Il mondo del calcio è in lutto: nella notte è morto Claudio Tobia, figura emblematica e stimato ex allenatore della Ternana, che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del club e nel cuore dei tifosi. La notizia della sua morte ha colpito profondamente la comunità sportiva, ricordando a tutti l’impatto che Tobia ha avuto non solo come tecnico ma anche come uomo di sport. Tobia, malato da tempo, aveva 80 anni ed è deceduto a Massa Martana, città in cui si era trasferito da qualche anno con la moglie Stefania, dopo aver lasciato definitivamente il calcio. Lascia 4 figli dal precedente matrimonio.

Claudio Tobia, con la sua passione, dedizione e competenza tecnica, ha guidato la Ternana in una delle fasi più vibranti della sua storia, diventando un punto di riferimento sia per i giocatori che per i colleghi allenatori. La sua capacità di leggere il gioco e di motivare la squadra è stata fondamentale nel raggiungimento di importanti traguardi sportivi, lasciando un’eredità di successi che ancora oggi viene celebrata.

Le reazioni alla notizia non si sono fatte attendere, con messaggi di cordoglio e tributi che hanno inondato i social media e i siti dedicati allo sport. Ex giocatori, allenatori, dirigenti e tifosi hanno voluto esprimere il loro dolore e la loro gratitudine per quanto Tobia ha dato al calcio e alla comunità, sottolineando come la sua eredità continuerà a vivere attraverso le generazioni future.

I funerali si terranno lunedì alle 15 nella chiesa di San Giovanni Battista a Marsciano, dove amici, familiari, ex colleghi e tifosi avranno l’opportunità di rendere omaggio a un uomo che ha vissuto per il calcio

Il messaggio di Marco Schenardi

L’assessore allo Sport del Comune di Terni, Marco Schenardi, commenta così la notizia della morte di Claudio Tobia: “Se ne va un pezzo importante della storia del calcio rossoverde“. Schenardi ricorda poi le gesta e i successi del suo amico ed ex collega sottolineando come Tobia abbia “saputo entrare in grande sintonia con questa città” e di come sia riuscito a “riaccendere gli entusiasmi, riportare orgoglio e voglia di fare“.

La sua lunga militanza in rossoverde, la promozione storica dalla C2 alla C1, ne fanno una bandiera. Tobia è stato la dimostrazione che in questa città con generosità, slancio, competenza, si possono fare cose destinate a rimanere nel tempo e che Terni sa ricoprire ruoli da protagonista“, conclude l’assessore.

Morto Claudio Tobia: chi era e la sua parabola nel calcio

La storia di Claudio Tobia nel mondo del calcio è una narrazione di passione, resistenza e dedizione che lo ha visto passare da promettente giocatore a stimato allenatore. Quella che lascia è un’impronta indelebile nella storia calcistica nazionale. La sua carriera iniziò sul campo, vestendo la maglia del Pescara, con il sogno e le potenzialità per approdare alla Fiorentina in Serie A. Tuttavia, il destino decise diveramente: una grave infortunio, una frattura di tibia e perone, che mise fine ai suoi sogni di giocatore al top del calcio italiano.

morto claudio tobia

Nonostante l’ostacolo, Tobia non si diede per vinto. Continuò a giocare in squadre minori della Campania, dimostrando una resilienza e una forza d’animo ammirevoli. Parallelamente, completò i suoi studi all’Isef, gettando le basi per quella che sarebbe diventata una brillante carriera da allenatore. La sua prima esperienza significativa sulla panchina arrivò con l’Avellino, dove fu chiamato a sostituire Vinicio, segnando il suo esordio in Serie A.

Il suo percorso lo vide poi accanto a De Sisti come assistente alla Fiorentina, in quegli anni ’80 in cui la squadra viola sfiorò lo scudetto, perdendolo contro la Juventus all’ultima giornata in uno degli epiloghi più avvincenti del calcio italiano. Questa esperienza, sebbene amara per il risultato finale, contribuì a forgiare il carattere e la visione calcistica di Claudio Tobia, che dimostrò di possedere non solo le competenze tecniche ma anche la sensibilità umana necessarie per guidare e motivare i suoi giocatori.

Gli anni nella Ternana di Claudio Tobia

È evidente quindi come la notizia della morte di Claudio Tobia abbia lasciato un segno profondo nella comunità sportiva ternana e nazionale, soprattutto tra coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare al suo fianco. La sua carriera come allenatore della Ternana è stata segnata da successi memorabili e da un contributo inestimabile allo sviluppo del club e dei suoi giocatori.

Con 123 presenze in panchina – superato solo da Corrado Viciani – Tobia non è stato solo un tecnico, ma un vero e proprio punto di riferimento per la squadra. Capace di guidare con passione, dedizione e una profonda conoscenza del gioco. Il suo ritorno alla Ternana, su richiesta dell’allora direttore generale Paolo Borea, segnò l’inizio di un capitolo importante nella storia della squadra.

Affidandogli la guida degli allievi nazionali, Tobia riuscì a portare la squadra, per la prima volta nella sua storia, alle finali nazionali. In quella formazione spiccava un giovane Antonio Candreva, che sotto la sua ala protettrice avrebbe intrapreso un percorso che lo ha portato a diventare un centrocampista di fama nazionale, con esperienze importanti alla Lazio, all’Inter e, attualmente, alla Salernitana in Serie A.