Quando si mettono insieme anziani e bambini c’è tanto da guadagnare. Dalle case di riposo dove i più piccoli trascorrono tempo in compagnia degli ospiti alle varie living library intergenerazionali, i progetti nonni-nipoti si confermano esperienze insostituibili. Così è accaduto anche a Città di Castello in quella che nei mesi scorsi è diventata un’iniziativa che farà scuola, letteralmente. Dalla fine di novembre ha preso piede il doposcuola solidale all’Istituto Comprensivo “Alberto Burri” di Trestina che per quattro giorni alla settimana impegna i nonni tra i banchi. Il loro compito è quello di fare da tutor per dare una mano agli insegnanti e aiutare gli studenti nello svolgimento dei compiti, ascoltare lezioni e ritagliarsi uno spazio anche per giocare. 

A Città di Castello i nonni tornano a scuola: tutto è partito dalla bocciofila

L’innovativo progetto, uno dei primi a livello regionale ed in Alta Umbria, si chiama “Educare insieme, percorsi intergenerazionali di supporto extrascolastico” ed è rivolto a bambini e ragazzi tra i 6 ed i 13 anni che nel loro percorso scolastico hanno bisogno di un supporto per potersi mettere alla pari con gli altri e non accumulare ritardi.

A promuovere il percorso è la Società Bocciofila Trestinese Auser – Aps affiancata dalle associazioni Auser Umbria, Anteas e ANCeSCAO A.P.S.. La bocciofila è riuscita a creare un sodalizio con la dirigenza dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina che ha accolto con entusiasmo il progetto. Qui, i due vice presidi, Chiara Ugolini e Francesco Rampacci, si sono immediatamente attivati insieme al signor Luciano Domenichini, presidente della bocciofila, per concretizzare il progetto formativo. Nel frattempo tra i soci della bocciofila sono stati reclutati i nonni-tutor e poi l’Istituto scolastico ha provveduto a individuare studenti e studentesse da coinvolgere nel doposcuola. Il risultato? Dai ragazzi e dalle famiglie sono arrivate molte più richieste di quante effettivamente se ne potessero coprire.

Visto l’ottimo riscontro, il signor Domenichini ha voluto rivolgere un invito alle istituzioni, sia regionali che provinciali, affinché “nei prossimi bilanci si possano inserire nuovi finanziamenti per far sì che nulla venga disperso, visti soprattutto i risultati ad oggi conseguiti, e che il progetto di Recupero Extrascolastico possa avere un seguito”.

I nonni-tutor a scuola, la dirigente Migliorucci: “Uno spazio di crescita didattica e relazionale”

La dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Alberto Burri di Trestina, Stefania Migliorucci ha espresso profonda soddisfazione per l’ottima riuscita del doposcuola con i nonni. “Questo progetto – ha sottolineato – rappresenta un esempio concreto di come la sinergia tra scuola e territorio possa fare la differenza nella vita degli studenti. L’iniziativa, che offre un supporto agli alunni nella redazione dei compiti a casa, si è dimostrata un valido strumento per contrastare le difficoltà scolastiche e promuovere il successo formativo. Gli studenti trovano un ambiente accogliente e stimolante, dove possono contare sul supporto di docenti volontari validi e qualificati che hanno lavorato per anni all’interno dell’Istituto, ne conoscono le dinamiche e coltivano rapporti di collaborazione e stima con i colleghi con i quali hanno lavorato“.

Migliorucci ha evidenziato come oltre alla formazione, a guadagnare sia stato soprattutto l’aspetto umano. “Con questa cooperazione si è venuto a creare uno spazio di crescita non solo didattica, ma anche personale e relazionale”: il progetto dimostra l’importanza di unire le forze per rispondere ai bisogni educativi della comunità, valorizzando il contributo prezioso  del volontariato e delle realtà associative che operano sul territorio. Un modello virtuoso da replicare e sostenere nel tempo”.

Nonni alla scuola di Città di Castello, l’esempio di un Comune che valorizza gli anziani

Città di Castello è il Comune umbro che detiene un curioso primato. Si tratta infatti della città con il più alto numero di centenari viventi, una risorsa che l’amministrazione ha valorizzato in varie occasioni. Il terreno per un’iniziativa intergenerazionale era quindi fertile. L’amministrazione si è nuovamente adoperata anche nel dopo scuola intergenerazionale. Il sindaco Luca Secondi e gli assessori Letizia Guerri, Michela Botteghi e Benedetta Calagreti ne hanno ribadito “l’alto valore pedagogico-scolastico e sociale grazie ad una sinergia della scuola con il volontariato davvero straordinaria vero vanto e ricchezza della nostra città e comunità”.