“Montepulciano vs CyberBullismo”, questo l’incontro che sarà presentato al pubblico venerdì 7 giugno, dalle ore 14.30, a Montepulciano, in piazza Savonarola sede del Centro di innovazione sociale Canvas Hub, promotore dell’iniziativa in collaborazione con il collettivo femminista Vazine, con i risultati dei due progetti: “Montepulciano vs CyberBullismo” e la realizzazione della fanzine ”Do-zine ribelli”.
“Montepulciano vs CyberBullismo”: studenti e studentesse dialogheranno con esperti del settore
I lavori hanno coinvolto molti giovani, tra cui gli studenti e le studentesse degli istituti di scuola superiore di Montepulciano (Istituto di istruzione superiore statale A. Poliziano e IIS Valdichiana – sede ITE Francesco Redi e IP Giovanni Caselli).
Il programma dell’iniziativa vede, nella prima parte, un confronto aperto anche al pubblico sul “Cyberbullismo, (ex) Revenge Porn, Bodyshaming”. All’incontro parteciperanno, in qualità di esperti: Valeria Fonte, dottoressa magistrale in Italianistica, content creator/divulgatrice femminista e autrice, nel 2022, del libro “Ne uccide più la lingua” sulla violenza di genere in cui le sue competenze accademiche vengono utilizzate per scardinare l’odio delle parole.
Lyre Scialpi, i cui sketch e racconti, su TikTok, mirano a sensibilizzare su tematiche sociali con l’aiuto dell’ironia e del black humor. Lucrezia Marino, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa. Marta Pietrelli e Marianna Martini, della Fondazione Mondo Digitale, impegnate nell’educare i giovani all’uso consapevole della rete soprattutto nel contrasto al bullismo e cyberbullismo.
Nella seconda parte dell’incontro, prevista alle ore 16.30, si terrá la presentazione della “fanzine” creata dai ragazzi e dalle ragazze, dai 15 ai 25 anni, durante il progetto di editoria indipendente “Do-zine Ribelli”, con l’obiettivo di informare e raccogliere testimonianze sui temi di genere, corpo e inclusione. Interverrà la visual artist Luchadora, che ha realizzato il manifesto dell’iniziativa, con un laboratorio sull’ elaborazione di un poster live su autodeterminazione tra femminismo, genere e corpo.
Canvas Hub aps è un’associazione animata da una rete di giovani, liberi professionisti e creativi sviluppa progetti in tre ambiti principali. Servizi di consulenza e progettazione che lavorano sul community engagement per rigenerare il territorio locale. Servizi educativi per sperimentare nuovi modelli che rispondano ai nuovi bisogni in modo inclusivo. Organizzazione di eventi per incoraggiare progetti culturali partecipativi attraverso laboratori e rassegne culturali tematiche utilizzando la rete decentrata delle sue realtà associative. Canvas Hub aps stabilisce, a Maggio 2022, la sua sede operativa all’interno del Comune di Montepulciano riqualificando un immobile di prestigio con l’ambizione di trasformarlo in un polo di innovazione sociale attraverso il protagonismo giovanile e i linguaggi dell’arte e del gioco (gamification).
Il gruppo Vazine, collettivo femminista costituito da donne del territorio di Montepulciano e dintorni, si sono riunite per riflettere, discutere e condividere le proprie idee, pensieri ed inquietudini. Tra le iniziative che il gruppo sta portando avanti, la pubblicazione della fanzine VaZine, il gruppo di lettura in collaborazione con la biblioteca di Montepulciano, iniziative di approfondimento su tematiche femminili, progetti in collaborazione con altre associazioni del territorio.
Luchadora, nome d’arte di Alessandra Marianelli, è grafica ed illustratrice con base a Firenze. Le “forme” sono alla base delle sue illustrazioni: eccessive, rotonde e sinuose, le forme riempiono gli spazi di colori e regalano armonia.
Ormai è chiaro ed evidente che il cyberbullismo non si limita al vissuto extrascolastico dei ragazzi, ma investe ormai in un preoccupante crescendo il mondo della scuola. Ma, in concreto, questo cosa significa? Innanzitutto è necessario chiarire bene tra gli educatori che le tecnologie sono solo uno strumento, un mezzo, non la causa di questo fenomeno. La causa sta nel modo di educare i giovani, avvicinarli alla realtà, rappresentare loro il mondo, in altre parole il “non insegnarli ad autoregolarsi”.
Ricordiamo che educare significa, soprattutto, creare occasioni in cui i ragazzi possano sentirsi bravi. Quando ci si sente bravi, si persiste nello sforzo, accettando nuovi traguardi, sopportando la frustrazione. Quando invece sentiamo di essere incapaci, desistiamo di fronte alle prime difficoltà, si sfugge ai nuovi compiti , si reagisce con rabbia a qualsiasi frustrazione. Un primo passo da fare è insegnare ai ragazzi a sentirsi bravi diventando consapevoli dei loro punti di forza e debolezza, riconoscendoli e controllandoli.