07 Mar, 2025 - 09:18

Narni, l'ex mattatoio diventa Casa di Comunità. Lavori al via da lunedì 10 marzo

Narni, l'ex mattatoio diventa Casa di Comunità. Lavori al via da lunedì 10 marzo

Partirà lunedì 10 marzo il cantiere della nuova Casa di Comunità di Narni che sorgerà in via Fuori Porta Ternana, nei pressi della struttura ospedaliera, appena fuori dal centro storico. Sono quasi 3,3 milioni di euro (3.295.012,00) i fondi investiti nell'opera e finanziati grazie al Pnrr che consentiranno il recupero e la ristrutturazione dell'ex mattatoio adiacente alle mura urbiche dove nascerà questa innovativa struttura sanitaria territoriale dell'Azienda Usl Umbria 2.

Lavori al via da lunedì 10 marzo, cosa cambia

I lavori del nuovo cantiere dureranno poco più di un anno, con termine previsto entro marzo 2026. Da lunedì 10 marzo si inizierà con la perimetrazione dell’area di cantiere, operazione preliminare e necessaria all’esecuzione dell’intervento. 

Verrà occupata una porzione del parcheggio ad uso degli utenti del vicino Ospedale di Narni, che rimarrà in loco per tutta la durata dei lavori. Gli spazi di sosta nei pressi del vicino ospedale di Narni saranno quindi ridotti per consentire le manovre in sicurezza dei mezzi pesanti e le attività del cantiere. L'azienda aggiudicataria dell'appalto è la Vitale One Costruzioni s.r.l..

Che cos'è la Casa di Comunità

Il Ministero della Salute, nel maggio del 2022, ha approvato il Regolamento che introduce il modello organizzativo delle Case della Comunità e che vengono finanziate con ingenti risorse dal Pnrr all’interno della 'Missione 6 Salute'.

Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che stanno entrando a far parte del Servizio Sanitario Nazionale e che garantiranno un'assistenza più capillare e integrata sui territori. Al loro interno convergono le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e le Unità di Continuità Assistenziale (UCA), rafforzando così la rete di cure primarie e garantendo un supporto sanitario più efficiente e accessibile a tutta la popolazione.

L’obiettivo di queste strutture è infatti quello di migliorare l’accesso ai servizi sanitari e ridurre la pressione sugli ospedali. Servizi strategici di prossimità, luoghi fisici di facile individuazione dove la comunità potrà accedere per entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale. 

Il vantaggio delle Casa di Comunità è proprio la vicinanza alla popolazione, in particolare verso gli anziani e i fragili, riducendo così il ricorso improprio alle ospedalizzazioni nei casi non urgenti. In questo modo le cure sanitarie sul territorio saranno coordinate in modo efficiente e rapido per rispondere ai bisogni dei cittadini.

22 Case di Comunità in Umbria

La nuova Casa di Comunità di Narni rientra tra le attività programmate dalla Regione Umbria e, come sottolinea la Usl Umbria 2, attentamente monitorate dalla presidente Stefania Proietti che detiene la delega regionale alla Sanità e dall'esecutivo regionale. 

Le Case di Comunità in Umbria diventeranno dei veri e propri hub sanitari, fornendo sia attività specialistiche che di diagnostica di base. L'Umbria è tra le poche regioni in Italia ad aver avviato alcune di queste sia all’interno del Piano Operativo Regionale (Por) che al di fuori di esso.

Nella nostra Regione sono previste 22 nuove Case di Comunità, di cui 17 finanziate con fondi specifici del Pnrr per oltre 24 milioni di euro che dovranno venire completate entro il 31 marzo 2026. Una grande sfida per il governo regionale che è tenuto a rispettare le tempistiche imposte dal Ministero. Un argomento su cui si sono già sollevati non pochi malumori visto che, in alcuni casi, si stanno registrando dei ritardi.

La prima Casa di Comunità inaugurata a Ponte San Giovanni

La prima Casa di Comunità dell'Umbria è stata inaugurata nel Comune di Perugia, a Ponte San Giovanni poco più di un mese fa. Presente per l'occasione la presidente Proietti che l'ha definita "un modello con cui la sanità pubblica si riavvicina ai suoi cittadini con servizi che qua trovano un'ampia risposta"

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Sara Costanzi
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