Neet è un acronimo inglese che indica i giovani inattivi, ovvero gli under 35 che non lavorano e non sono impegnati in percorsi di studio o formazione. In Italia, in base alle stime dell’Osservatorio di “Con I bambini” i neet rappresentano il 16,1% del totale dei giovani. Un dato che, seppur in calo rispetto agli anni precedenti, pone comunque il nostro tra i primi Paesi in Europa per il numero di giovani che non lavorano né studiano. Lo Stivale si colloca infatti al secondo posto, subito dopo la Romania al 19,3%, contro una media UE dell’11,2%. Un limbo quello dei neet che genera inevitabilmente ricadute sociali e economiche. Come superarlo? Attraverso l’acquisizione di competenze e rivalutando il ruolo dell’istruzione. Su queste due parole chiave è nato a Terni il progetto Neet in zone ten di cui oggi, nella sala Pirro, è stato tratto un primo positivo bilancio. Incoraggiante a tal punto che l’amministrazione Bandecchi, punta già alla seconda edizione.
Schenardi: “Un progetto serio, l’amministrazione pensa ai giovani”
Soddisfatto l’assessore alle Politiche Giovanili Marco Schenardi. “Sono qui a testimoniare il successo di questo progetto. Quella di Neet in zone ten è stata un’esperienza estremamente positiva, per la partecipazione e per la serietà con cui è stata portata avanti. Un progetto che non rimarrà fine a sé stesso“. Si punta quindi a replicare questo percorso virtuoso coinvolgendo il più possibile anche la Consulta Giovanile che quest’anno ha fatto registrare un vero e proprio boom di adesioni, con 83 giovani che oggi ne fanno parte.
L’amministrazione da poco ha infatti vinto un nuovo bando regionale rivolto ai giovani e sta dando continuità all’impegno verso queste fasce di età. “I giovani – ha sottolineato Schenardi – devono sapere che c’è qualcuno interessato a loro. Non soltanto l’amministrazione ma una equipe molto più ampia fatta di uffici e persone. Molte volte i giovani non sanno che ci sono progetti pensati per loro e sono talmente abituati a essere dimenticati che non si interessano“.
Neet in zone ten: tutti i numeri dell’esperienza a Terni
Finanziato con un bando di poco più di 62mila euro (62.389,70) del Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili 2022, Neet in zone ten ha preso il via all’inizio del 2024 con una ricaduta su tutti i Comuni della Zona Sociale 10. Un progetto della precedente amministrazione che ora ha trovato pieno compimento. I giovani inattivi sono stati coinvolti in una lunga serie di attività tra formazione, orientamento al lavoro, incontri e tirocini retribuiti. I risultati fanno ben sperare e sono stati esposti stamattina da Giancarlo D’Angelo, il responsabile di Ethic Solution, la società aggiudicatrice di tutto il pacchetto che ha lavorato in stretta sinergia con la macchina comunale.
“Un progetto lungimirante” così l’ha definito D’Angelo. In sei mesi di attività sono stati 11 i tirocini retribuiti della durata di 5 mesi attivati a fronte dei 10 previsti, in altrettante aziende del territorio, di cui 10 di Terni e una di Montecastrilli, per un totale di 55 mesi di tirocini. Particolarmente apprezzato è stato lo Sportello di Orientamento, dove si sono presentate circa 90 persone. 4 i workshop tematici promossi dallo Sportello su come scrivere un CV, autoimprenditorialità, innovazione sociale e nuove professioni. 330 gli utenti coinvolti nelle varie attività che hanno preso parte anche a 120 ore di orientamento. La percentuale di valutazioni positive da parte dei fruitori del progetto è stata del 74%.
Gli incontri sul disagio giovanile e il bando per startup
Altre buone nuove vengono dai laboratori di impresa a cui ha fatto seguito un bando per startup con 10 diverse proposte pervenute. Tre delle quali sono state selezionati per le masterclass. Benissimo anche la Fiera del lavoro, a cui hanno partecipato 125 persone, tra utenti e agenzie per il lavoro e che tutti, ha sottolineato D’Angelo, hanno chiesto di replicare.
Molto sentiti infine, i workshop sul disagio giovanile condotti da una psicologa e da una psicoterapeuta, incontri “fondamentali“. Il bilancio della prima edizione di Neet in zone ten è estremamente positivo: la soddisfazione è generale. “Investire nei giovani è investire nel futuro” ha concluso D’Angelo.