A Narni, la venerazione del santo patrono San Giovenale, che fu primo vescovo della città nel IV secolo, continua a essere un profondo momento di aggregazione comunitaria. Ogni anno, la festa del santo si configura come un’occasione per rinnovare e vivere intensamente le tradizioni religiose e culturali che riflettono le diverse sfaccettature sociali e spirituali della comunità.
Narni, Festa di San Giovenale: una celebrazione sentita
Il culmine delle celebrazioni si verificherà il 3 maggio, alle ore 10:30, quando il vescovo Francesco Antonio Soddu guiderà il solenne pontificale. Questa messa di grande importanza vedrà la partecipazione non solo dei fedeli, ma anche delle autorità civili e militari, oltre ai sacerdoti di tutta la diocesi. Durante la cerimonia, le parrocchie della storica diocesi di Narni presenteranno i ceri votivi, seguito dall’accensione della lampada votiva da parte del Sindaco e del Vescovo davanti al busto di San Giovenale.
La giornata proseguirà con una processione attraverso le strade della città, culminante con la benedizione nella piazza dei Priori, tutto questo avvolto nel suggestivo scenario dell’antica città e arricchito dalla coreografia di un corteo storico in costumi medievali.
Il giorno precedente, il 2 maggio alle ore 21:30, si terrà un altro importante evento con la rievocazione storica dell’offerta dei ceri al patrono nella Cattedrale di Narni. Questa cerimonia emozionante vedrà la partecipazione delle Autorità Comunali, dei Terzieri, delle Corporazioni e dei Castelli, che renderanno omaggio al Vescovo diocesano. Un momento particolarmente significativo del rito è la “liberazione del prigioniero”, che quest’anno simboleggia il sostegno a una realtà locale, marcando l’impegno della comunità verso le cosiddette periferie esistenziali.
San Giovenale è celebrato non solo come martire, morto il 3 maggio sulla via Nomentana insieme ai compagni Evenzio, Alessandro e Teodulo, ma anche come figura storica di spicco, descritto da San Gregorio Magno nei suoi scritti. La sua tomba, situata originariamente presso la Porta Superiore sulla via Flaminia e ora parte integrante della cattedrale cittadina, è stata oggetto di grande venerazione fin dall’antichità. Dopo vicissitudini che hanno visto il trasferimento dei suoi resti a Lucca nel IX secolo e la successiva restituzione a Narni, la sua memoria continua a vivere e a influenzare profondamente la comunità locale.
In questa fusione di fede, storia e cultura, la festa di San Giovenale rimane uno dei momenti più attesi e partecipati dell’anno a Narni, rappresentando un ponte tra passato e presente, tra la devozione religiosa e la coesione comunitaria.
La Corsa all’Anello giunge alla sua 56esima edizione: dove mangiare
Da mercoledì 24 aprile scorso, a Narni è cominciata la 56esima edizione della Corsa all’Anello, dove ci si immerge completamente nell’atmosfera medievale per 19 giorni in onore del Santo patrono Giovenale.
In occasione della manifestazione, le storiche osterie e i forni di Narni riaprono le loro porte, offrendo una squisita selezione di piatti della cucina umbra e delle ricette medievali, sempre accompagnati da eccellenti vini locali. Negli ultimi anni, la gastronomia della zona ha guadagnato un riconoscimento per la sua qualità crescente, grazie all’introduzione nei menù di prodotti locali a km zero, simboli delle eccellenze del territorio. Esploriamo le delizie culinarie proposte dai tre terzieri di Narni.
Terziere Fraporta – Hostaria. Questa osteria propone un menù con una vasta selezione di manfricoli in diverse varianti, da quelli alla fraportana a quelli al cinghiale, piatti di carne come braciole e stinchi arrosto e una varietà di insalate e cicoria ripassata. L’offerta è arricchita da una notevole scelta di vini locali, garantendo un’esperienza gastronomica completa.
Terziere Santa Maria – Taverna degli Anelli. I visitatori possono iniziare con un antipasto degli anelli, seguito da una serie di gustosi piatti come gnocchi con pancetta e limone, manfricoli all’amatriciana, e stracotto al ciliegiolo. In aggiunta, la taverna serve stinco di maiale con patate e vellutata di ceci con guanciale croccante. Per chi desidera qualcosa di diverso, sono disponibili anche pizze, arrosticini e una selezione di birre, con un angolo dedicato ai dolci per concludere il pasto.