Nuovo mattatoio di Terni: si riparte coinvolgendo i privati. Il Comune ha deciso di superare di slancio l’impasse che dura dalla demolizione della vecchia struttura del Foro Boario per consentire la costruzione del PalaTerni. E a Palazzo Spada viene costruito un gruppo di lavoro interdisciplinare per arrivare alla formulazione tecnica di un nuovo bando, che dovrà portare all’attivazione di un partnerariato pubblico-privato. Il Comune metterà a disposizione l’area, mentre aziende del settore – in cambio della gestione pluriennale – si occuperanno della costruzione dell’edificio e del su allestimento, risolvendo così un problema molto sentito dagli operatori.
Nuovo mattatoio di Terni: il via all’iter con l’annuncio su Instagram del vicesindaco Riccardo Corridore
Una foto dei progetti appesa al cavalletto del suo ufficio. “Si lavora per il nuovo mattatoio di Terni!“: così Riccardo Corridore, vicesindaco di Terni, ha annunciato la riattivazione dell’iter con un post e una story su Instagram, con i tag per il sindaco Bandecchi.
“Ci siamo messi al lavoro dopo aver sentito gli operatori commerciali e della macellazione – spiega Corridore, che è anche candidato alla presidenza della Regione per Alternativa popolare, raggiunto da Tag24 Umbria -. Stiamo costruendo un tavolo con gli assessorati coinvolti nella procedura e con gli uffici tecnici, che lavorano sugli approfondimenti di dettaglio. Partiamo con un progetto ambizioso: quello di realizzare a Terni il primo mattatoio italiano dedicato a bovini, suini, ovini ma anche per la macellazione kosher e halal. Si tratta delle certificazioni di conformità alle leggi religiose. Attestazioni che consentono la vendita e il consumo di queste carni da parte di ebrei e musulmani“.
Si riparte dall’area di Strada di Pantano, ma il bando sarà a misura di investitori dopo il flop del precedente
Ci vorrà ancora qualche settimana di lavoro. Perché il Comune dovrà decidere le modalità operative (bando europeo, project financing, contratto di PPP) per trovare gli investitori privati interessati a realizzare l’opera. Di sicuro non sarà ripercorsa la strada seguita con il precedente bando andato deserto, che prevedeva una gestione in concessione di 15 anni. Considerata troppo corta dagli operatori per essere remunerativa e consentire il recupero dell’investimento da parte dei concessionari.
“Si riparte dall’area di proprietà comunale tra strada di Tavernolo e strada di Pantano – annuncia l’assessore al commercio, Stefania Renzi a Tag24 Umbria -. L’impianto si potrà costruire sul terreno già a suo tempo individuato nell’ambito dell’operazione PalaTerni, che sarà messo a disposizione dal Comune. La novità è rappresentata dal fatto che i 700 mila euro che erano stati stanziati all’epoca dai costruttori per realizzare l’armatura del nuovo edificio, sono stati nel frattempo assorbiti dagli interventi per la nuova struttura sportiva di viale dello Stadio. Bisognerà, quindi, prevedere ulteriori lavori non previsti dal precedente bando“.
Anche per questo serve costruire un iter più snello e partecipato con gli operatori del settore. Coinvolgendo soggetti in grado di sostenere una spesa per l’edificazione e la dotazione tecnologica quantificabile in oltre 4-5 milioni di euro complessivi, da recuperare attraverso la gestione. Così da rendere l’investimento appetibile per i privati, nel rispetto delle normative e della trasparenza del rapporto col Comune.
Necessario un investimento privato di oltre 5 milioni, il Comune mette a disposizione un’area tra Pantano e Tavernolo vicina alle vie di comunicazione ed esterna alla città
L’assessore Renzi: “Gli operatori costretti a sostenere spese altissime di trasporto per recarsi fuori regione”
Alla fine di agosto si era riunito l’ultimo tavolo con le associazioni di categoria e con gli operatori del settore alimentare della macellazione, che nel Ternano sono decine. Per loro – racconta l’assessore al commercio Stefania Renzi – quello di portare al mattatoio le proprie carni è una specie di missione impossibile. “Non possono andare nel perugino – spiega – perché lì i mattatoi sono saturi. Gli resta, praticamente, solo una piccola porzione di capacità a Massa Martana, in un impianto vecchio e insufficiente, oppure la trasferta nel viterbese, con costi triplicati. Una situazione insostenibile che vogliamo risolvere al più presto“.
Per rendere il nuovo mattatoio di Terni attraente per gli investitori, il Comune cerca dunque la strada del dialogo e della concertazione con società di dimensioni consistenti, operanti nei servizi di mattazione e delle varie attività connesse. E l’obiettivo è quello di creare una struttura sostenibile, sia finanziariamente sia ambientalmente, che risponda a un bacino di area vasta rappresentato dal sud dell’Umbria ma anche delle province vicine.
“L’area comunale è esterna al centro cittadino, vicina alle principali linee di comunicazione: svincolo della Marattana, Flaminia e Raccordo autostradale Terni-Orte. Non ci sarà quindi maggiore circolazione di camion e mezzi su area urbana. Ci rivolgiamo a chi ha know-how e competenze per poter attrezzare la struttura nel migliore dei modi, con la regia dell’ente, a garanzia del servizio pubblico e della proprietà messa a disposizione dal Comune – prosegue Renzi -. Nelle prossime settimane licenzieremo un atto di indirizzo della giunta che formalizzerà l’iter. A quel punto incontreremo tutti i soggetti con le carte in regola per capire come favorire una partecipazione più aperta possibile alla gara per l’affidamento. Ed evitare un nuovo flop“.