Un tavolo tecnico per uscire dallo stallo e rilanciare la Moplefan. Si terrà domani, mercoledì 16 luglio a Terni, con la partecipazione di Governo, Regione, Comune, azienda e un istituto bancario, l’incontro che potrebbe finalmente sbloccare il nodo cruciale dei finanziamenti. A guidare l’iniziativa è il Comune di Terni, con l’assessore Sergio Cardinali in prima linea: “Un quadro che sembrava segnato dalla rassegnazione si sta finalmente muovendo”. Moplefan Italy, che conta circa una novantina di dipendenti, sta rialzando la testa attraverso una reindustrializzazione della ex Treofan capeggiata dal gruppo polacco Visopack, guidato dall'amministratore delegato Michael Yanovsky.
È un passaggio decisivo per lo stabilimento ex Treofan, oggi Moplefan, che da mesi si trova in condizioni finanziarie delicate nonostante gli sforzi compiuti dalla nuova proprietà per riavviare le linee produttive.
“L’incontro al Ministero è stato positivo - ha spiegato Cardinali - ma mercoledì a Terni affronteremo in modo operativo il tema delle agevolazioni bancarie. Un istituto di credito ha già dato disponibilità, ma serve un impegno chiaro anche dal livello regionale. Dopo due anni di promesse di aiuto da parte del Governo, la pressione del sindaco Stefano Bandecchi ha prodotto finalmente un cambio di passo”.
Il Comune ha accompagnato l’azienda in tutte le fasi della transizione, difendendo l’occupazione e rilanciando a ogni livello istituzionale la necessità di interventi concreti.
“La collaborazione dell’amministrazione comunale è stata continua – ha ribadito Cardinali – e lo sarà ancora, finché l’azienda non sarà in grado di camminare da sola nel difficile mercato degli imballaggi”.
Dopo la chiusura imposta dal gruppo indiano Jindal, la Moplefan ha conosciuto una prima “rinascita” grazie a nuovi investimenti privati, che hanno permesso il rientro graduale dalla cassa integrazione di decine di addetti. Ma per completare il percorso servono strumenti finanziari adeguati e l’impegno di tutte le istituzioni coinvolte.
Tra i temi centrali portati avanti in questi mesi dal Comune c’è anche quello degli impianti rimasti sotto il controllo della precedente proprietà. Un nodo tecnico ma rilevante, che limita il pieno riavvio del ciclo produttivo.
“Abbiamo continuato a esercitare pressioni su questa partita - ha spiegato l’assessore allo sviluppo economico - perché quegli impianti, se restituiti alla disponibilità della Moplefan, potrebbero accelerare sensibilmente il rilancio dello stabilimento e di tutto il polo chimico”.
La situazione si inserisce in un contesto più ampio: quello del consolidamento del tessuto industriale ternano, avviato dopo l’accordo di programma su AST, e che ora potrebbe estendersi anche ad altri comparti.
Il vertice tecnico convocato per mercoledì rappresenta un banco di prova per l’intero sistema territoriale. Oltre alla disponibilità dell’istituto bancario, sarà necessario verificare la volontà della Regione Umbria di intervenire a supporto.
“Un passo alla volta, il miracolo della ripartenza della ex Treofan sta diventando realtà - ha dichiarato Cardinali - ma occorrono risposte immediate, strumenti chiari e una convergenza politica forte. Il ringraziamento va al Ministro Adolfo Urso e al suo staff, che stanno dimostrando attenzione concreta”.
Terni guarda ora al vertice come a una tappa fondamentale per rimettere al centro una manifattura che, pur ferita, continua a rappresentare un pilastro occupazionale e strategico per l’Umbria meridionale.
La Moplefan è tornata al centro del dibattito nazionale grazie a un lavoro istituzionale tenace. Dopo due anni di attese, la partita si sposta ora su un terreno operativo. Il futuro della fabbrica e del polo chimico passa dal vertice di mercoledì: sarà lì che si capirà se alla volontà politica saprà seguire anche la concretezza delle soluzioni.