Nella notte tra il 21 e il 22 dicembre, il quartiere di Fontivegge, a Perugia, è stato teatro di un nuovo episodio di criminalità. Alle 2 del mattino, un ladro solitario ha preso di mira la farmacia Bolli, situata in via Martiri dei Lager, riuscendo a compiere un furto dopo aver spaccato la vetrata di una porta laterale. L’episodio è stato interamente ripreso dalle telecamere di sorveglianza, fornendo un resoconto chiaro della dinamica del colpo.
Il malvivente, con il volto coperto da un cappuccio e armato di un tondino di metallo, ha agito con estrema rapidità. Dopo aver infranto il vetro, si è introdotto all’interno della farmacia e si è diretto immediatamente verso il registratore di cassa. In pochi istanti, ha manomesso il dispositivo, prelevando il fondo cassa che conteneva poche centinaia di euro. Subito dopo, si è dileguato nella notte, lasciando dietro di sé solo frammenti di vetro e la paura dei titolari e del personale della farmacia.
L’allarme del sistema di sicurezza è scattato immediatamente, attivando la centrale operativa della Vigilanza Umbra Mondialpol, che ha inviato una pattuglia sul posto. Anche due veicoli della Polizia di Stato sono arrivati rapidamente per effettuare i primi rilievi e avviare le indagini.
Il nuovo episodio di criminalità si inserisce in un quadro di crescente insicurezza
L’episodio alla farmacia Bolli si inserisce in un quadro preoccupante di crescente insicurezza nel quartiere di Fontivegge. Storicamente caratterizzato da problematiche sociali, la zona ha registrato negli ultimi anni un aumento di atti criminosi, dai furti agli atti di violenza. Solo due mesi fa, una pasticceria in via Mario Angeloni era stata colpita con modalità simili, sempre da un ladro solitario.
Recentemente, un brutale pestaggio avvenuto davanti all’hotel Astor ha ulteriormente scosso la comunità, aumentando il senso di vulnerabilità tra i residenti e i commercianti. Questi episodi non solo danneggiano economicamente le attività locali, ma creano anche un clima di paura e insicurezza che mina il tessuto sociale del quartiere.
I residenti e gli imprenditori di Fontivegge sono esasperati. Le attività commerciali, già messe a dura prova dalla crisi economica e dalla pandemia, si trovano a dover affrontare ulteriori spese per incrementare le misure di sicurezza. Molti esercenti hanno installato telecamere, porte blindate e sistemi di allarme, ma questi accorgimenti non sembrano sufficienti a dissuadere i malintenzionati.
“Non possiamo più vivere con questa paura costante”, ha dichiarato il titolare di un’attività nelle vicinanze. “Ogni notte temiamo di trovare la nostra attività distrutta o svaligiata. Le autorità devono fare di più per proteggerci.”
Anche i residenti lamentano la mancanza di un presidio stabile delle forze dell’ordine. “Vogliamo vedere più pattuglie, più agenti per le strade. Solo così possiamo sperare di arginare questa ondata di criminalità”, ha detto una residente della zona.
Le autorità hanno assicurato un’intensificazione dei controlli nel quartiere. La Polizia di Stato ha promesso di incrementare i pattugliamenti e di adottare misure mirate per prevenire ulteriori episodi criminosi. L’obiettivo è quello di aumentare la presenza visibile delle forze dell’ordine per dissuadere i malviventi e rassicurare la comunità.
Necessario un piano coordinato che coinvolga altre istituzioni e attori sociali
Tuttavia, la sola presenza delle forze dell’ordine potrebbe non essere sufficiente. È necessario un piano coordinato che coinvolga anche altre istituzioni e attori sociali, per affrontare le radici del problema. Il degrado urbano, la mancanza di opportunità economiche e sociali e la scarsa illuminazione notturna sono tutti fattori che contribuiscono a creare un ambiente favorevole alla criminalità.
Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza, che potrebbero fornire dettagli utili per identificare il ladro. Le immagini mostrano chiaramente il malvivente durante l’azione, sebbene il cappuccio renda difficile un’identificazione immediata. La polizia sta anche raccogliendo testimonianze e verificando eventuali collegamenti con altri episodi criminosi recenti nella zona.
Nonostante il furto, la farmacia Bolli ha riaperto le porte il giorno successivo. Il personale ha lavorato duramente per ripulire i danni e garantire la continuità del servizio, essenziale per la comunità locale.
“Non ci faremo scoraggiare”, ha dichiarato il titolare della farmacia. “Siamo qui per servire la comunità e continueremo a farlo, nonostante tutto. Ma speriamo che le autorità intervengano con decisione per migliorare la sicurezza”.
Il nuovo episodio di criminalità alla farmacia Bolli è solo l’ultimo di una serie di eventi che sottolineano l’urgenza di un intervento strutturale per migliorare la sicurezza a Fontivegge. La comunità chiede non solo una maggiore presenza delle forze dell’ordine, ma anche investimenti per riqualificare il quartiere, migliorare l’illuminazione pubblica e offrire opportunità di inclusione sociale.