Il “Nodino” vedrà la luce molto presto. L’Umbria si appresta a ricevere un significativo impulso infrastrutturale grazie ai più di 47 milioni di euro stanziati attraverso il contratto di programma 2021-2025 tra il Ministero dei Trasporti e Anas.
Il fulcro di questo piano di investimenti riguarda soprattutto il “miglioramento dell’accessibilità alla città di Perugia”, con un finanziamento di 42,3 milioni di euro dedicati al raddoppio della rampa a Ponte San Giovanni, che collega la E45 al raccordo Perugia-Bettolle.

Salvini: “Il nodo di Perugia sarà oggetto del prossimo Cipess”

Per quanto riguarda il “Nodino”, la variante di oltre sette km lungo la E45 da Madonna del Piano a Collestrada, i finanziamenti sembrano ancora in sospeso. Tuttavia, secondo le parole del vicepremier Matteo Salvini “il Nodo di Perugia sarà oggetto di un prossimo Cipess”.
L’assessore regionale Enrico Melasecche si dice “molto soddisfatto di questo risultato” e ringrazia “anche i comitati dei cittadini che non si sono arresi di fronte ad accuse ed atteggiamenti pesanti e dichiarazioni destituite di fondamento. Ciò che conta è il piacere di aver fatto il proprio dovere rispetto ad una situazione assurda che si verifica ogni giorno con problemi enormi, con una incidentalità importante che non possiamo più tollerare ed un inquinamento dell’abitato di Ponte San Giovanni strozzato da un traffico ben oltre i limiti della tollerabilità”.

“Il nodino rappresenta un’infrastruttura fondamentale per la città di Perugia e per l’intera regione, c’è piena condivisione del percorso tracciato dalla presidente Tesei e dall’assessore Melasecche, auspichiamo la destinazione dei finanziamenti governativi necessari a sbloccare l’opera in tempi brevi”. Ad affermarlo nel dicembre dello scorso anno era stato il capogruppo Lega Umbria Stefano Pastorelli commentando un incontro che si era svolto a Palazzo Donini con la partecipazione della presidente Donatella Tesei, l’assessore regionale alle infrastrutture Enrico Melasecche e i rappresentanti del comitato pro nodino “Chi salverà Ponte San Giovanni?”.

“Nodino” vedrà presto la luce. Come si articola

L’opera “Nodo stradale di Perugia” si articola in due tratti: – Madonna del Piano-Corciano, – Madonna del Piano-Collestrada detto appunto “nodino”.

L’analisi di dettaglio del percorso attuativo è stata condotta in modo distinto per ciascuno di essi, in quanto soggetti a due differenti procedure di affidamento e realizzazione dei lavori: per il tratto Madonna del Piano-Corciano si prevede l’affidamento a contraente generale. Il tratto Madonna del Piano-Collestrada invece, è incluso nella proposta di finanza di progetto relativa alla realizzazione del Corridoio di Viabilità Autostradale dorsale Civitavecchia-Orte-Mestre Tratta E45-E55 Orte-Mestre.

Un semianello di circonvallazione

Il “Nodo di Perugia” si configura come un semianello di circonvallazione, di circa 23 Km, sul lato meridionale ed occidentale dell’area perugina, e raccorda 4 arterie stradali: la E45 Orte-Ravenna, il raccordo autostradale Perugia-Bettolle, la Perugia-Ancona e la Perugia-Foligno-Flaminia.

È costituito, sul lato meridionale, dalla variante alla E45 tra la località Madonna del Piano, nei pressi dello svincolo di Montebello, e lo svincolo di Collestrada, per uno sviluppo complessivo di circa 7 km, e, sul lato occidentale, dalla variante al raccordo autostradale Perugia-Bettolle dallo svincolo di Corciano fino a Madonna del Piano sulla E45, per uno sviluppo complessivo di circa 15,2 km.

Il tratto Madonna del Piano-Corciano, si caratterizza come strada extraurbana principale appartenente alla cat. B e il progetto prevede la realizzazione di 3 svincoli e delle seguenti opere accessorie: strada urbana di scorrimento di cat. B che collega il nuovo svincolo di Perugia ovest-Settevalli con il Polo Unico Ospedaliero “Silvestrini” ed una vasta area industriale e commerciale.

Strada extraurbana secondaria di cat. C1 per il collegamento della S.S. 220 “Pievaiola” allo svincolo di Perugia ovest-Settevalli.

Il tratto Madonna del Piano-Collestrada si caratterizza come strada extraurbana appartenente alla categoria A e il progetto prevede la realizzazione di 2 svincoli, all’inizio e alla fine della variante, due viadotti e una galleria naturale, nonché la realizzazione, quale opera complementare, di un collegamento tra la località Ferriera e la zona industriale di Ponte San Giovanni con nuovo ponte sul fiume Tevere.