08 May, 2025 - 22:00

Mozione di censura contro l’assessore Bori: scontro in Regione Umbria

Mozione di censura contro l’assessore Bori: scontro in Regione Umbria

La minoranza di centrodestra dell’Assemblea legislativa umbra ha presentato l’8 maggio 2025 una mozione di censuracontro Tommaso Bori, assessore regionale al Bilancio e vice-presidente della Giunta guidata da Stefania Proietti.

L’iniziativa, senza precedenti recenti in Umbria, nasce dalle tensioni esplose sul bilancio sanitario regionale e sulla comunicazione istituzionale degli ultimi mesi. Di seguito i diversi aspetti della vicenda, dalle accuse delle opposizionialle repliche di Bori, dal contesto politico alle reazioni pubbliche, fino all’andamento dei lavori in aula. Lo stile resta neutrale e riporta i fatti in modo equilibrato.

Perché l’opposizione ha chiesto la censura dell’assessore Tommaso Bori

I consiglieri regionali di opposizione – Paola Agabiti (FdI), Nilo Arcudi (Tp-Uc), Enrico Melasecche (Lega), Matteo Giambartolomei (FdI), Eleonora Pace (FdI), Laura Pernazza (FI), Andrea Romizi (FI) e Donatella Tesei (Lega) – accusano Bori di aver travalicato il confine tra verità e propaganda nella gestione della comunicazione sul bilancio. In una nota congiunta hanno dichiarato: "C’è un limite che nessun rappresentante delle istituzioni dovrebbe oltrepassare: quello tra la verità e la propaganda [...]".

Il “buco da 243 milioni” in Umbria: cosa ha detto davvero l’assessore Bori

Secondo gli esponenti di minoranza, nei mesi di marzo e aprile Bori avrebbe diffuso una narrazione allarmistica e fuorviante sulla situazione finanziaria della sanità umbra. In particolare, gli vengono contestate dichiarazioni pubbliche sull’esistenza di un presunto “buco di bilancio” di 243 milioni di euro nella sanità regionale, accompagnate da affermazioni di un “sistema sanitario al collasso”, aziende sanitarie “in ginocchio” e la minaccia di un imminente commissariamento del settore.

KPMG, documenti mancanti e polemiche: il nodo della trasparenza in Regione

Durante un’audizione del 24 marzo in Prima Commissione convocata per illustrare la manovra finanziaria, l’assessore avrebbe annunciato che la direttrice Donetti aveva consegnato un documento redatto da KPMG, mai fornito all’opposizione. Si trattava, secondo quanto emerso, solo di una bozza di lavoro mai formalizzata in un report ufficiale.

Cosa dice Bori: la difesa dell’assessore e la posizione della Giunta

Tommaso Bori, esponente del Partito Democratico e vicepresidente della Regione, ha più volte sostenuto di aver agito nella massima trasparenza per rappresentare la situazione reale del bilancio. Le cifre – ha detto – sono state aggiornate nel tempo con l’arrivo di dati più precisi. Il disavanzo reale certificato dal MEF sarebbe di 34 milioni, inferiore rispetto ai 90 milioni indicati in alcune slide e ai 243 iniziali.

La sanità umbra tra conti, tasse e accuse incrociate

Un altro tema sollevato riguarda la spesa sanitaria privata: Bori ha parlato di una “tassa occulta” da 1000 euro l’anno, ma i dati della Fondazione Gimbe parlano di 645 euro pro capite in Umbria, sotto la media nazionale. L’opposizione ha anche ricordato che l’Umbria è considerata Regione benchmark del sistema sanitario.

Il post social e il titolo inventato: la polemica sulla foto con i consiglieri

L’opposizione ha denunciato un episodio legato ai social network: una foto pubblicata da Bori in cui si vedevano i consiglieri durante una visita istituzionale al Prefetto, accompagnata da un presunto titolo giornalistico che parlava di “processo penale” a Montefalco. Secondo i firmatari della mozione, l’articolo non è mai esistito.

La mozione in aula: cosa succede ora in Consiglio regionale

La mozione è stata depositata l’8 maggio e sarà discussa nelle prossime sedute. Nonostante la richiesta di revoca delle deleghe a Bori, i numeri in Assemblea sembrano favorire la maggioranza di centrosinistra, che ha già respinto una precedente mozione di sfiducia alla presidente Proietti.

Chi ha firmato la mozione e perché: tutti i nomi dell’opposizione

Tra i firmatari ci sono alcuni dei principali esponenti del centrodestra umbro, tra cui l’ex presidente Donatella Tesei. L’azione politica è stata definita da loro “necessaria per ristabilire la verità e la dignità istituzionale”.

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Francesca Secci
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