La nuova farmacia di via dei Gonzaga a Terni passa a maggioranza ma provoca uno strappo politico. Da una parte il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, infastidito da un blocchetto di emendamenti presentato dal PD. Dall’altro il gruppo consiliare DEM, che ha lamentato la bocciatura pressoché totale delle richieste di perfezionamento degli atti e, soprattutto, la sfuriata del sindaco.
Fatto sta che l’atto, una deroga al piano regolatore vigente in merito alla localizzazione di una nuova farmacia in via dei Gonzaga, è stato approvato dal consiglio comunale con 18 voti favorevoli, 4 contrari e 6 astenuti. E che né in Commisione né in Conferenza dei capigruppo c’era stato sentore della bagarre che si sarebbe scatenata in assemblea. Ed è stato proprio su questa vicenda che Bandecchi ha annunciato la sterzata sulle nomine. “Cercherò sponda nel centrodestra per il SII – ha annunciato -. Perché politicamente fate schifo“. Ma questa è un’altra storia.
Nuova farmacia a Terni, dal PD ben 11 emendamenti e Bandecchi sbotta: “Quali interessi proteggete?”
L’assessore Iapadre aveva appena terminato di illustrare l’atto che già non faceva più notizia. Quando il capogruppo PD, Francesco Filipponi, ha preso i fogli in mano e annunciato ben undici emendamenti, si è accesa la polemica. Già, perché gli emendamenti non erano stati annunciati né in commissione (dove l’atto era passato senza scossoni, anzi semmai con le richieste di chiarimento di Alternativa Popolare), né tantomeno in conferenza dei capigruppo. Facendo irritare anche la presidente del consiglio Francescangeli.
“Questo è ostruzionismo della peggior specie – ha attaccato contro Filipponi -. E significa svilire la conferenza dei capigruppo. Ve ne lamentate spesso, ma predicate bene e razzolate male“.
È stato a questo punto che il sindaco ha scelto di rompere ogni tipo di dialogo con l’opposizione di sinistra. E che è andato all’attacco dei consiglieri DEM.
“Voi siete quelli che difendono gli operai? Siete quelli che proteggono le categorie deboli? – ha chiesto Bandecchi, dispensando domande retoriche – Con questo atteggiamento, quali interessi state difendendo? Verrebbe da pensare che si sia mossa qualche lobby. Siete buffi e ridicoli. in commissione non dite nulla e poi arrivate in assemblea col gli emendamenti. Non vi mando a quel paese perché siamo in consiglio e non si può. Ma politicamente fate schifo. I proponenti hanno vinto un bando, si stanno prodigando da anni per realizzare questo investimento. Riducono la superficie da 200 a 100 metri quadrati. Verrebbe voglia al sottoscritto di comprargli un negozio e regalarglielo…“.
Lungo stop per i pareri dei dirigenti. E al rientro nuova bagarre.
Emendamenti bocciati dalla presidente Francescangeli per il parere tecnico negativo, il PD insorge: “Mai successo”
Degli undici emendamenti, ben dieci non vengono amessi alla discussione. La presidente del consiglio comunale Sara Francescangeli, in forza di regolamento, acquisito analogo parere della segreteria generale, li ha bocciati. Già, perché nel frattempo erano arrivati i pareri dirigenziali e quelli tecnici erano negativi, anche se c’era la copertura finanziaria e due membri dell’ufficio di presidenza su tre erano favorevoli all’ammissione.
“Quello che è avvenuto oggi non ha precedenti almeno nella storia recente – insorgono i consiglieri PD Filipponi, Spinelli e Proietti -. Purtroppo abbiamo riscontrato la solita arroganza di chi preso dai propri insuccessi, usa ogni momento per buttarla in caciara e per dare degli “schifosi” agli altri. Continueremo a batterci per servizi migliori, a partire da quelli farmaceutici, in particolare pubblici. E a sostenere le iniziative private, in modo coordinato con le esigenze del territorio“.
Ma cosa prevedevano gli emendamenti? Si andava dal rispetto delle metrature previste dal PRG alla protezione del fatturato della farmacia AFM comunale della zona nord. Dalla mancanza di parcheggi pubblici alla proprietà non comunale della strada di accesso al nuovo esercizio.
La delibera finale dà il via libera alla nuova farmacia, con la deroga al PRG per interesse pubblico
Finito lo scontro, il consiglio comunale ha approvato la deroga al piano regolatore vigente in merito alla localizzazione della nuova farmacia in via dei Gonzaga. L’attività si insedierà su una porzione immobiliare con una superficie utile coperta di quasi 110 metri quadrati, inferiore ai 200 mq minimi stabiliti per le attività commerciali dalle norme tecniche attuative del piano regolatore. Una deroga possibile in quanto l’attività di vendita dei farmaci è di pubblico interesse.
“La deroga si fonda sui presupposti del riconoscimento dell’interesse pubblico del progetto – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Marco Iapadre -. E dell’essenzialità del servizio farmaceutico-sanitario per la comunità. Come osservato dalla Corte costituzionale, la farmacia non rappresenta una comune attività commerciale, ma svolge un ruolo peculiare di concessionario di un pubblico servizio e, come rilevato da Consiglio di Stato, non è necessario che l’interesse pubblico attenga al carattere pubblico dell’edificio o del suo utilizzo, ma è sufficiente che coincida con gli effetti benefici per la collettività che dalla deroga potenzialmente derivano”.
L’intervento non riguarda aumenti di volumetria, ma verrà eseguito su un’unità immobiliare esistente limitando il consumo di suolo e consentendo il recupero del tessuto urbano degli insediamenti già presenti.