Buone notizie per l’ambiente e per il Comune di Narni che da oggi è ufficialmente entrato a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili, l’associazione nazionale dei Comuni impegnati sugli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. A renderlo noto è lo stesso Ente. ”Il Comune di Narni ha compiuto un passo significativo – scrivono – verso lo sviluppo sostenibile aderendo alla Rete dei Comuni Sostenibili. Questa associazione si propone di accompagnare gli enti locali nel perseguire gli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, offrendo un supporto strategico e operativo per migliorare la sostenibilità sotto molteplici aspetti”.

Quali sono i benefici per Narni

A spiegare in cosa consiste l’adesione e quali ricadute avrà per il territorio, è lo stesso Comune. “Grazie a questa adesione – scrivono dall’amministrazione -, il Comune di Narni potrà beneficiare di strumenti di analisi, monitoraggio e formazione che permetteranno all’amministrazione di sviluppare politiche pubbliche integrate e mirate, andando a incidere su diversi ambiti: ambientale, sociale, economico e culturale. L’obiettivo è quello di garantire un equilibrio tra sviluppo e rispetto per il territorio, rispondendo in maniera concreta alle sfide globali e locali in tema di sostenibilità“.

Questa iniziativa – concludono – rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti locali per costruire comunità più resilienti, inclusive e rispettose dell’ambiente”.

Che cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è nata nel 2021 su iniziativa di Autonomie Locali Italiane (ALI), Leganet e Città del Bio. Riunisce ComuniProvinceCittà Metropolitane Regioni che si dedicano allo sviluppo sostenibile e alla territorializzazione degli Obiettivi di Agenda 2030. Si tratta dell’associazione più grande in Europa che accoglie soggetti pubblici impegnati a raggiungere neutralità climatica. La Rete, che aderisce all’ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, opera come una comunità al cui interno si condividono buone pratiche ed esperienze innovative.

L’associazione mette a disposizione dei membri network di servizi partnership utili a realizzare il processo di transizione verso lo sviluppo sostenibile sotto più profili: ambientale, economico, sociale e istituzionale. Attualmente ne fanno parte Comuni sparsi in tutta Italia e la lista è in continuo aggiornamento. Un segno tangibile dell’interesse verso la transizione ecologica.

A maggio a Stifone il Premio di Legambiente per le comunità energetiche

Già a maggio scorso il Comune di Narni aveva ottenuto un importante riconoscimento sul fronte green da parte di Legambiente per il recupero della centrale idroelettrica di Stifone. Ad aggiudicarsi il premio era stata l’azienda Cers Stif-One (Sustainable Transition Innovation Framework n.1). Il progetto narnese era arrivato al secondo posto, prevedendo oltre al recupero della vecchia centrale, un più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area.

Quella che un tempo fu la prima centrale idroelettrica del centro Italia, diventerà un centro di produzione energetica completamente green, con produzione da rinnovabili sia da fonte idrica che fotovoltaica. Contestualmente al recupero, l’azienda vincitrice provvederà a realizzare nel borgo di Stifone un centro visite e documentazione multimediale, in una zona già a forte trazione turistica che sarà ulteriormente valorizzata nel segno della sostenibilità ambientale.

L’Agenda 20230 per lo Sviluppo Sostenibile

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità. Nel settembre 2015 è stata sottoscritta dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Al suo interno sono enunciati i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, suddivisi a loro volta in 169 traguardi che i Paesi si sono impegnati a raggiungere entro il 2030.

Si tratta di obiettivi comuni. Si va dalla lotta alla povertà, all’eliminazione della fame al contrasto al cambiamento climatico. La vera grande sfida sarà quella di far sì che gli obiettivi per il benessere del pianeta, siano realmente inclusivi e che non lascino indietro nessuno.