Perugia attende un nuovo stadio da decenni. Una vicenda che si è trascinata amministrazione dopo amministrazione e che forse, potrebbe avviarsi a conclusione. Negli ultimi anni è la società ArenaCuri srl che ha preso in mano la situazione. Il progetto 2.0 per la realizzazione del nuovo stadio “Renato Curi” era stato presentato alla fine di marzo. 2.0 perché c’era stata anche la versione 1.0, bocciata lo scorso luglio dal Comune che aveva espresso parere negativo su più punti di pubblico interesse. Da lì, la società ArenaCuri aveva dovuto avviare la nuova progettazione.
La più importante struttura sportiva della città, impegnerà fondi che ammontano a 77 milioni di euro con il coinvolgimento anche del Fondo 10 Stadi, che sta realizzando i nuovi stadi di Caserta e Lucca. I dettagli sulla versione 2.0, erano stati forniti da ArenaCuri in un’affollata conferenza alla Sala dei Notari. Il progetto porta la firma dell’architetto Gino Zavanella dello studio Gau Arena, che ha già progettato fra gli altri, il nuovo Juventus Stadium di Torino.
Al Comune di Perugia, è in corso la conferenza dei servizi preliminare e via, via stanno emergendo nuovi dettagli sul grande progetto, nell’area di Pian di Massiano. Sembra che l’approvazione definitiva da parte dell’Amministrazione dovrebbe arrivare entro il 13 maggio, ma il condizionale è d’obbligo perché l’iter burocratico del nuovo Curi, come è noto, ha visto rallentamenti in più fasi.
Nuovo “Renato Curi”: le novità
La buona notizia è che aumenteranno i ricavi. La previsione passa da 11,983 a 12,226 milioni di euro. L’aumento è determinato dall’esclusione dell’affitto che il Comune avrebbe dovuto pagare per il nuovo Comando di Polizia Municipale e dall’incremento dei guadagni provenienti dai 20 skybox. Altre entrate significative, saranno quelle provenienti dalle attività commerciali, stimate in 22 milioni di euro. L’unica nota al ribasso, sono i palchi laterali che passano da otto a sei con un decremento di incassi di 42mila euro, da 168mila a 126mila.
Francesco Lana, amministratore di Arenacuri srl, aveva parlato a marzo di un progetto ampio, da intendersi “non solo come un contenitore di eventi sportivi“. Nel budget del progetto sono inclusi anche i ricavi dell’hotel a quattro stelle e dai citati eventi collaterali. Ricavi che vengono stimati in 11,2 milioni di euro ma sui quali il Comune aveva espresso perplessità.
Il Fondo 10 Stadi metterebbe in campo 80 milioni per i lavori, ma la situazione si fa ulteriormente complessa. Da un lato pesa la campagna elettorale, dall’altra le tempistiche. ArenaCuri srl, dopo l’approvazione in sede di conferenza dei servizi, vorrebbe far partire i lavori già alla fine di giugno. L’inaugurazione del nuovo Curi arriverebbe per l’inizio del 2027 con una capienza di 18.200 posti.
Si allunga la concessione
ArenaCuri nel progetto 2.0 ha lavorato sulla riduzione del contributo pubblico richiesto all’Amministrazione. Tra le novità più convincenti, sempre a favore delle casse del Comune, c’è infatti l’abbattimento dello stesso che, inizialmente previsto, ammontava a 18 milioni. La questione è stata risolta allungando i tempi della concessione che sono passati dagli iniziali 25 anni agli attuali 90. La società concessionaria, prevede anche una ristrutturazione dello stadio al termine dei 50 anni, per un importo di 10 milioni. Altre innovazioni riguardano l’installazione di un palco mobile che potrà essere utilizzato all’occorrenza, in vista degli eventi e l’aumento della capienza dei parcheggi.
Il Perugia Calcio
Durante i lavori per il nuovo Curi, è previsto che la squadra di calcio perugina giochi per un paio di anni nello stadio di Ponte San Giovanni. Anche questa struttura sarebbe interessata da un investimento nel progetto complessivo per 2,1 milioni. A differenza di quanto accade nella progettazione degli stadi contemporanei, nel caso del nuovo Curi, non è il Perugia Calcio a guidare l’operazione. Una circostanza singolare, sottolineata in più occasioni. Non solo, tra le peculiarità della versione 2.0, la società sportiva diventerebbe anche affittuaria dello stadio: dovrebbe pagare infatti un canone annuale di 80mila euro dal tredicesimo anno.