26 Feb, 2025 - 23:04

Nomine e incarichi in Regione Umbria: ecco i nuovi direttori e le aree di competenza

Nomine e incarichi in Regione Umbria: ecco i nuovi direttori e le aree di competenza

 

La Regione Umbria cambia volto e con essa anche la sua macchina amministrativa. La Giunta ha scelto i nuovi generali del comando regionale, assegnando le poltrone che contano. Il vicepresidente Tommaso Bori ha proposto e l’esecutivo ha approvato: quattro nuovi direttori generali per ridisegnare i settori chiave dell’ente, con un’operazione che punta a una gestione più agile delle risorse pubbliche e a una struttura meno pachidermica. Ma non è finita qui: la rivoluzione burocratica continuerà nei prossimi mesi, con nuovi assestamenti e, probabilmente, qualche altra sorpresa.

La giornata di oggi segna il punto di svolta: dal 1° marzo 2025 si parte con una Regione rinnovata nei suoi vertici. La Giunta ha ufficializzato le nuove nomine, dando il via a un riassetto amministrativo che, almeno nelle intenzioni, dovrebbe rendere l’azione politica più incisiva e i servizi più vicini ai cittadini. Meno carte, più sostanza, promettono dalle stanze del potere.

Stefania Proietti ha scelto la linea dell’essenzialità: le direzioni generali scendono da cinque a quattro, accorpando competenze e snellendo la catena di comando. Tra i confermati c’è Daniela Donetti, già al timone della sanità e del welfare regionale da gennaio. Una scelta che, almeno sulla carta, garantisce stabilità in un settore da sempre nel mirino dell’opinione pubblica e della politica.

Le nuove figure dirigenziali e le rispettive aree operative

Dal 1° marzo la Regione Umbria avrà i suoi nuovi direttori in sella, pronti a prendere in mano settori cruciali della macchina amministrativa. Al timone della Direzione Programmazione, Bilancio, Risorse umane, Patrimonio, Cultura e Agenda Digitale ci sarà Luigi Rossetti, veterano della gestione finanziaria e culturale dell’ente. Confermato senza battere ciglio, dovrà destreggiarsi tra numeri, fondi e progetti, senza perdere l’equilibrio.

Adriano Bei, con un passato tra Provincia di Perugia e Arpal, si appresta invece a gestire il calderone dello Sviluppo Economico, Agricoltura, Istruzione, Formazione, Lavoro, Turismo e Sport. Dovrà far quadrare i conti e dare una spinta ai settori produttivi, con la speranza che l’economia umbra ne tragga qualche beneficio concreto.

Nel ruolo di responsabile della Direzione Governo del Territorio, Ambiente, Protezione Civile, Riqualificazione Urbana e Coordinamento PNRR entra Gianluca Paggi, chiamato a occuparsi di emergenze, piani di sviluppo urbano e lotta al degrado ambientale. Il suo incarico lo porterà a navigare tra burocrazia e realtà territoriali, cercando di mantenere il giusto equilibrio.

Per la sanità e il welfare, nessuna sorpresa: Daniela Donetti rimane saldamente al comando. Incaricata a gennaio, ha già iniziato a mettere mano al settore, muovendosi tra risorse sanitarie e servizi sociali con la consapevolezza che ogni scelta avrà un impatto diretto sulla vita dei cittadini.

Il percorso di riforma prosegue

Il restyling amministrativo entra nel vivo con il taglio delle direzioni, da cinque a quattro, in un'operazione di accorpamento che promette di snellire la burocrazia e rendere la macchina regionale più scattante. La Giunta ha messo nero su bianco questa prima fase di ristrutturazione, una mossa che segna l’inizio di un ripensamento più ampio degli assetti dirigenziali.

Ad aprile scatterà il secondo round: si metterà mano alle posizioni operative e alle funzioni dirigenziali, con un intervento che mira a eliminare sovrapposizioni e a rendere più fluida l’interazione tra gli uffici. La parola d’ordine è velocità, perché in un’amministrazione più snella i cittadini dovrebbero ricevere risposte senza perdersi in un labirinto di scartoffie.

Questa riorganizzazione non è solo un riordino interno, ma il pezzo di una strategia più ampia per modernizzare il governo regionale. Da Palazzo Donini promettono che il monitoraggio sarà costante e che la macchina non rallenterà, perché la distanza tra istituzioni e cittadini va ridotta con decisioni rapide e strutture meno ingessate.

AUTORE
foto autore
Francesca Secci
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE