02 Mar, 2025 - 08:54

Norcia e la Civitas Appenninica ufficializzano la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033

Norcia e la Civitas Appenninica ufficializzano la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033

Norcia e la Civitas Appenninica lanciano ufficialmente la loro candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033. L’annuncio è stato dato sabato 1° marzo, durante la 61ª edizione di Nero Norcia, in un incontro che ha visto la partecipazione di numerose istituzioni e realtà coinvolte, unite nella sottoscrizione del manifesto a sostegno della candidatura.

All'ncontro erano presenti il sindaco di Norcia Giuliano Boccanera, il sindaco di Ascoli Piceno e presidente Anci Marche Marco Fioravanti, il sindaco di Spoleto Andrea Sisti, l'europarlamentare Camilla Laureti, la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, l'assessore alla cultura della Regione Marche Chiara Biondi, il consigliere regionale dell'Abruzzo Marilena Rossi, il commissario straordinario alla ricostruzione del sisma 2016 Guido Castelli, Giulio De Rita del Censis, il direttore artistico del progetto Maurizio Cecconi, il rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e presidente dell'associazione Hamu Edoardo Alesse, il presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini Andrea Spaterna, il segretario generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi, l’arcivescovo di Spoleto-Norcia monsignor Renato Boccardo ed Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno.

Norcia e la Civitas Appenninica: un modello di rinascita e innovazione per l'Europa della cultura

Il progetto, dal titolo "Norcia e la Civitas Appenninica: terra di cambiamento, crocevia di tradizioni e innovazione", prende vita dalla storia di un territorio che, dopo il devastante terremoto del 2016, ha saputo rialzarsi con grande determinazione.

Sostenuta da cittadini, istituzioni, nove università e realtà imprenditoriali, la candidatura punta a un modello di crescita interregionale che abbraccia sviluppo, sostenibilità, sicurezza e connettività. La Civitas Appenninica comprende 138 comuni distribuiti tra Abruzzo, Marche, Umbria e 15 comuni del Lazio, tutti situati nel cratere del sisma del 2016.

"Un obiettivo straordinario per Norcia e per tutte le comunità del cratere – ha dichiarato il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera –. Il riconoscimento di Capitale Europea della Cultura sarebbe un volano potentissimo per la nostra economia, perché la cultura è anche sviluppo e opportunità. Abbiamo radici profonde, borghi magnifici e un patrimonio unico, che ci proietta naturalmente verso questo obiettivo”.

Norcia, crocevia tra passato e futuro

Norcia non è solamente la città natale di San Benedetto, patrono d’Europa, ma un vero e proprio simbolo della cultura appenninica. Il suo passato intreccia le vicende degli antichi Sabini, dei Romani e del Rinascimento, rendendola un punto di riferimento storico e culturale.

Il manifesto della candidatura sottolinea questa identità, richiamando anche figure come San Francesco d’Assisi e San Romualdo, e celebrando il ruolo di Norcia come centro di produzione artistica e letteraria. Ma l’ambizione va oltre la conservazione del passato: “Norcia non vuole solo essere custode della tradizione – si legge nel manifesto – ma promotrice di nuove economie, culture e relazioni”.

Elemento fondamentale alla base del progetto è l'arte contemporanea, intesa come strumento di dialogo interculturale e innovazione. L’obiettivo è trasformare Norcia in un ponte tra culture, un luogo di scambio e condivisione, in grado di valorizzare le sue radici senza rinunciare alla modernità.

La cultura come strumento di rinascita

Un altro dei principali elementi cardine della candidatura è l’incontro tra ricostruzione e innovazione. “Un simbolo di resilienza – si legge nel manifesto – perché vuole dimostrare come la cultura possa essere una leva fondamentale per la rinascita e lo sviluppo”. I progetti in programma puntano a coniugare la salvaguardia del patrimonio storico con la sperimentazione architettonica, promuovendo modelli di crescita sostenibili e inclusivi.

Un messaggio di speranza e unità

Monsignor Renato Boccardo ha sottolineato il valore umano e il messaggio profondo alla base della candidatura: "Presentare all’Europa questa zona degli Appennini segnata dalle tragedie del terremoto e dalle ferite della ricostruzione diventa un messaggio di speranza. La gente di queste vallate e montagne è forte e sa affrontare le grandi sfide. Che cosa può portare la Civitas Appenninica all’Europa? Una straordinaria forza interiore e una ricchezza di umanità e relazioni. In un mondo sempre più diviso, dimostrare che è possibile condividere un progetto comune è un messaggio prezioso per la nostra Europa".

Anche Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola, ha evidenziato il valore culturale e storico dell’iniziativa: "Questa candidatura assume un valore straordinario nel richiamare un messaggio di risveglio e di consapevolezza dell’identità europea. L’Appennino centrale è stato culla della transizione dal feudalesimo alla modernità, con la nascita dei comuni e di un’economia di mercato basata sulla collaborazione tra mercanti e frati francescani. Economia circolare e civile, sfide climatiche e demografiche, neopopolamento: questi saranno i temi chiave di una nuova Civitas Appenninica, che dalla modernità si proietta nella contemporaneità, con la candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033 come laboratorio di questa trasformazione".

Con questa candidatura, Norcia non chiede solo un riconoscimento, ma propone un modello: una cultura che unisce, che rigenera e che guarda al futuro, senza distogliere lo sguardo dalle proprie radici. Un segnale forte, proveniente da un territorio che ha sofferto, ma che oggi si prepara a rinascere, con lo sguardo rivolto all’Europa.

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Francesco Mastrodicasa
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