Il 5 settembre scorso, il tranquillo centro storico di Gualdo Tadino è stato scosso da un episodio di grave inciviltà che ha messo in allarme i cittadini: un giovane a bordo di una moto da enduro priva di targa ha seminato il panico attraversando via Franco Storelli a gran velocità, percorrendo la strada contromano e attraversando i giardini Rolando Pinacoli, rischiando di travolgere una donna e il suo bambino. Questo gesto spericolato ha immediatamente attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, innescando una serie di eventi che hanno portato alla cattura del responsabile.

La Polizia Locale di Gualdo Tadino, impegnata in un pattugliamento nell’area, ha immediatamente intercettato il giovane. Nonostante il chiaro segnale di alt da parte degli agenti, il ragazzo ha continuato la sua fuga tra le vie del centro, mettendo a rischio anche gli agenti stessi. Uno di loro ha rischiato l’investimento durante il tentativo di bloccare il motociclista, che ha dimostrato una completa mancanza di rispetto per l’autorità e per la sicurezza pubblica.

Questo episodio ricorda un altro incidente simile avvenuto durante l’estate precedente, quando un giovane motociclista riuscì a sfuggire alla cattura. Tuttavia, questa volta, grazie alla tempestività dell’intervento e alla raccolta di informazioni utili alle indagini da parte della Polizia Locale, il colpevole è stato identificato e fermato.

Il responsabile, un minorenne residente a Gubbio, era già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi. Non solo guidava senza patente, ma la moto da lui utilizzata è anche risultata rubata pochi giorni prima in un comune vicino, probabilmente Fabriano. La sua recidività ha aggravato la situazione, portando a una denuncia formale al Tribunale dei Minori per guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale.

Il rider della moto da enduro si è reso responsabile anche di atti di vandalismo

L’episodio non si limita a questo singolo evento. Pochi giorni dopo, il 28 settembre, durante i Giochi de le Porte, lo stesso giovane è stato nuovamente individuato dagli agenti della Polizia Locale per un atto di vandalismo. Questa volta, ha manomesso una telecamera dell’impianto ascensori del centro, rendendola inattiva durante una serata affollata. Anche per questo gesto è stato denunciato, mostrando un pattern di comportamento asociale sempre più preoccupante.

Il Comandante della Polizia Locale di Gualdo Tadino, Gianluca Bertoldi, ha espresso soddisfazione per l’operato dei suoi agenti, sottolineando l’importanza della presenza quotidiana delle forze dell’ordine sul territorio. “Questi episodi dimostrano quanto sia fondamentale il nostro lavoro di controllo per la tutela della sicurezza pubblica”, ha dichiarato Bertoldi. Il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti, ha lodato il lavoro della Polizia Locale, che grazie alla gestione associata con altri comuni limitrofi ha potuto potenziare il servizio, garantendo una maggiore sicurezza non solo a Gualdo Tadino, ma anche nelle aree di Sigillo, Fossato di Vico e Costacciaro.

Nonostante i tentativi delle autorità di arginare questi comportamenti, il giovane di Gubbio ha continuato a mostrare segni di ribellione e mancato rispetto delle regole. Pochi giorni prima degli episodi a Gualdo Tadino, lo stesso ragazzo è stato protagonista di un altro episodio sconcertante nel Parco del Teatro Romano di Gubbio. A bordo di una moto enduro senza targa, ha attraversato il parco a grande velocità, mettendo in pericolo i visitatori e le famiglie presenti. Il Teatro Romano di Gubbio, uno dei luoghi più storicamente significativi della città, è un’area pedonale destinata a passeggiate e attività ricreative, con annesso un parco giochi per i bambini, rendendo il gesto del giovane ancora più grave e irresponsabile.

Si tratta di un giovane eugubino recidivo, che in vari episodi ha sfidato le forze dell’ordine

L’assenza della targa sulla moto da enduro, già riscontrata anche nell’episodio da noi riferito su queste pagine e del quale esiste la documentazione fotografica, è un chiaro segnale della volontà del giovane di sfuggire all’identificazione e alle conseguenze legali. Questo comportamento delinea un quadro preoccupante di ripetuti atti di sfida nei confronti delle forze dell’ordine e delle norme della comunità.

La recidività del giovane eugubino è ormai evidente. Il fatto che, nonostante i ripetuti episodi di vandalismo e comportamento pericoloso, continui a infrangere la legge pone un serio problema di gestione della sua rieducazione e della sicurezza pubblica. Le denunce al Tribunale dei Minori sono il primo passo verso un intervento legale, ma è chiaro che la situazione richiede un approccio più ampio, che coinvolga non solo le autorità giudiziarie, ma anche i servizi sociali e le strutture educative.

Gli episodi di criminalità, soprattutto quando coinvolgono giovani recidivi, sollevano preoccupazioni tra i residenti. A Gubbio e Gualdo Tadino, ci si interroga su come prevenire eventuali escalation e su quale sia il modo migliore per affrontare questi casi. Il giovane coinvolto nei recenti episodi sembra agire con una certa impunità, sfruttando la difficoltà delle forze dell’ordine di intercettarlo in tempo reale e la lentezza del sistema giudiziario minorile.

I cittadini chiedono un maggiore controllo del territorio, soprattutto nelle aree più sensibili come i parchi pubblici e le zone pedonali. La sicurezza pubblica non può essere compromessa da pochi individui, e la necessità di una risposta ferma e tempestiva è evidente.

Prevenire la recidività attraverso percorsi efficaci di rieducazione

Mentre il Tribunale dei Minori si prepara a valutare le accuse mosse contro il giovane di Gubbio, resta da vedere quale sarà l’esito legale della vicenda. Tuttavia, il suo comportamento pone una serie di domande sulla capacità delle autorità di prevenire la recidività e di offrire ai giovani devianti un percorso di rieducazione efficace.

Le città di Gubbio e di Gualdo Tadino meritano di essere luoghi sicuri e protetti. È chiaro che la strada da percorrere per raggiungere questo obiettivo passa attraverso una collaborazione più stretta tra le forze dell’ordine, le istituzioni locali e la cittadinanza stessa.

Rimane aperto l’ampio capitolo dei furti in appartamento registrati negli ultimi tempi nella periferia di Gubbio, i cui autori sono ancora ignoti. Non resta che sperare nell’opera della Polizia Municipale di Gualdo Tadino per giungere a una positiva soluzione delle complicatissime indagini