Il Festival della Sociologia di Narni è ormai diventato un appuntamento di riferimento. In programma nei giorni di venerdì 10 e sabato 11 ottobre, la nuova edizione taglia l'importante targuardo delle due cifre. Il tema scelto per celebrare il primo decennale è 'Sentirsi in società. Attenzione, cura e sostenibilità'.
Al centro della prossima edizione del Festival si conferma il dialogo, inteso come scambio aperto e interdisciplinare tra accademici, operatori sociali, istituzioni, artisti e cittadini. La riflessione, in particolare, quest'anno riguarderà l’urgenza di adottare pratiche di cura collettiva.
Se nell'ultima edizione le disuguaglianze avevano animato il dibattito, quest’anno, riferiscono gli organizzatori "si intende approfondire il senso di alienazione sociale che si avverte nella società italiana: la difficoltà nel sentirsi parte di relazioni autentiche e partecipative, spesso percepite come rigide o estranee. Cura relazionale, attenzione al contesto e pratiche sostenibili sono i principali processi su cui si concentreranno gli incontri".
La professoressa Sabina Curti, direttrice artistica del Festival, ha tracciato un bilancio del decennale. "Questi primi dieci anni hanno un significato emotivo particolare perché ci consentono di guardarci allo specchietto retrovisore ma senza togliere lo sguardo dalla strada intrapresa, che nel nostro caso è fatta soprattutto di relazioni sociali".
Forte la sinergia con il territorio e la comunità, in particolare con la sede narnese dell'Università degli Studi di Perugia. "Uno studente - ha ricordato Curti - mi ha detto: ho letto che ci sarà Paolo Jedlowski, noi abbiamo sostenuto l'esame sul suo libro. Una insegnante delle superiori, quando ha visto che ci sarà un omaggio a Ferrarotti, mi ha detto di ricordarsi delle sue magnifiche lezioni in Sapienza a Roma".
"Tra le tante cose, per chi studia all'università, così come per il lettore, per l'appassionato, per l'interessato, per tutti – ha sottolineato la direttrice della kermesse - il Festival della Sociologia è anche questo. Avere la possibilità di incontrarsi, di dialogare, di confrontarsi, di ascoltarsi, conoscere e imparare, in contesti aperti, colloquiali e, fatemelo dire, decisamente belli. Narni, come molti borghi dell'Umbria, è proprio una città ricca di bellezza, di storia, di arte e di natura" ha concluso.
Ad animare la due giorni ci saranno dibattiti e incontri su argomenti come vulnerabilità sociale, violenza di genere, qualità della vita, welfare, salute, conflitti digitali, beni comuni, ambiente, dati e inclusione, con attenzione rivolta al ruolo dell’intelligenza artificiale nelle relazioni. 50 gli eventi in calendario che si snoderanno tra il Teatro Manini, la Casa del Popolo, l'Auditorium San Domenico e la Sala Digipass. Tutti gli appuntamenti del Festival sono gratuiti e aperti al pubblico.
Ad aprire l'edizione 2025 del Festival sarà Patricia Paperman, nota sociologa francese che ha dedicato le sue ricerche all'etica femminista della cura e all'analisi del rapporto della 'care' (cura ndr).
Non mancherà la musica, con il reading musicale 'Caro Babi' e le voci del coro femminile 'Le Musiquorum'. L'evento, tra voci e canzoni, svelerà storie di migrazione e cura quotidiana. L'organizzazione è a cura della sociologa Francesca Cascino, di Maria Grazia Campus e dell’attrice Daniela Morozzi, conosciuta dal grande pubbllico per il ruolo nella serie 'Distretto di polizia'.
In previsione l'omaggio a Franco Ferrarotti, recentemente scomparso mentre tra gli ospiti è stata confermata la presenza del fotografo di scena Gianni Fiorito, storico collaboratore di Paolo Sorrentino.
Spazio anche al cinema con una doppia proiezione di cortometraggi incentrati su altrettanti temi delicati. 'Il valore del cibo nella società contemporanea in relazione all'aspetto psicosociale nell'adolescenza', realizzato dai Licei Angeloni di Terni, e 'Vie di Fuga' di Michela Carobelli realizzato all'interno della Casa Circondariale di Terni. Tra le conferme anche la collaborazione con Centro 'Il faro'. Infine, l'arte con due mostre. Una di arte contemporanea organizzata da MinervArte e l'altra di fotografia promossa ArteM.