi

“È un paese ricco di storia, la cui comunità ha sempre vissuto a stretto contatto con la terra e con la montagna, vivendo di agricoltura, pasci-pascolo e legnatico. Un cordone ombelicale che da secoli ha legato, sfamato e rifornito gli abitanti di ogni genere di sostentamento e che, ancora, caratterizza questi figli della montagna. Sono loro che hanno tutelato l’area del Parco del Monte Cucco – continua il Primo Cittadino – ben prima ancora dell’istituzione dell’area naturale protetta: oggi la valorizzazione dell’ambiente, della Grotta di Monte Cucco è un fulcro di sviluppo dei borghi che al suo interno sono immersi. I lavori di adeguamento dell’illuminazione della Grotta e del rinnovamento del percorso espositivo del Museo sono allora la base sulla quale improntare il futuro sviluppo di Costacciaro”.

La presenza di un Museo-Laboratorio dedicata al Parco Regionale del Monte Cucco è già radicata da tempo nel tessuto socio-culturale della comunità di Costacciaro, con il percorso all’interno dei locali dell’ex Chiesa di San Marco Evangelista.

“L’idea di trasformare l’esistente museo, di fatto analogico, in una nuova realtà declinata su tecnologie multimediali, nasce dalla volontà dell’Amministrazione di rendere fruibile a tutti l’esperienza della visita naturalistica, ricostruendo a distanza percorsi virtuali tematici ed immersivi”, racconta l’architetto Enzo Fontana.  

Il nuovo percorso potrà, nel tempo, addirittura evolversi e accogliere nuove forme di interazione, come ad esempio le possibilità aperte dal metaverso, restando continuamente al passo coi tempi.