Come in tutta Italia, anche Gubbio farà parte di quelle città che aderiscono alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un fenomeno purtroppo in crescita, visto che secondo gli ultimi rilevamenti dell’Istat, solo nei primi 3 mesi del 2024 sono aumentate le richieste di aiuto delle donne al numero anti violenza e stalking 1522.
La Commissione Pari Opportunità del Comune di Gubbio si insedierà mercoledì 27 Novembre e proprio durante tutta la settimana, Piazza San Giovanni si colorerà di rosso, per ricordare a tutti i cittadini di sesso maschile e femminile, quanto sia importante riflettere sul tema della violenza di genere, di qualunque forma essa sia.
Nella città dei Ceri, in tal senso ne ha parlato l’assessore alle Pari Opportunità, Lucia Rughi: “Era il 25 Novembre 1960 quando le tre sorelle Mirabal vennero uccise in modo atroce per avere osato ribellarsi contro il regime colombiano. Da allora la lista delle donne assassinate, purtroppo, non ha fatto che allungarsi, affiancata da motivazioni -se tali possono chiamarsi- politiche, sociali, culturali, ideologiche. E quel 25 Novembre è diventato simbolicamente il giorno in cui tutto il mondo si ferma a riflettere sulla violenza contro le donne”.
Rughi: “La violenza sulle donne colpisce anche le nostre terre”
“Una violenza, quella sulle donne -ha proseguito Rughi- che non è estranea nemmeno alle nostre terre, in apparenza, ma solo in apparenza, lontane da certe dinamiche. Oggi la violenza sulle donne si manifesta infatti non solo con maltrattamenti di tipo fisico (spesso attribuibili a mariti, compagni, o ex): non inizia mai così. La violenza è una cultura, che attraversa tutti i contesti della vita di una donna. Si comincia sempre con le parole, e si continua con la mancanza di riconoscimento del lavoro svolto, con la negazione di un compenso uguale a quello ricevuto dai colleghi maschi, con la discriminazione nell’accesso alla partecipazione alla vita politica o alla formazione”.
Rughi: “Cultura e prevenzione contro la violenza sulle donne”
L’assessore alle Pari Opportunità ha inoltre aggiunto: “E’ violenza far credere a una donna che certi percorsi di studio o di lavoro non siano adatti a lei perché “poco femminili”, è violenza tutte le volte che una professionista viene chiamata soltanto per nome, mentre ai colleghi maschi spetta il titolo di studio, è violenza ogni volta che una donna viene trasformata da persona in funzione, affermando che non possa essere altro che “mamma di” o “moglie di” qualcuno.
È violenza ogni volta che una donna viene definita troppo giovane per essere presa sul serio, troppo vecchia per essere ancora ascoltata, troppo poco vestita per essere credibile. Quando arriva uno schiaffo, tutto il resto è già successo. Per questo il 25 Novembre, così come ogni giorno, restano fondamentali due parole: cultura e prevenzione. Sin dai banchi di scuola -sottolinea l’assessore Rughi, con delega anche ai Servizi Scolastici- è necessario continuare a lavorare affinché certi temi divengano patrimonio del DNA dei ragazzi e delle ragazze: l’impegno in questo senso è fondamentale, perché l’educazione alla parità di genere e al rispetto delle differenze, nonché la lotta contro ogni forma di violenza e sopruso, possono diffondersi sin dagli anni della primaria. Scuola e famiglia, insieme, possono porre le basi perché bambine e bambini possano diventare cittadine e cittadini consapevoli, rispettosi, liberi dagli stereotipi, e quindi da ogni genere di violenza o abuso”.
Rughi alla tavola rotonda all’Auditorium dell’ospedale Gubbio-Gualdo Tadino
L’assessore Rughi sempre ieri, ha preso parte alla tavola rotonda sostenuta dal Presidio Ospedaliero Alto Chiascio all’Auditorium dell’ospedale Gubbio-Gualdo Tadino, che ha l’obiettivo di supportare le donne vittime di violenza per incoraggiarle a rompere il silenzio: “La lotta alla violenza di genere -ha concluso l’assessore Rughi- è una battaglia che riguarda tutti e tutte, e non può essere la “rivendicazione” di una parte politica o culturale, è una strada necessaria da percorrere insieme, per un futuro più giusto per tutti”.