John Littlewood, nel buen retiro di Umbertide, dove ha dato l’addio ai suoi amati paesaggi, aveva messo radici. Nato nel 1938 in Inghilterra, il pittore paesaggista aveva scelto l’Italia come la sua Itaca. Se ne è andato proprio mentre i “landscapes” che amava riprodurre nelle sue opere cambiavano colore. I colori dei tramonti della valle del Niccone, i toni rarefatti della primavera incipiente, quelle colline verde smeraldo, lo avevano stregato. Proprio come i suoi compagni di strada e vicini di casa: la pittrice figurativa Katleen Mack, il pittore William Bailey, lo scultore greco Jannis Kounellis, la scultrice inglese Sarah Bradpiece.
John Littlewood e Umbertide: un amore scoppiato 12 anni fa con l’apertura di una galleria insieme alla moglie Katherine
John Littlewood a Umbertide era arrivato nel 2012. Prima, fino al 1999, aveva vissuto sopra il Trasimeno, tra le colline di Preggio. Poi il colpo di fulmine con il centro della città della Val Niccone, dove con sua moglie Katherine, aveva acquistato un appartamento carico di storia e aperto la Galleria Littlewood. Negli anni la coppia ha allestito moltissime mostre monografiche del paesaggista, quadri in Umbria e nella confinante Toscana.
Amato dai concittadini acquisiti, Littlewood era stato anche docente, pubblicitario e manager
Prima di trasferirsi in Italia nel 1999 ha occupato per anni il posto di direttore dell’Art Center College of Design (Europe) in Svizzera. A quell’impegno aveva portato più di trent’anni d’esperienza nella gestione di design e pubblicità a Londra, Milano, New York e Los Angeles. Da principiante art director di un’agenzia di pubblicità a Londra nel 1960 una serie di successi nella carriera l’ha portato alla carica di amministratore delegato di un’agenzia multinazionale di pubblicità a Los Angeles nel 1990. Umbertidese acquisito, la sua galleria era diventata un punto di riferimento per la vita culturale della città e per il movimento artistico della zona.
La formazione studentesca e poi la passione per la musica dell’eclettico artista
John ha studiato alla St. Peters Collegiate School, alla Royal School of Church Music e al Wolverhampton College of Art, tutti in Inghilterra. Littlewood ha anche insegnato e fatto conferenze in Europa e Stati Uniti d’America, presiedendo anche diverse organizzazioni di servizio sociale; in particolare è stato presidente fondatore del Centro Servizio AIDS di Pasadena, California (tra il 1987 e il 1991).
Lungo il percorso si è dedicato anche alla sua seconda passione, la musica, cantando con il coro della Handel Opera Society e la Hampstead Choral Society, entrambe a Londra. Ha fatto anche la comparsa con la Los Angeles Opera. In Umbria ha anche progettato scenografie per opere di Mozart, Verdi e Donizetti.
L’amore per Umbertide e per l’Umbria, nei suoi quadri e nelle sue parole
Raccontandosi alla rivista Valley Life, John Littlewood aveva usato parole d’amore per il cuore verde d’Italia.
“Nonostante io abbia viaggiato tanto nel corso della mia esistenza – aveva dichiarato alla critica Raffaella Fava – non vi è altro luogo al mondo dove è possibile trovare la stessa, unica e meravigliosa luce che c’è qui in Umbria. Una luce in grado di modularsi in maniera estremamente repentina e cambiando la morfologia stessa dei paesaggi che sembrano mutare nell’aspetto; una caratteristica che è anche il filo conduttore di tutte le mie creazioni, dove a cambiare spesso è la tecnica impiegata”.
Musica, letteratura e pittura le passioni dell’artista inglese
Nella stessa intervista, John Littlewood aveva rivelato che la sua passione per l’arte era imprescindibilmente legata alla musica e alla letteratura e ne era profondamente influenzata.
“In ognuna delle mie pennellate c’è sempre un po’ di Mozart, di Beethoven o di Hayden ma anche di Lord Byron, di Shelley o di Keats”.
Lascia la moglie Katherine che continuerà a gestire in suo nome la galleria nel centro di Umbertide. Uno scrigno di tesori coi colori delle sue colline.