Sicuramente non una notizia che piace agli utenti, ma che interessa invece le aziende: Netflix introdurrà la pubblicità nei film, seguendo la scia Prime Video. Negli ultimi anni, il mondo dell’intrattenimento è stato radicalmente rivoluzionato dalle piattaforme di streaming, con Netflix a guidare la carica. Conosciuta inizialmente per il suo modello di business basato sull’abbonamento senza pubblicità, Netflix ha recentemente introdotto una nuova opzione che potrebbe cambiare il gioco: la pubblicità all’interno dei film e delle serie.
Netflix introduce la pubblicità nei film, le parole di Leonardo D’Arcangelis
Questa mossa è stata accolta con grande interesse dalle imprese, si suppone meno dagli abbonati. L’opzione pubblicitaria, offerta agli abbonati da Netflix dal 2023, ha già attirato milioni di nuovi iscritti per il costo molto basso a 5,49 al mese.
Ma perché questa novità è così interessante per le imprese? Adnkronos ne ha parlato con Leonardo D’Arcangelis, Art Director Video e responsabile del Reparto Foto Video di Pagine Sì! S.p.a., per saperne di più. Secondo D’Arcangelis, questa non è solo una nuova opportunità per Netflix, ma anche per le aziende. La pubblicità su Netflix offre un contesto unico: gli abbonati sono completamente immersi nei contenuti, il che rende l’ambiente ideale per i messaggi promozionali
“Questo non è importante solo per Netflix, lo è anche e soprattutto per le aziende. Non è semplicemente un canale in più, ma l’opportunità di raggiungere un pubblico altamente fidelizzato di abbonati, che cercano sempre contenuti di alta qualità ed è proprio nelle caratteristiche di questo pubblico, che sta la reale opportunità per le imprese”
D’Arcangelis sottolinea anche altri vantaggi significativi. In primo luogo, il numero di spettatori potenziali è enorme. In secondo luogo, il costo è relativamente contenuto rispetto alla pubblicità televisiva tradizionale. Mentre uno spot televisivo locale può richiedere cifre a sei cifre per soli due settimane di programmazione, su Netflix è possibile raggiungere un pubblico simile con un budget a quattro o cinque cifre, per un periodo di tempo molto più lungo.
Ma ci sono altre ragioni per cui le imprese dovrebbero considerare la pubblicità su Netflix. Grazie ai dati che raccoglie sui suoi utenti, Netflix può garantire che gli spot siano visualizzati solo da persone in determinate aree geografiche. Inoltre, il modello “a consumo” di Netflix assicura che gli spot vengano trasmessi fino a quando non viene raggiunto il numero di visualizzazioni acquistato dal cliente.
Attualmente, Pagine Sì! S.p.a. è l’unica azienda italiana che produce video pubblicitari per la distribuzione su Netflix, grazie a un accordo con Microsoft Italia, l’unico intermediario globale autorizzato a vendere spazi pubblicitari sulla piattaforma. D’Arcangelis esprime con orgoglio il successo di Pagine Sì!, sottolineando l’importanza dei video come strumento di comunicazione efficace e coinvolgente.
Netflix segue la scia di Amazon Prime Video
Prime Video ha da circa un mese abbracciato la pubblicità nei film e nelle serie TV. A partire dal 9 aprile 2024, gli abbonati hanno potuto incontrare “un numero limitato di annunci pubblicitari”, come ha assicurato la comunicazione inviata a tutti i clienti Prime.
Tuttavia, la piattaforma ha detto che tale presenza pubblicitaria sarà “significativamente inferiore rispetto alla televisione lineare e ad altri servizi di streaming”. Questa mossa riflette l’impegno di Prime Video nell’investire in contenuti di qualità, con l’intenzione di potenziare tali investimenti nel tempo. Per coloro che desiderano evitare completamente le interruzioni pubblicitarie, Prime Video offre un’opzione aggiuntiva: pagando un supplemento mensile di 1,99 euro, gli abbonati Prime possono godere di un’esperienza priva di pubblicità.
Questa mossa di Prime Video si inserisce nel panorama sempre più variegato dei servizi di streaming, dove la pubblicità diventa, purtroppo, una presenza sempre più comune nonostante l’abbonamento. Con piattaforme come Netflix, Disney+, NOW e Discovery+, la scelta diventa sempre più ampia per gli spettatori, con opzioni che vanno dalle tariffe più basse con interruzioni pubblicitarie fino agli abbonamenti premium senza pubblicità.