A otto anni e mezzo dal devastante terremoto che ha segnato profondamente Norcia, la città umbra è pronta a voltare pagina. Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per il recupero e la restituzione alla comunità di luoghi simbolo della sua storia. A tracciare un bilancio delle operazioni di recupero in corso è il sindaco, Giuliano Boccanera, che, in un’intervista esclusiva all'ANSA, ha espresso con fiducia i progressi raggiunti e il percorso ancora da percorrere.
"La ricostruzione di Norcia procede con determinazione e il 2025 sarà un anno cruciale per restituire alla comunità luoghi simbolo della nostra storia", ha dichiarato Boccanera, sottolineando che il recupero non riguarda solo la mera ricostruzione fisica degli edifici, ma anche la restituzione dei valori simbolici e identitari che costituiscono l'essenza stessa di Norcia. Da sempre un polo di grande valore culturale, spirituale e turistico, la città è oggi al centro di un processo di rinascita che mira a restituire alla comunità non solo le strutture, ma anche un rinnovato senso di appartenenza e di orgoglio civico. Recuperare i suoi luoghi più significativi, infatti, rappresenta una chiave fondamentale non solo per la ripresa economica, ma anche per il rilancio della comunità locale, che potrà finalmente riscoprire e celebrare la propria storia e identità.
Tra i traguardi più rilevanti nella ricostruzione di Norcia, spicca la riapertura di Casa Bianconi, uno degli hotel storici più noti della città, attivo dal lontano 1850. Il suo recupero non è solo un simbolo di speranza per gli abitanti di Norcia, ma rappresenta anche un punto di riferimento fondamentale per la ripresa economica locale, in particolare per il settore turistico, che ha subito un durissimo colpo a seguito del sisma.
"Un mattone straordinariamente importante per la nostra comunità, per la promozione del turismo e per l'accoglienza”, ha affermato il sindaco, evidenziando come la riapertura di questa struttura rappresenti un segno tangibile di rinascita. Prima del sisma, Norcia vantava circa 3.700 posti letto, ma con il terremoto la città ha perso quasi il 90% della sua capacità ricettiva. Oggi, a otto anni di distanza, i posti letto disponibili sono oltre 1.200, e molte strutture, come bed & breakfast e agriturismi, stanno gradualmente riaprendo, testimoniando un lento ma continuo processo di recupero del settore.
"Siamo sulla strada giusta e nei prossimi anni potremmo tornare ai numeri presisma”, ha aggiunto Boccanera con ottimismo, guardando al futuro con rinnovata fiducia. Il recupero di strutture emblematiche come Casa Bianconi non è solo cruciale per il rilancio economico della città, ma rappresenta anche un passaggio cruciale nel processo di recupero dell'immagine di Norcia.
Un altro fondamentale simbolo di questa rinascita è la Basilica di San Benedetto, uno dei luoghi più emblematici della città e dell’identità culturale umbra. Gravemente danneggiata dal terremoto, la chiesa è destinata a riaprire nel 2025, segnando un ritorno significativo per la comunità locale e per tutti i fedeli che la considerano un imprescindibile punto di riferimento spirituale.
"Non solo la basilica, ma anche il teatro e il palazzo comunale torneranno alla nostra comunità, segnando un momento storico per la nostra identità”, ha concluso il sindaco, facendo riferimento anche ad altri edifici cruciali per la vita sociale e culturale della città. La riapertura di questi luoghi non si limita alla ricostruzione di strutture fisiche, ma rappresenta un profondo recupero della memoria storica e culturale che il terremoto aveva minacciato di cancellare.
Se è vero che il 2016 ha lasciato ferite profonde, altrettanto vero è che il 2025 si prospetta come l’anno della rinascita per Norcia. Grazie all’impegno instancabile dell’amministrazione comunale e al sostegno delle istituzioni, la città si prepara a riconquistare i suoi luoghi più simbolici, guardando con fiducia a un futuro di rilancio e sviluppo.
Nonostante il cammino verso una piena normalità sia ancora lungo, ogni passo compiuto, come sottolineato dal sindaco Boccanera, rappresenta un segno concreto di speranza per una comunità che non ha mai smesso di credere nella possibilità di rinascere.