La Città dei Ceri e l’intera Fascia Appenninica eugubino-gualdese si sono svegliate, alle prime luci di sabato 22 novembre, avvolte da un manto bianco che ha trasformato borghi, colline e strade in un paesaggio da cartolina. Una nevicata intensa, ma tutto sommato gestibile, che non ha provocato particolari criticità se non nelle aree più alte e nei centri storici arroccati sull’Appennino.
La circolazione sulla rete viaria regionale è rimasta per lo più regolare. Anas ha confermato che tutte le principali arterie umbre interessate dalla perturbazione – SS 219 Pian d’Assino, SS 452 della Contessa, SS 3 Flaminia e SS 318 Perugia-Ancona – sono state classificate in “codice giallo”, vale a dire livelli di attenzione con possibili rallentamenti legati a nuove precipitazioni o al transito dei mezzi spalaneve e spargisale.

In città non sono stati registrati problemi significativi. Alcuni automobilisti hanno segnalato, in mattinata, tratti con neve sulla variante della SS 219, ma il transito è rimasto garantito grazie alla presenza costante dei mezzi per la pulizia della sede stradale. Sulla Pian d’Assino, lungo la Contessa e sul valico di Madonna della Cima le squadre sono entrate in funzione già alle prime ore dell’alba.
La zona del Monte Ingino e il Santuario di Sant’Ubaldo hanno invece visto una nevicata copiosa, con accumuli sensibili anche lungo la strada di accesso. I Carabinieri Forestali stanno monitorando la situazione, soprattutto nei tratti più esposti e scivolosi, percorribili soltanto con pneumatici invernali o catene a bordo.
A Scheggia il risveglio è stato quasi fiabesco. “Scheggia, questa mattina, ha aperto gli occhi immersa in un paesaggio candido”, ha raccontato il sindaco Fabio Vergari, raggiunto dal quotidiano Cronca Eugubina. “Intorno alle 7 la neve ha iniziato a cadere con regolarità, imbiancando tetti, strade e boschi circostanti, regalando al paese un’atmosfera invernale tipica delle festività ormai vicine”.
Malgrado l’abbondanza delle precipitazioni, non si sono verificati disagi per la viabilità interna. Gli operai comunali, muniti di due mezzi spazzaneve, hanno liberato rapidamente le arterie principali del capoluogo e delle frazioni, evitando accumuli pericolosi.
Il primo cittadino invita comunque i residenti alla prudenza: “Le precipitazioni proseguiranno per buona parte della giornata, con intensità variabile. Nessuna criticità al momento, ma nelle zone più in quota gli accumuli sono maggiori: chiediamo attenzione e spostamenti solo se necessari”.
Per domenica è atteso un netto miglioramento, con cielo sereno e temperature in lieve rialzo. “Se confermato, sarà l’occasione per godere di un paesaggio incontaminato, perfetto anche per una passeggiata invernale”, ha aggiunto Vergari.
Situazione simile nel Comune di Fossato di Vico, dove la parte bassa del territorio – in particolare l’area di Osteria del Gatto – non ha registrato particolari problemi. Diverso il quadro nel centro storico, situato più in alto, dove la nevicata è stata più intensa e ha richiesto un intervento continuativo dei mezzi comunali.
Lo stesso scenario si è verificato nel vecchio abitato di Purello, anch’esso in quota. “Siamo al lavoro senza sosta”, ha spiegato il sindaco Lorenzo Polidori. “Gli operai comunali stanno liberando le strade e monitorando gli accumuli. Ci aspettiamo un miglioramento già da domani, ma restiamo operativi per garantire sicurezza e massima fruibilità della rete viaria”.

La prima mattinata ha visto anche alcune uscite dei Vigili del Fuoco di Gubbio, intervenuti soprattutto per assistere automobilisti rimasti bloccati nelle strade periferiche del territorio comunale. Nessuna situazione critica, ma una serie di episodi tipici delle prime nevicate improvvise, quando la carreggiata non è stata ancora completamente ripulita o le auto non sono dotate di pneumatici adeguati.
Le previsioni parlano chiaro: dopo questa incursione invernale, la perturbazione è destinata a lasciare spazio a un clima più stabile. Sole e temperature più miti dovrebbero sciogliere parte della neve già dalla prossima giornata, soprattutto nei fondovalle.
Resta però l’immagine suggestiva di una Gubbio imbiancata, con i tetti del centro storico, il profilo del Monte Ingino e i borghi montani avvolti da un silenzio ovattato. Uno spettacolo che, pur creando qualche inevitabile disagio, restituisce alla città e all’Appennino il fascino autentico dell’inverno.