"Oggi celebriamo una festa: una festa per Norcia, per l'Umbria, per l'Italia intera": con queste parole la Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha aperto il suo videomessaggio trasmesso da piazza San Benedetto, davanti a decine di cittadini, in occasione della riapertura e riconsacrazione della Basilica di San Benedetto, simbolo della rinascita della città dopo il violento sisma del 2016.
La riapertura della Basilica di San Benedetto a Norcia segna un momento di rinascita e speranza non solo per la comunità locale, ma per l’intera Umbria e per l’Italia intera, simbolo della resilienza del patrimonio culturale e spirituale nazionale."Riapre al culto - ha dichiarato Meloni - la Basilica di San Benedetto, il cuore di questa città, uno dei simboli più maestosi e potenti dell'identità nazionale ed europea. Nove anni fa questa terra è stata ferita nel profondo, forse mai come prima. In pochi secondi tutto è venuto giù, ma la morte, la distruzione, il dolore non hanno avuto l'ultima parola".
Il sisma che colpì Norcia e gran parte dell’Umbria nel 2016 lasciò profonde ferite fisiche e culturali, distruggendo edifici storici, abitazioni e luoghi di culto di straordinario valore. Tra questi, la Basilica di San Benedetto, capolavoro dell’architettura medievale e simbolo spirituale di Norcia, subì danni gravissimi. La ristrutturazione, avviata pochi mesi dopo il terremoto, ha richiesto anni di lavoro, competenze tecniche specialistiche e un impegno costante da parte delle istituzioni nazionali e locali.
La Presidente del Consiglio ha sottolineato come la ricostruzione della Basilica sia diventata un autentico simbolo di resilienza e orgoglio civico: "Nove anni dopo, grazie al rinnovato dinamismo della ricostruzione, tutto è tornato come era, tutto è tornato dove era. Ogni pietra della Basilica ha ripreso il suo posto ed è tornata a vivere, a raccontare al mondo la sua meravigliosa storia".
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito la giornata una "festa di fede, di rinascita e di speranza nell'anno del Giubileo", sottolineando il coraggio dei cittadini che hanno affrontato la calamità e la lunga ricostruzione. "Un popolo orgoglioso che nel dolore ha trovato la forza per rialzarsi", ha affermato, rendendo omaggio alla determinazione della comunità nursina e a chi ha contribuito a restituire dignità e bellezza alla città.
L'evento, oltre al valore simbolico, ha rappresentato un’occasione di riflessione sulla memoria storica, sull’identità culturale e sul ruolo del patrimonio artistico e spirituale nel consolidamento del tessuto sociale. La Basilica, infatti, non è solo un luogo di culto, ma uno scrigno di storia, che nei secoli ha contribuito a plasmare la civiltà europea e italiana, incarnando l’unione tra spiritualità, cultura e comunità.
"Oggi - ha concluso la premier - restituiamo al nostro popolo italiano un luogo dell'anima, uno scrigno di identità che ha disegnato la nostra civiltà e continuerà a illuminarla. Restituiamo all'Europa la Basilica del suo patrono, promettendo di custodirla nei secoli".
Le parole di Giorgia Meloni sottolineano il valore simbolico della Basilica, non solo per Norcia e l’Umbria, ma per l’intera Italia e l’Europa cristiana. La riconsacrazione, alla quale hanno partecipato autorità civili, religiose e cittadini, rafforza il legame tra comunità e istituzioni e testimonia come cultura, fede e impegno collettivo possano trasformarsi in strumenti di resilienza, coesione e identità condivisa.
L'apertura della Basilica rappresenta un segno tangibile della rinascita di Norcia e della straordinaria capacità di un intero territorio di rialzarsi dopo una tragedia naturale di vaste proporzioni. Celebrata nell’anno del Giubileo 2025, la riconsacrazione assume una valenza che trascende il contesto locale: è emblema della resilienza del popolo italiano e richiamo alla necessità di tutelare il patrimonio culturale e spirituale, considerato bene collettivo dell’umanità e custode di memoria, identità e speranza per le generazioni future.