La polemica sul Nodo di Perugia continua ad alimentare il dibattito politico locale. A intervenire questa volta è il consigliere comunale Fabrizio Ferranti, presidente della IV commissione consiliare. Ferranti ha replicato agli attacchi dell’opposizione con un comunicato nel quale chiarisce la posizione della maggioranza sul progetto e ne evidenzia le criticità. La questione riguarda il cosiddetto “Nodino”, la porzione dell’infrastruttura prevista tra Collestrada e Madonna del Piano. Un’opera che, secondo gli ultimi dati disponibili, risulterebbe di dubbia efficacia nel risolvere i problemi di traffico della città.

Ferranti non usa mezzi termini per descrivere la situazione: “Il più grande problema è che, dati gli ultimi studi datati Anas riguardanti i flussi esposti, evidenziavano che il Nodino (Collestrada/Madonna del Piano) toglierebbe solo il 4 % del traffico sul viadotto dei Volumni e l’11% per l’intera tratta fino al Silvestrini”. Questi studi, però – continua Ferranti – “ad oggi, andrebbero rivisti per quantificare un flusso generale preciso e per comprendere il reale impatto dell’opera”. La richiesta di dati più precisi e aggiornati sembra essere al centro della strategia della maggioranza, che punta a una valutazione rigorosa e trasparente del progetto.

Ferranti critica l’opposizione sul Nodo di Perugia

Ferranti critica duramente l’atteggiamento dell’opposizione, accusandola di usare il tema del Nodo di Perugia come strumento per attaccare la maggioranza. “Curioso come, dopo 10 anni di buon governo certificato dalle elezioni comunali di giugno 2024, l’opposizione abbia ‘riscoperto’ il tema del Nodo”, afferma. “E si sia finalmente decisa a scendere in strada, o meglio area di servizio, per gridarlo. Peccato che questi luoghi, fino a oggi, li abbiano frequentati poco, come viene evidenziato dai molti commenti sui social”, prosegue.

L’opposizione, secondo il consigliere, si sarebbe infatti limitata a proporre un ordine del giorno per “portare a termine il Nodo”. Una frase, questa, che Ferranti definisce astratta e priva di concretezza, poiché “tutti, persino i sassi, sanno che questa infrastruttura è di competenza nazionale. Senza i finanziamenti del governo centrale, mai stanziati, nulla si può fare”. La maggioranza, ribadisce, ha respinto l’ordine del giorno perché ritenuto divisivo e strategicamente teso a creare spaccature interne durante la campagna elettorale regionale. “E allora ci chiediamo: su quale piazza erano loro, nei dieci anni passati?”, chiede in tono provocatore.

La posizione della maggioranza

La polemica è chiara e la critica all’opposizione pure. Ma qual è la posizione della maggioranza sulla questione viaria? La maggioranza, guidata da Ferranti, si dice favorevole a un approccio basato su dati concreti e aggiornati, senza rinunciare a una visione critica del progetto. “Non siamo promotori del ‘No’”, dice il consigliere. “Non siamo contro le grandi opere a priori né contro il progresso. Noi siamo coloro che pretendono trasparenza e chiarezza”. Ferranti ribadisce poi la necessità di valutare l’effettiva utilità dell’infrastruttura prima di intraprendere un progetto così impattante per il territorio.

Il problema della mobilità, in particolare nella zona di Collestrada, viene riconosciuto come reale e urgente. Ma secondo Ferranti le soluzioni devono essere ponderate e supportate da studi affidabili. “Un’opera così imponente e impattante deve essere valutata attentamente per capire se possa davvero risolvere le criticità del trasporto su gomma”, afferma. E richiama, su questo tema, alla necessità di un approccio responsabile e lontano dagli slogan.

Nodo viario, proposte serie per il futuro di Perugia

Ferranti conclude il suo intervento lanciando un appello all’opposizione per un confronto basato sui fatti e non sulle polemiche. “Non accettiamo prediche tardive, ma invitiamo la controparte a un esame di coscienza. Perché Perugia merita risposte serie, non slogan”, conclude. La maggioranza, quindi, continuerà a lavorare con responsabilità per affrontare i problemi della città e trovare soluzioni efficaci.

Nel frattempo, il dibattito sul Nodo di Perugia resta aperto e le due fazioni continuano a confrontarsi tra accuse reciproche e richieste di maggiore trasparenza. La questione rappresenta non solo una sfida infrastrutturale, ma anche un banco di prova per la politica locale, chiamata a dimostrare la propria capacità di dialogo e progettualità per il futuro della città.