Non ci poteva essere scenario più galvanizzato per la presentazione dei venti nomi di Alternativa Popolare che correranno per la Regione. Cori da stadio, la presidente del consiglio comunale Sara Francescangeli ad animare con piglio da anchor woman americana l’avvio della convention, e poi l’ingresso in sala di Donatella Tesei, Stefano Bandecchi e Riccardo Corridore. Accolti da una sala gremita ed entusiasta, il sindaco di Terni e la presidente della Regione si sono stretti la mano.
Stavolta niente galante baciamano. Solo un abbraccio vigoroso all’ingresso dell’Hotel Michelangelo. E poi il bagno di folla. E la scelta dell’ironia, del sarcasmo verso la sinistra, dell’oratoria pungente per aprire la presentazione della lista di Alternativa Popolare.
Ecco i candidati di Alternativa Popolare alle prossime elezioni regionali:
- Corridore Riccardo
- Altamura Viviana
- Babucci Stefano
- Bastianini Giorgio
- Filiberti Gianluca
- Gallinella Filippo
- Guerrieri Elvira
- Hanke Maurizio
- Lombardozzi Angelo
- Makaj Alfonc
- Margheriti Barbara
- Mariani Fabia
- Morbello Maria Cristina
- Paciello Catia
- Pellegrini Nadia
- Ratini Riccardo
- Rellini Simone
- Rossi Bondi Daniele
- Tracchegiani Aldo
- Vescovi Cristina
L’evento si apre con una frase di Nietzsche. “E coloro che furono visti danzare vennero giudicati pazzi da quelli che non potevano sentire la musica”. Un mantra, lo definisce Sara Francescangeli, lanciando i tre protagonisti della serata. Un aforisma del filosofo tedesco che ha portato fortuna ad Alternativa Popolare, partita come outsider alle Amministrative e oggi alla guida del Comune di Terni.
La gente di AP canta, applaude, scandisce il nome di Donatella e di Stefano, ma anche quello del coordinatore regionale e capolista Riccardo Corridore. E quando Bandecchi prende il microfono, la platea si scalda ancora di più. Francescangeli ricorda la statua che, a Città di Castello, rappresenta l’Allegoria dell’Umbria dello scultore locale Elmo Palazzi. Un’Umbria fertile, che in mano brandisce un gladio, simbolo di forza. È l’Umbria a cui pensano i nuovi arrivi nella coalizione di centrodestra. E che Bandecchi vuole portare nella coalizione guidata da Donatella Tesei.
La presentazione dei nomi di Alternativa Popolare tiene a battesimo la nuova coppia Tesei-Bandecchi
Bandecchi afferra il microfono ed è subito show. Se la gioca con ironia la carta della spiegazione della trasformazione di Alternativa Popolare da partito equidistante a nuovo componente del centrodestra.
“Diciamo che in questi 15 mesi ho stimolato Donatella“, dice ridendo. “Le avevo anche detto che se voleva essere rieletta doveva candidarsi col nostro partito“. E la Tesei raccoglie con una smorfia eloquente che la dice tutta sulle negoziazioni, anche dure, che ci sono state in passato col Comune di Terni.
Poi Bandecchi attacca il centrosinistra. “Una coalizione di estremisti, che vuole cavalcare temi che noi abbiamo lanciato per primi“. Cita le assunzioni fatte dal Comune, le fidejussioni riscosse, gli alberi piantati, la soluzione per creare una newco mista pubblico-privata per Galleto.
“Noi con l’acciaieria dialoghiamo, anche duramente – afferma – e leggo critiche del centrosinistra. Leggo che noi faremmo fallire le trattative con AST. Ma state certi che se ci saranno i Cinque stelle l’azienda rischierà di chiudere. Noi facciamo politiche progressiste. Noi pensiamo ai lavoratori. Loro per cinquant’anni hanno pensato solo a perpetuare il potere“.
La definisce una partita di judo, Bandecchi. Uno sport in cui bisogna sfruttare i colpi e il peso dell’avversario per sbilanciarlo e mandarlo al tappeto. E lui tenta di farlo parlando di Stefania Proietti.
“Non mi sentirete mai dire che è una cattiva persona – afferma -. Ma lei viene dal mondo cattolico. Non ha niente in comune con le idee della Sinistra. Come si terranno insieme? In che modo troveranno un equilibrio? Come riusciranno a dare risposte univoche alle esigenze dell’Umbria“.
Tesei ride alle battute del sindaco di Terni. E dalla platea partono applausi, quando Bandecchi le riconosce di aver generato anche soluzioni per la città. “Quando sono andato a perorare la causa di Terni ho trovato disponibilità a discutere e cercare di sostenere le nostre istanze. Ci siamo confrontati anche duramente, ma sempre con spirito costruttivo“.
Donatella Tesei attacca sulla sanità: “Ho trovato il disastro, abbiamo invertito la tendenza”
Poi via alla sfilata dei candidati. Partono i primi dieci nomi e i candidati di Alternativa Popolare salgono sul palco per raccontarsi.
Donatella Tesei prende la parola in mezzo alle presentazioni dei candidati. Per dare spazio alla governatrice si interrompe la sfilata dei nomi nella lista di Alternativa Popolare. E lei parte subito con il tema sanità. Quello centrale nella campagna elettorale.
“Bandecchi è andato all’ospedale di Terni con il piglio dello sceriffo – dice riprendendo l’ironia di Bandecchi -. L’ho fatto anche io, decine di volte. Ho trovato i letti nei corridoi e il disastro gestionale lasciato dalla sinistra. Adesso sbraitano e mistificano, ma l’ospedale ha superato l’emergenza. Abbiamo fatto l’elisoccorso e sono riusciti a strumentalizzare persino questa realizzazione. Che salva la vita a decine di persone. Ogni volo, prima costava 15 mila euro. Ora il nostro Nibbio porta le persone in emergenza-urgenza nel posto giusto. E costa la metà di quello che spendevamo prima. Come si fa dire che abbiamo sbagliato a creare un elisoccorso di proprietà della Regione? Solo una vita salvata vale questa spesa“.
Poi racconta la storia degli ospedali di Narni-Amelia e di Terni. Per il primo si è entrati nell’ultima fase prima della costruzione. Per il secondo la giunta regionale ha stanziato 128 milioni di euro.
“Quando sono arrivata in regione ho saputo che da 42 anni si parlava di ospedale di Narni Amelia. Sembrava tutto pronto. Siamo andati a prendere in esame i documenti. Non c’era niente. Non c’era un euro. Solo uno pseudo progetto. Senza neanche una strada – attacca -. Per l’Ospedale nuovo di Terni, invece, abbiamo stanziato 128 milioni di euro. Sono tanti ma non bastano. Stiamo cercando di trovare i soldi che mancano. Non voglio fare annunci, ma abbiamo interlocuzioni rilevanti col Governo. L’Ospedale nuovo di Terni si farà, con soldi pubblici. E i tempi saranno compatibili con le procedure pubbliche“.
La governatrice accusa il centrosinistra: “O mistificano in malafede o non sanno cosa dicono. Non so quale cosa sia più grave”
Poi Donatella Tesei passa dalla sanità agli altri temi. E attacca quelli che – senza nominarli – definisce i competitor. “Siamo a una fase decisiva per l’Umbria – scandisce -. Da una parte c’è chi vuole continuare a costruire, dall’altra chi ha scelto immobilismo e paralisi per cinquant’anni“.
Cita le ultime polemiche che hanno investito la sua amministrazione. Questioni sollevate dal centrosinistra. “Su AST hanno detto che si sarebbe firmato l’Accordo di programma nel 2029. Ma siamo matti? Hanno confuso la scadenza delle concessioni idroelettriche con la sottoscrizione del piano di rilancio per l’acciaieria. Hanno sostenuto che la Corte dei conti avesse bocciato il bilancio della Regione. Una comica… È uscito il video della parifica del bilancio in diretta. E abbiamo fatto un bilancio perfetto, applicando per il trasferimento dei fondi ARPA lo stesso metodo che in passato usava anche il centrosinistra. Allora delle sue l’una: o mistificano in malafede, oppure non sanno di cosa parlano. E per gli umbri, non so cosa sia peggio…“.
Chiusura dell’intervento su turismo e infrastrutture. “Prima della nostra amministrazione nessuno aveva mai fatto qualcosa per il turismo di Terni e della Valnerina ternana. E sull’aeroporto dell’Umbria abbiamo come obiettivo quello di arrivare a un milione di passeggeri. Quando prima avremmo dovuto portare i libri in Tribunale. Sulle infrastrutture stiamno facendo molto. Ci prenderemo cura dei collegamenti e delle opere da fare. Perché tutta l’Umbria merita di essere interconnessa. E Terni ne ha bisogno per le sue industrie. Come la chimica che vogliamo rilanciare con 15 milioni di euro di nuovi stanziamenti“.
Corridore: “Alternativa Popolare nel centrodestra perché recepite le nostre istanze, dall’altra parte solo strumentalizzazioni”
Riccardo Corridore chiude la parte istituzionale della presentazione dei nomi della lista di Alternativa Popolare. Parte dalla scelta del partito di stare nel centrodestra, dopo un accordo nazionale che ha allargato la coalizione.
“Siamo nel centrodestra perché AP, pur con asprezze e tensioni, ha dialogato con la giunta Tesei – afferma -. Porto l’esempio dell’Accordo di programma AST. Ogni cosa proposta, ogni istanza avanzata da Alternativa Popolare è stata recepita. Abbiamo trovato disponibilità al confronto. Dall’altra parte, dalla sinistra, solo mistificazioni e strumentalizzazioni“.
La risposta, verso chi accusa il partito di coerenza, è nello stile di Corridore. Duro e diretto. “Sono costretto a leggere attacchi di incoerenza da De Luca dei Cinque Stelle – dice il coordinatore di Alternativa Popolare -. È la stessa persona che metteva le macchinine della Polizia sulla scrivania del sindaco Di Girolamo. E adesso con che faccia sta nello stesso schieramento? Per non parlare delle denunce partite da sinistra contro la presidente Marini sulla sanità. Noi siamo garantisti, ma ora ci sono sentenze passate in giudicato. A queste persone voglio ricordare come sono finite le loro precedenti esperienze amministrative“.
La chiusura su sanità e idroelettrico. Corridore ricorda come sull’ospedale di Terni la visione con Tesei sia univoca. Anche in questo caso attacca il centrosinistra. “Ero in una trasmissione l’altra sera – racconta – e mi sono confrontato con due candidati del PD. Si sono detti preoccupati per la tempistica di realizzazione del nuovo nosocomio ternano. Dopo aver abbandonata a sé stessa e aver distrutto la sanità ternana, ora sono preoccupati perché bisogna ottenere fondi nazionali pubblici. Una contraddizione allucinante. E infine sull’idroelettrico. Se nel 2029 si potrà fare una società mista pubblico-privata lo si deve alla legge regionale varata dall’amministrazione Tesei. Mentre la sinistra ha svenduto le aziende ternane. Ha regalato ai privati l’acciaieria e la centrale di Galleto“.