È pronto a riaprire i battenti il Museo della Balestra a Gubbio. La nuova inaugurazione avverrà sabato 23 marzo alle ore 18. La tradizione della balestra possiede infatti profonde radici in tutto il territorio di Gubbio ed è parte importante del suo patrimonio culturale.

A rappresentare questa tradizione è l’Associazione Balestrieri, la quale ha anche provveduto alla risistemazione del museo e che ogni anno sfida per due volte quella di Sansepolcro.

Le sfide tra le due città avvengono di regola, a Gubbio, l’ultima domenica di maggio e a San Sepolcro la seconda domenica di settembre. L’ambito premio è il Palio del quale si ha già notizia dal 1461.

A Gubbio si tiene anche il Torneo dei Quartieri tutti gli anni il 14 agosto con grande affluenza di pubblico a Piazza Grande.

Il Museo della Balestra a Gubbio e il suo riallestimento

Il riallestimento del Museo della Balestra a Gubbio è stato eseguito per mettere in evidenza tutto quello che già era a disposizione e presente nella collezione.

Ogni sala sarà dedicata a un preciso argomento. Il primo piano esporrà un excursus storico sulla balestra, in un’altra sala saranno presenti tutte le parti che compongono la balestra, in un’altra sala saranno visibili al pubblico tre diverse balestre per fissare l’evoluzione dello strumento di guerra dal medioevo a oggi.

Nel secondo e ultimo piano sarà invece ricostruito lo svolgimento del Palio della Balestra: abiti e strumenti utilizzati dal corteo storico e dai musici, come tamburi e trombe ma anche il “bussolo”, usato per estrarre i turni al tiro dei balestrieri. Sarà inoltre disponibile anche un monitor dove scorrerà un video che narrerà la storia della balestra eugubina e della balestra più in generale.

Faranno inoltre parte dell’esposizione la maggior parte dei palii vinti dai balestrieri di Gubbio nel corso degli anni, l’ultimo dei quali conquistato in Toscana da Simone Vagnarelli nel settembre 2023.

Il progetto di ristrutturazione del museo deve la realizzazione al Comune di Gubbio in collaborazione con l’Associazione Medusa.

Gli antichi documenti del Palio della Balestra

Il più antico documento dove si fa parola del Palio della Balestra risale appunto al 1461. È un brano della Cronaca di Ser Guererius ser Silvestri Angelelli Manni de Campionibus.

Nel 1508 si fa riferimento a edizioni precedenti:

“…Item ch’el Palio che se Balestra nella festa de S.to Ubaldo sia de quindece braccia, commeera consueto; et de panno recipiente. Placet…”.

Il documento più antico finora rinvenuto, in cui siano stati elencati i “Capitoli da osservarsi nel tirare delle Frezze o Balestre nella Festa del gloriosissimo Patre e Protettore nostro, S. Ubaldo” è del 1650, in questo si fa riferimento a regolamenti precedenti.

Uno Statuto per il buon regolamento del “giuoco delle Balestre” è datato 27 Giugno 1729. Altro Statuto con il quale si apportavano chiarimenti ad alcuni Capitoli è del 26 Maggio 1748. Nel 1925 il notaio Lamberto Marchetti, podestà di Gubbio, aggiornò i “Capitoli della Società Balestrieri della Città di Gubbio”.

Nel gennaio 1971, l’Associazione dei Balestrieri di Gubbio ha redatto lo Statuto Sociale della Società rielaborando i vecchi Statuti ed adattandoli alle moderne esigenze.

La balestra non più arma di guerra ma sfida tra appassionati

Sul finire del secolo XV, il tiro a segno con la balestra praticato dai militari, per quanto dotato di premi, andava diminuendo d’interesse per l’introduzione delle armi da fuoco, mentre le gare civili, al contrario, si trasformarono ben presto in manifestazioni annuali.

Nacque perciò il dilettantismo sportivo, gestito da norme ben definite o Capitoli, pressoché analoghi ovunque questa attività fosse praticata.

Antichi documenti dimostrano come le gare sportive tra civili, fossero in auge a Gubbio, Sansepolcro, Massa Marittima, Lucca e San Marino.

Nel tardo Medioevo, il giorno del Santo protettore veniva festeggiato nei vari Comuni in modo solenne. Vi partecipavano le autorità religiose, civili, militari, oltre che il popolo.

Fra le varie manifestazioni, vi era anche il Palio, ossia un gioco cui partecipavano contrade, quartieri o singoli cittadini e che aveva come premio il Palio, uno stendardo o drappo di bella stoffa.

L’attuale Palio della Balestra, che si disputa l’ultima domenica di maggio a Gubbio, in onore di Sant’Ubaldo e la seconda domenica di settembre, in onore di Sant’Egidio a Sansepolcro, è perciò la continuazione delle gare che avvenivano nel secolo XV tra balestrieri dilettanti.