09 Apr, 2025 - 21:46

Da Degas a Boldini: la grande mostra sull’Impressionismo arriva a Terni

Da Degas a Boldini: la grande mostra sull’Impressionismo arriva a Terni

Dal 16 aprile al 29 giugno 2025, gli spazi di Palazzo Montani Leoni a Terni diventano il cuore pulsante di un viaggio visivo che attraversa due secoli e due Paesi. L'esposizione "Da Degas a Boldini. Uno sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia", curata da Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano, propone una rilettura originale del movimento nato a Parigi nel 1874, mettendo in dialogo i grandi nomi della pittura francese con protagonisti italiani spesso relegati ai margini della narrazione artistica ufficiale.

Un’esposizione che mette a confronto arte francese e italiana

Tra le 44 opere in mostra, che comprendono dipinti, sculture e scritti, spiccano i lavori di Jean-Baptiste Camille Corot, figura chiave della scuola di Barbizon, e di Berthe Morisot, rappresentata da tre tele provenienti dal Museo FAMM e da un'importante esposizione piemontese. Non mancano capolavori di Edgar Degas, provenienti dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma.

Ma è il dialogo con la produzione italiana a rendere l'allestimento particolarmente rilevante. A essere protagonisti sono artisti che operarono tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento, spesso attivi tra Italia e Francia, in un continuo scambio di influenze stilistiche e culturali.

Pittori italiani a Parigi: De Nittis, Boldini, Corcos e altri protagonisti

Una sezione significativa dell'esposizione è dedicata ai pittori italiani che vissero e lavorarono nella capitale francese durante il periodo della Belle Époque. Tra questi figurano Giuseppe De Nittis, raffinato cronista della vita parigina e tra i primi italiani a ottenere successo in Francia, le cui opere arrivano dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, e Vittorio Matteo Corcos, noto per i suoi ritratti femminili dallo stile elegante e psicologicamente penetrante, rappresentato da prestiti del Museo Giovanni Fattori di Livorno.

Completano il quadro le tele di Giovanni Boldini (BPM), celebre per i suoi ritratti mondani e per la sua pennellata veloce e vibrante; Emilio Gola (Gallerie d'Italia), attento interprete dell’atmosfera urbana milanese; Federico Zandomeneghi, vicino agli impressionisti francesi e amico di Degas; e Antonio Mancini, pittore dal tratto drammatico e materico, apprezzato sia in Italia che all’estero, quest'ultimi da collezioni private.

Sculture e installazioni: Degas e Medardo Rosso nella sezione tridimensionale

L'impianto espositivo non si limita alla pittura. Due bronzi di Edgar Degas, artista francese noto per i suoi ritratti di ballerine e per la capacità di cogliere il movimento con un linguaggio scultoreo innovativo, introducono al percorso tridimensionale. Questo si arricchisce con una rara opera in cera di Medardo Rosso, considerato uno dei pionieri della scultura moderna in Italia, celebre per la sua attenzione alla luce e all’atmosfera piuttosto che alla forma definita. L'opera è concessa in prestito dal MART di Rovereto.

Schifano e Festa chiudono il percorso con una visione contemporanea

Chiude l'itinerario una sezione che guarda al Novecento inoltrato, con Mario Schifano e Tano Festa a testimoniare la vitalità del lascito impressionista nell'arte italiana del secondo dopoguerra. Schifano, figura di punta della Scuola di Piazza del Popolo, è noto per aver reinterpretato con uno stile personale la tradizione figurativa, coniugando pittura, fotografia e cultura pop. Tano Festa, anch'egli tra i protagonisti della scena romana degli anni Sessanta, ha saputo unire riferimenti all’arte rinascimentale con elementi della cultura visiva contemporanea.

Una chiusura che non è un epilogo, ma un'apertura a nuove letture e contaminazioni stilistiche.

L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, si inserisce nel programma di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio umbro, attirando l'interesse di pubblico e critica grazie a prestiti provenienti da importanti istituzioni museali, bancarie e collezioni private, sia italiane che internazionali.

Orari della mostra Da Degas a Boldini e ingresso gratuito

Orari: Da martedì a domenica 10 - 13 / 15,30 - 19,30 Martedì 16 aprile 2025 apertura al pubblico nel seguente orario: 15,30 - 19,30. Ingresso libero.

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Francesca Secci
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