Un inaspettato risveglio quello che ha visto l’Umbria in questi primi due giorni di aprile, che di primaverile ha solo il nome ma non il meteo. Infatti le cime dell’Appennino umbro-marchigiano si sono coperte di neve: un originale e bellissimo regalo di Pasqua per gli abitanti del centro Italia. Se marzo è da sempre descritto come il mese pazzerello, per il suo meteo incerto e traballante, quest’anno la sua nomina sembra investire anche il mese corrente: cosa dovremo aspettarci ancora? La primavera si preannuncia così frizzante e inconsueta, sicuramente non noiosa.

La mattina del 2 aprile ha rivelato un paesaggio insolitamente innevato, specialmente nella zona di Norcia dove le montagne che circondano la città sono state imbiancate da una leggera “spolverata” di neve. Questo fenomeno è reso ancora più magico dal sole che finalmente illumina la Valnerina e i monti Sibillini, dopo giorni di foschia attribuita alla sabbia del Sahara. Oggi il cielo si è schiarito e si presenta terso con solo qualche nuvola passeggera, perfetto per vedere all’orizzonte le cime innevate dei monti. Un vero spettacolo naturale che non può non lasciare incantati.

Dopo la neve sull’Appennino umbro-marchigiano, le previsioni meteorologiche, fornite dal Centro funzionale della protezione civile umbra, sono clementi per la giornata di oggi. Non sono previste precipitazioni e si anticipa un lieve aumento delle temperature. Per domani 3 aprile si attende un cielo sereno o poco nuvoloso, che promette una giornata veramente primaverile. L’inizio della bella stagione con un pizzico di magia invernale ancora nell’aria, cosa c’è di più magico?

Questo pazzo pazzo tempo: dalla pioggia del Sahara alla neve d’aprile sull’Appennino umbro-marchigiano

Nell’ultima settimana l’Italia ha assistito a un fenomeno meteorologico straordinario. Una massiccia risalita di polvere sahariana ha investito il paese proprio nei giorni di Pasqua e Pasquetta, portando con sé non solo un’impressionante nube di sabbia ma anche condizioni di caldo molto anomalo per il periodo oltre a piogge diffuse in alcune regioni. Questo evento ha seguito una precedente ondata di sabbia del Sahara che aveva interessato principalmente il Sud Italia, ma questa volta l’immensa nube di pulviscolo e sabbia ha invaso i cieli di tutta la nazione, arrivando fino alle Alpi e proseguendo verso il centro dell’Europa.

La combinazione di polvere sahariana in sospensione e precipitazioni ha creato il fenomeno della “pioggia rossa” o “pioggia di fango”, una pioggia sabbiosa non troppo piacevole e sicuramente poco primaverile. Questo ha portato a una diminuzione della visibilità e a un deterioramento della qualità dell’aria: il cielo ha assunto, infatti, un colore lattiginoso, talvolta marrone o arancione. In Umbria è stato particolarmente evidente durante la giornata di Pasquetta, quando un cielo plumbeo, basso e sabbioso ha reso i festeggiamenti e i pic nic all’aperto una vera e propria avventura.

Oltre alla pioggia di sabbia, l’Italia ha sperimentato negli ultimi giorni condizioni meteorologiche estreme, con abbondanti precipitazioni soprattutto al nord e un caldo anomalo al sud, dove le temperature hanno raggiunto valori estivi, superando i 25°C in alcune aree, come la Sicilia e la Campania. Questo episodio di polvere sahariana, uno dei più significativi degli ultimi tempi, ha quindi offerto uno spettacolo insolito e ha messo in luce la potenza e l’imprevedibilità dei fenomeni meteorologici.