La Regione Umbria ha ottenuto quasi 4 milioni di euro per un progetto di innovazione tecnologica promosso dal programma Next Appennino. L’obiettivo è rafforzare le infrastrutture digitali nelle aree colpite dal sisma del 2016, garantendo uno sviluppo concreto e tangibile.

Next Appennino, finanziamenti mirati per infrastrutture tecnologiche

Circa 3 milioni di euro saranno impiegati per la creazione di una piattaforma avanzata, progettata per gestire e monitorare i servizi in maniera efficiente. Altri 920 mila euro sono stati assegnati a un piano di sicurezza informatica che mira a tutelare i dati e le comunicazioni del territorio.

Il decreto che sancisce lo stanziamento dei fondi è stato firmato da Guido Castelli, Commissario straordinario per la Ricostruzione. La piattaforma digitale rappresenta un investimento strategico per ottimizzare i processi amministrativi e garantire una maggiore trasparenza nei servizi pubblici. Parallelamente, il piano di cyber security assicura una protezione avanzata delle infrastrutture informatiche, riducendo il rischio di attacchi e violazioni. Questi interventi rafforzano la capacità delle istituzioni locali di rispondere prontamente alle esigenze dei cittadini, migliorando la qualità dei servizi offerti.

Le dichiarazioni di Guido Castelli

“Con Next Appennino rigeneriamo il patrimonio pubblico e supportiamo le imprese locali, dotando l’Appennino centrale di strumenti digitali indispensabili per affrontare le esigenze attuali”, ha dichiarato Castelli. Ha inoltre aggiunto che la collaborazione con le Regioni consente di trasformare i Comuni in realtà all’avanguardia, capaci di sfruttare tecnologia e innovazione per il bene delle comunità. Il Commissario ha sottolineato che l’iniziativa è un tassello fondamentale per migliorare la capacità dei territori di affrontare le difficoltà economiche e sociali, creando un sistema territoriale più connesso e coeso.

Innovazione digitale per le aree del cratere

La sub-misura A1, denominata “Innovazione digitale”, punta a colmare il divario tecnologico nei territori interessati dal sisma. Il programma prevede l’adozione di tecnologie all’avanguardia per migliorare la gestione dei servizi e garantire una maggiore sicurezza. L’attenzione è rivolta alla prevenzione, al miglioramento delle comunicazioni e alla condivisione di risorse digitali. Questo approccio consente una gestione più agile e integrata delle risorse locali, favorendo la modernizzazione delle strutture amministrative e la loro capacità di rispondere ai bisogni delle comunità. L’introduzione di piattaforme digitali condivise permette di razionalizzare i processi, riducendo i tempi di intervento e migliorando l’efficienza operativa degli enti locali.

Benefici per la comunità locale

Grazie a questo progetto, i Comuni dell’Umbria potranno dotarsi di strumenti capaci di migliorare l’efficienza dei servizi e rendere più attrattive le aree coinvolte. L’approccio tecnologico punta a favorire la crescita economica e a migliorare la qualità della vita delle persone. La digitalizzazione offrirà vantaggi concreti anche in termini di accesso ai servizi per i cittadini e di competitività per le imprese locali. Inoltre, la condivisione dei dati attraverso piattaforme innovative garantirà una maggiore coesione tra le diverse istituzioni territoriali.

Le nuove tecnologie introdotte permetteranno anche un monitoraggio più preciso delle risorse disponibili, con un impatto positivo sulla pianificazione e gestione del territorio. L’adozione di strumenti tecnologici avanzati consentirà anche una maggiore capacità di prevenzione, riducendo i rischi legati a eventuali emergenze future.

Proroga dei termini per i progetti next appennino

La Cabina di coordinamento del Piano nazionale complementare sisma ha deciso di prorogare i termini per le Macromisure A e B, con l’obiettivo di completare i lavori entro il quarto trimestre del 2026. Questa decisione mira a garantire la piena realizzazione degli interventi avviati e a mantenere operativi i soggetti attuatori coinvolti nei progetti. Inoltre, è stato stabilito un regime transitorio per le stazioni appaltanti, consentendo loro di portare avanti le procedure di affidamento senza interruzioni fino alla metà del 2025.

La proroga comprende anche la sospensione dell’obbligo di utilizzo delle tecnologie BIM per progetti di minore entità economica, garantendo maggiore flessibilità nella gestione delle opere. Questa misura assicura che anche i piccoli enti possano completare i propri progetti senza ostacoli burocratici, mantenendo alta l’efficienza e la continuità dei lavori. Il programma prevede inoltre un supporto costante ai soggetti attuatori per facilitare la rendicontazione delle attività svolte, assicurando che gli investimenti vengano monitorati e valutati in modo trasparente.