Nuova acquisizione per Brunello Cucinelli, che allarga così la rete delle manifatture per sostenere la crescita dell’azienda. L’operazione riguarda la Sartoria Eugubina di Gubbio, a circa 60 km dal borgo-manifattura di Solomeo.

La fabbrica conta circa 70 maestranze di altissimo livello, specializzate in capispalla, che continueranno la loro arte sartoriale in continuità con l’azienda che Brunello Cucinelli ha avviato a Penne, dove nel 2025 sorgerà la nuova manifattura da 4500 mq dedicata alla moda uomo che a regime impiegherà circa 350 persone.

Nel frattempo, le attività sartoriali proseguono in una struttura di circa 2mila mq in affitto.

Nuova acquisizione di Brunello Cucinelli: “Tutto il mondo guarda alla nostra Italia”

“Quella della piccola, ma importante “Sartoria Eugubina” è una storia nobile, fatta di un artigianato genuino che si è saputo guadagnare una stima meritatissima – ha commentato Brunello Cucinelli – . Mi piace ricordare il prezioso lavoro di chi l’ha custodita sino a oggi e siamo molto felici di questa acquisizione, che per noi è un arricchimento in termini di Umane Risorse davvero speciali. Tutto il mondo guarda alla nostra Italia con profonda stima e crediamo che i nostri manufatti raccontino in maniera sincera e molto speciale quello che è il nostro modo di lavorare, l’estrema cura che mettiamo nel valorizzare le mani sapienti dei nostri stimati artigiani“.

“Ora anche a Gubbio edificheremo un piccolo opificio con una splendida veduta sul panorama sulla cittadella medievale, dove è possibile lavorare in armonia con il Creato. Sono molto fiducioso sul valore di capi belli e ben fatti made in Italy – ha continuato l’imprenditore Umbro – che si possono lasciare in eredità. Forse nei tempi a venire il tema sarà: non a chi venderemo questi capi speciali, ma piuttosto quali mani sapienti realizzeranno questi piccoli capolavori.

La storia della Sartoria Eugubina: il coraggio delle dipendenti

Prima dell’acquisizione di Brunello Cucinelli ricordiamo la storia della Sartoria Eugubina. Nel 2015 furono le 30 sarte del tempo a salvare la loro azienda, al tempo chiamata Srap, dal rischio di chiusura, investendo circa 100mila euro di tasca propria ma sostenute anche finanziariamente dalle istituzioni.

Alla guida della Sartoria, e anche come socio, arrivò l’imprenditore Rudy Severini mentre Brunello Cucinelli presenziò di persona all’inaugurazione della nuova azienda, nel dicembre di nove anni fa. Una formula di rilancio realizzata con successo, dal momento che oggi le maestranze sono più che raddoppiate, anche grazie al rafforzamento della produzione “su misura”.

Imprenditore nel campo del tessile, specializzato nella compra-vendita del cashmere,  Brunello Cucinelli, secondo l’agenzia Bloomberg, ha raggiunto lo status di miliardario nel 2013, con il possesso del 65% delle quote della sua società, valutate circa 947 milioni di dollari. Un valore totale di 1,5 miliardi di dollari se si considera la capitalizzazione di mercato della sua compagnia quotata alla Borsa di Milano. Brunello Cucinelli è stato il presidente del Castel Rigone Calcio dal 1998 al 2014.

Chi è Brunello Cucinelli

Brunello Cucinelli nasce nel 1953 vicino a Perugia, a Castel Rigone, da famiglia contadina. Inizialmente intraprende gli studi da geometra per poi iscriversi alla facoltà di ingegneria. Non termina gli studi e nel 1974 lascia l’università per iniziare un’attività nel campo della moda. Fonda quindi nel 1978 l’azienda Brunello Cucinelli e si concentra sulla lavorazione del cachemire colorato. La prima sede si trova a Ellera di Corciano, nel perugino. Nel 2012 l’azienda si quota in borsa.

Cucinelli è stato insignito dall’Università degli Studi di Perugia della laurea honoris causa in filosofia ed etica nei rapporti umani.

A seguito del terremoto del 26 ottobre 2016, che ha gravemente danneggiato il Centro Italia, Cucinelli si è detto pronto a ricostruire – con la sua fondazione – il monastero annesso alla chiesa crollata di Norcia. L’imprenditore ha dichiarato: “Dopo questa catastrofe, anche la regola benedettina ritroverà nuovo slancio”; ha inoltre definito Norcia “la città dell’anima”, identificandola come sua città di riferimento spirituale.

Nel 2018 Cucinelli ha venduto il 6% delle sue azioni, per un valore di oltre 100 milioni di euro, donati in beneficenza. Per queste sue azioni e per la sua attenzione verso il capitale umano di cui l’azienda dispone, Cucinelli è un imprenditore che si vuole vicino ad un sistema imprenditoriale rispettoso della “dignità morale ed economica dell’uomo”, valorizzando l’uomo e l’aspetto sociale.